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La grande scommessa

Scritto il alle 10:38 da Danilo DT

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L’inizio anno che forse non ti aspetti. La tradizione vuole che i mercati, quantomeno nei primi giorni dell’anno, continuino quel trend positivo che molto spesso accompagna le quotazioni sui mercati. Invece è stato un inizio 2016 da incubo. E ieri sera non è stato meglio. Il bilancio da inizio anno è ora: Dow Jones (-8,25%), S&P500 (-8,01%) e Nasdaq (-10,36%). Il WTI, ossia il greggio quotato a New York, in calo del 5,7%, è sceso sotto quota 30 dollari, non accadeva dal 2003, e sono quotazioni che come ho già spiegato, sono insostenibili. Hanno anche contribuito le scadenze tecniche, certo, ma siamo onesti… in questo momento il sentiment è sotto le scarpe degli operatori.

E’ ovvio che i risparmiatori si fanno tutti la stessa domanda: ma quando finirà questo downtrend? E soprattutto..siamo di nuovo davanti ad un’altra grande crisi come quella vista del 2008?

Paragonare il mercato odierno a quello del 2008 non è corretto. Molte cose sono sono cambiate, altre proprio per niente e quella che stiamo vivendo la definirei più una “bolla da asset” e non solo una “bolla immobiliare” (che in alcune aree come la Cina invece, è assolutamente realistica). Ma la gente ha veramente capito cosa era successo nel 2008?
Ieri sera, quasi per caso, ho visto il film “La Grande Scommessa”.

Questo film racconta le vicende di tre gruppi di persone che, venuti a conoscenza dell’instabilità del mercato immobiliare americano, si organizzano e si posizionano per trarne grandi profitti scommettendo contro il mercato stesso. Una follia per tutti gli operatori, a quei tempi. Una decisione straordinariamente azzeccata se vista oggi. Certo, un film non semplice soprattutto per chi non è “del mestiere” ma dà anche la possibilità con delle spiegazioni più “banali” di comprendere come funzionava la pazzesca macchina della finanza soprattutto Made In USA e di matrice anglosassone.
Si parla anche della corruzione delle case di rating, della leggerezza di come venivano fatti dei controlli, di come il sistema era drogato e guidato da un vero e proprio “cartello mafioso”, quello bancario americano.

Non voglio raccontarvi oltre e invito tutti ad andarlo a vedere. Motivo? Aumentare la consapevolezza e capire cosa successo e…cosa potrebbe succedere di nuovo.
Ma attenzione, non sono così convinto che QUESTO mondo sia così uguale a QUEL mondo. Ci sono molte somiglianze ma anche molte differenze. Sarebbe un errore pensare ad una crisi “identica” a quella del 2008. I rischi sistemici sono sempre e comunque molteplici e questa “bolla da asset” potrebbe anche essere più devastante. Ma sarà il tempo a dirci come andranno le cose. Intanto vi lascio ai post della settimana.
Siete invitati a condividerli sui social network, se li riterrete validi, e come sempre un vostro sostegno al blog sarà quantomeno gradito.
Grazie a tutti.

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29 commenti Commenta
Scritto il 16 Gennaio 2016 at 12:21

Be, diciamo che la differenza maggiore è che il nostro indice è molto più basso e quindi, teoricamente , ci si farebbe meno male. Certo, è una magra consolazione

draziz
Scritto il 16 Gennaio 2016 at 12:43

Laggiù, nel “campo dei miracoli” (ma sì, dai, quel posto che chiamano La Borsa), c’è un albero alla cui base devi sotterrare i tuoi 3 zecchini d’oro e loro, vedrai, si moltiplicheranno, stanne certo.
Attento Pinocchio!! Il Gatto, la Volpe!!
Uooops! Ciao ciao zecchini…

albertopletti@gmail.com
Scritto il 16 Gennaio 2016 at 16:43

Chissà, forse sarà recessione in USA tra un po’ di mesi: probabilmente non drammatica; e lo S&P 500 forse finirà intorno 1550. Comunque vedremo.

emzag
Scritto il 17 Gennaio 2016 at 08:08

A chi interessa, a proposito della crisi del 2007 e dei successivi fallimenti bancari suggerisco il libro di Varoufakis “The Global Minotaur” di cui esiste anche la traduzione in italiano (su emule la trovate).

Qui gratis in inglese

http://www.a-puntes.net/arc/VAROUFAKIS-the-global-minotaur.pdf
Vengono spiegate nel dettaglio le precondizioni politiche e sociali che hanno portato al sistema del debito come motore unico della domanda e quindi alla finanza creativa dei Cdo e dei Cds.
Un capitolo interessantissimo spiega nel dettaglio il trucchetto con cui sono state salvate le banche cariche di titoli tossici.
La profezia finale è che il sistema è destinato a implodere su sé stesso.

Scritto il 17 Gennaio 2016 at 09:54

emzag@​finanza,

eccola qui, la grande scommessa secondo me: il sistema TEORICAMENTE è destinato ad implodere, ma sappiamo benissimo che la finanza farà il possibile per evitarlo. QUestione solo di tempo? Cosa si farà per evitarlo? E quanto si oserà ancora?

emzag
Scritto il 17 Gennaio 2016 at 10:21

Danilo DT,

Non può salvarlo.
Secondo Varoufakis perché non ha più la forza per replicare il sistema di reinvestimento dai paesi in surplus ai paesi poveri che ha retto il sistema dal dopoguerra fino al primo decennio del XXI secolo; prima gli USA reinvestivano in Europa e Giappone che gli compravano i prodotti, poi dopo la fine della parità aurea e la walmartizzazione del alvoro che aveva distrutto la domanda interna negli USA il flusso si era invertito: l’Europa vendeva, gli USA compravano poi gli europei compravano dollari e finanziavano il debito americano riempiendo le casse USA che a quel punto, avendo distrutto la domanda interna, dovevano fare profitto con il debito dei privati e la finanza creativa. Oggi secondo Varoufakis nessuno ha più la forza per mettere in atto una operazione simile.

La mia opinione è più politica. il sistema del reinvestimento dei surplus dai ricchi ai poveri funziona ma solo fino a quando non si corre il pericolo (inevitabile) che a un certo punto il paese povero diventi ricco anche lui e quindi concorrente. Concorrente economico significa anche competitore sul piano politico e a un certo punto il “centro” che era in surplus si trova a perdere la sua egemonia.
Oggi il sistema di quelli che Varoufakis chiama anglo-celtici (una espressione molto curiosa di cui credo di aver capito il senso) si trova di fronte a un dilemma: o mantiene il sistema ma perde l’egemonia o spinge sempre di più sull’acceleratore sperando che poi miracolosamente qualcosa cambi all’ultimo momento ma rischiando – anzi avendo la certezza – di portare l’intero sistema economico mondiale allo sfascio.
Allora, col buon senso di uno che semplicemente si informa, direi che prima dello schianto esiste una e una sola soluzione che permetta di mettere in atto politiche espansive “senza rischiare di perdere l’egemonia anzi implementandola”. Sempre quella…
Il vero turning point a mio avviso saranno le elezioni americane, prima non credo possa succedere nulla di “geopolitico”.

Longobardo
Scritto il 17 Gennaio 2016 at 12:22

Danilo DT,

Sono anche io dell’opinione che il sistema non imploderà tanto facilmente. Faranno di tutto per impedirlo. La finanza creativa, gli artifici contabili così come le vacue parole (“whatever it takes”…) dei magnifici banchieri centrali sembra che non riescano più a sortire psichedelici effetti per cui il prossimo, imminente passo sarà quello di aggredire il risparmio privato in tutte le sue forme. Un bail-in globale, l’ultimo atto di un manipolo di criminali per tenere in piedi il sistema, ormai strafallito, da loro stessi creato. Qualcuno ha dei dubbi in proposito? Mi si convinca del contrario.

emzag
Scritto il 17 Gennaio 2016 at 12:50

Longobardo,

Sono d’accordo, ma il punto è: pensi che imploderà o che resisterà?

Da parte mia credo che un conflitto sia inevitabile e temo anzi che sia l’unica loro via di uscita.

Longobardo
Scritto il 17 Gennaio 2016 at 13:21

emzag@finanza,

Un conflitto su larga scala (mondiale?) rischia di produrre, anzi produrrebbe certamente distruzioni immani, una sfida estrema dagli esiti veramente incalcolabili… Ne sono tutti consapevoli, sia i “buoni” che i “cattivi”. Le guerre mondiali ormai si combattono solamente in ambito economico (vedi petrolio) e valutario. Detto questo penso che non si debba mai escludere nulla.

lucianom
Scritto il 17 Gennaio 2016 at 13:28

Alcune considerazioni senza arrivare da nessuna parte:

La Yellen inizia ad alzare i tassi proprio ora che gli USA stanno ritornando di nuovo in recessione? Mah, chi hanno messo li, una stupida? Io non ci credo.

L’ Europa sta uscendo da poco con fatica da una brutta recessione e subito ci ricasca?

La Cina con un pil al 7% previsto per i prossimi 5 anni è veramente un pericolo per l’ economia globale?
o è solo una scusa (vedi Grecia) per far rintracciare i mercati’

Perché i bond high yeld stanno crollando, avete sentore di qualche società che sta fallendo come nel 2007, io no!

Con lo stop delle sanzione all’ Iran il petrolio scenderà ulteriormente, io non ci credo!
Sapete che malgrado le sanzioni l’Iran è cresciuta mediamente 5% all’ anno dal 2010, chissà ora quanto crescerà, certamente più della Cina?

Il petrolio è sceso a 29 $ dollaro al barile perché le economie sono in contrazione, e quando era a 160 (GS diceva che sarebbe salito a 200) le economie andavano così bene, io non me lo ricordo.

Potrei continuare, ma quale è la morale.
LA BORSA E’ SOLO UNA BISCA E COSI’ BISOGNA CONSIDERALLA!

Sarà un rintracciamento salutare o un crollo solo i soliti ignoti (o troppo noti) lo sanno! Noi inermi possiamo solo stare a vedere.
Ciao

emzag
Scritto il 17 Gennaio 2016 at 14:18

Longobardo,

Sì, il conflitto lo evitano ma solo finché riescono a mantenere la pace sociale all’interno. Non sono sicuro che ci riusciranno ancora per molto. Ma posso sbagliarmi.

lorepi
Scritto il 17 Gennaio 2016 at 20:04

BUONASERAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!
Come state brutti vecchietti?
Due lezioni da mettersi bene bene nella zucchina:
A) Quando Lorepi si mette a fare l’ analista fondamentale non ci chiappa una mazza (e mi sa che sono in buona compagnia!)
B) Quando Lorepi fa l’ analista tecnico……………….altra storia!!!!!
http://intermarketandmore.finanza.com/anche-il-bund-non-e-piu-un-porto-sicuro-72212.html

lorepi
Scritto il 17 Gennaio 2016 at 20:16

Manca la lettera C)….col cavolo che ho aspettato 2250. Come al solito Engulfing ribassista su time frime settimanale di SP500 e tutti a casa a fine Luglio………che goduria!
Comunque per chi ancora non vuole mettersi a studiare l’ analisi tecnica guardi cosa scrivevo nel lontano 2014 http://intermarketandmore.finanza.com/stime-utili-azionario-e-rendimenti-obbligazionario-a-confronto-this-time-is-different-69346.html
Volete buone notizie dal mercato? Ve le do! venerdì Sp500 ha confermato il testa e spalle ribassista con primo obiettivo area 1600.
Ho un’ altra bella notizia. Per arrivare a 1600 SP500 (time frime settimanale) deve bucare anche la media a 200gg. Qundi cari amici…….sono ..zzi amari

emzag
Scritto il 18 Gennaio 2016 at 01:56

Danilo
Danilo DT,

Danilo, ho letto questo tuo articolo su Piano Inclinato

http://www.pianoinclinato.it/gli-asset-finanziari-marciano-mano-nella-mano/?doing_wp_cron=1453077810.7246921062469482421875

Cortesemente, se hai tempo potresti spiegare perché esiste questa relazione fra Brent, Bund e Euro e cosa implica?

Grazie

    Scritto il 19 Gennaio 2016 at 08:13

    In linea di massima è una questione di rischio. In ambito di risk on/risk off queste asset class hanno delle correlazioni intermarket, che sono valide in questo particolare momento di mercato, anche se il cross EURUSD secondo me è giusta fare un ragionamento a parte. La correlazione invrsa tra Brent e Bund invece è valida

warrenbuffett
Scritto il 18 Gennaio 2016 at 12:32

Caro Lorepi,
Bentornato…
Solo una precisazione…
Tu e Lukas a inizio anno passato (periodo primaverile) vedevate ancora un lungo periodo senza correzioni importanti e comunque non prima di 2250..
Tu vedevi un mercato toro delle commodities in partenza da un momento all’altro..
Oggi:
– SP500 si è fermato a 2130 punti circa e già in primavera a mio avviso i tempi erano maturi (come più volte scritto);
– oggi commodities ancora in forte bear market senza segnali di inversione chiari.

Ora dici target 1600… Io dico che nel breve ce la giochiamo in zona 1700-1750 e poi si vedrà…

Cosa ne pensi?

Non sparire e continua con le tue idee..
Da condividere e discutere insieme senza troppe certezze…

lorepi:
Manca la lettera C)….col cavolo che ho aspettato 2250. Come al solito Engulfing ribassista su time frime settimanale di SP500 e tutti a casa a fine Luglio………che goduria!
Comunque per chi ancora non vuole mettersi a studiare l’ analisi tecnica guardi cosa scrivevo nel lontano 2014 http://intermarketandmore.finanza.com/stime-utili-azionario-e-rendimenti-obbligazionario-a-confronto-this-time-is-different-69346.html
Volete buone notizie dal mercato? Ve le do! venerdì Sp500 ha confermato il testa e spalle ribassista con primo obiettivo area 1600.
Ho un’ altra bella notizia. Per arrivare a 1600 SP500 (time frime settimanale) deve bucare anche la media a 200gg. Qundi cari amici…….sono ..zzi amari

lorepi
Scritto il 18 Gennaio 2016 at 14:37

warrenbuffett@finanza,
Quanto scritto sulle commodities parte da un mio errore di valutazione condizionato dall’ analisi fondamentale…che non serve ad una mazza.
Per quanto riguarda SP500 ho sempre detto che l’ obiettivo era quello…ma la bearish engulfing ha detto STOP alla salita. Vorrei farti notare che da 2130 a 2250 c’è appena il 5%!!! quello che conta è che l’ analisi grafica ci ha guidati alla grande fino al top e ci ha fatto scappare sulla cima. Rileggiti l’ analisi fatta qui http://intermarketandmore.finanza.com/stime-utili-azionario-e-rendimenti-obbligazionario-a-confronto-this-time-is-different-69346.html
Chi ha comprato sulla formazione della spalla dx convinto di poter risalire sul treno perso in prima pagherà amaramente questo errore. Quello che abbiamo visto questi giorni secondo me non è niente. per ora il testa e spalle è stato rotto, vediamo come chiude questa settimana che sarà di vitale importanza.

warrenbuffett
Scritto il 18 Gennaio 2016 at 21:31

Concordi con target 550?

Nel breve invece su candela weekly rossa? Target?
lorepi,

Lukas
Scritto il 18 Gennaio 2016 at 23:07

warrenbuffett@finanza,
Target di s&p 550 ???……il mio di target per fine 2016 è invece….2200 punti !!!
Una bella differenza….non credi ?

Longobardo
Scritto il 18 Gennaio 2016 at 23:32

warrenbuffett
Lukas

Ora però sarebbe interessante capire da quali astrusi calcoli scaturiscano entrambi i target(s).

lorepi
Scritto il 19 Gennaio 2016 at 10:07

warrenbuffett@finanza,

Longobardo,

Sempre che venga confermato il testa e spalle ribassista con la chiusura di venerdì sera sono tre le condiderazioni:
a) obiettivo del testa e spalle è area 1600
B) a metà strada c’è la media a 200 gg che se bucata rappresenterà un grosso ostacolo all’ eventuale rimbalzo
C) raggiunto 1600 non esiste al momento altra figura tecnica in formaiozne che possa dirci dove si andrà dopo.
Quindi, riassumendo, il mercato sembra impostato short fino a 1600. Poi disciplina, trailing stop e seguire il mercato dove vorrà andare.
saluti

Longobardo
Scritto il 19 Gennaio 2016 at 10:31

lorepi,

Grazie! 😉

Lukas
Scritto il 19 Gennaio 2016 at 16:06

Longobardo,

Caro amico, nessun calcolo astruso…anzi tutt’altro
Cercherò in breve di darne una logica spiegazione . Come ben sai le quotazioni dei titoli, nel lungo periodo dipendono fondamentalmente dagli utili societari.
Gli utili societari a loro volta dipendono dalla contrapposizione tra ricavi e costi.
In questo periodo, data la debolezza della domanda globale, i ricavi non crescono granchè. I costi invece sono da anni in costante compressione, in particolare per i tre principali fattori della produzione , ossia :
1) costi delle materie prime ( in vertiginoso calo ormai da molti mesi )
2) costo del capitale ( ai minimi storici grazie alle politiche monetarie espansive )
3) costo del lavoro ( stagnante o al ribasso grazie agli elevati livelli di disoccupazione….i salari non crescono neppure negli Usa , che si vantano oggi di avere il più basso livello di senza lavoro )
Pertanto grazie soprattutto alla compressione dei costi……gli utili societari, nonostante la bassa domanda globale, non diminuiranno , bensi continueranno a crescere, seppur moderatamente.
In passato, tale condizione di crescita moderata degli ultimi, ha comportato una crescita media delle quotazioni dell’S&P 500 pari all’8,6 % annuo.
Orbene il benchmark azionario Usa ha chiuso l’anno 2015 a quota 2043,94…..applicando a quest’ultimo il tasso di incremento medio sopra ricordato, pari all’8,6 %, avremo :

2043,94 x 1,086 = 2.219,71

mio target per fine anno 2016.

Longobardo
Scritto il 19 Gennaio 2016 at 18:43

Lukas,

Perfetto Lukas, ti ringrazio per la spiegazione.

warrenbuffett
Scritto il 20 Gennaio 2016 at 21:38

Longobardo,
Longobardo,
550 lo trovi nei post di Danilo. Alert analista RBS

warrenbuffett
Scritto il 20 Gennaio 2016 at 21:40

lorepi,
Se chiude sotto 1857 venerdì sera si va a 1600?

lorepi
Scritto il 21 Gennaio 2016 at 08:43

warrenbuffett@finanza,

Forse non mi sono spiegato: il testa e spalle lo ha già completato venerdì scorso. Per sicurezza va verificato che non rientri entro la neck line venerdì sera. Altrimenti l’ obiettivo naturale è area 1600. Lo raggiungerà? E che ne so! Vedremo seguendo la posizione con il trailing stop.

warrenbuffett
Scritto il 21 Gennaio 2016 at 11:51

lorepi,
Livello neckline da monitorare?

lorepi
Scritto il 21 Gennaio 2016 at 17:40

warrenbuffett@finanza,

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