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IL GRANDE SPETTACOLO del Rally Infinito
Quasi mi annoio a ridire le stesse cose e quando trovo qualcosa di interessante lo pubblico, come in questo caso. Ok sarà anche solo statistica ma di certo non può essere sottovalutata soprattutto quando è così estrema.
Lo sappiamo tutti benissimo. L’indice S&P 500 danza su vette mai toccate prima, trascinando con sé l’intero mercato azionario statunitense in una euforia contagiosa. Un fiume in piena di liquidità, iniettato dai principali istituti finanziari per stimolare l’economia, ha alimentato un appetito insaziabile per azioni.
Gli investitori, galvanizzati da prospettive economiche rosee, si sono riversati sui mercati, spingendo i prezzi a livelli vertiginosi.
Il mercato azionario americano sta vivendo una fase di esuberanza che alcuni potrebbero definire irrazionale, con flussi di capitale che sembrano non conoscere limiti. L’S&P 500 ha registrato una performance straordinaria nel 2024, con un rialzo del 26,5% che potrebbe trasformarsi nella migliore performance annuale degli ultimi 26 anni. Un dato che fa riflettere: se l’indice guadagnasse un ulteriore 3,5%, segnerebbe il primo rendimento superiore al 30% dal lontano 1997.
La supremazia di Wall Street sul panorama finanziario globale non è mai stata così marcata. La capitalizzazione del mercato azionario statunitense rappresenta oggi il 74% dell’indice MSCI World, un primato storico che evidenzia uno squilibrio sempre più pronunciato rispetto alle altre piazze finanziarie. Per rendere l’idea, il peso degli Stati Uniti nella capitalizzazione di mercato globale è ora quattro volte superiore a quello combinato di Europa e Giappone.
Ottimismo è il profumo della vita e della…performance!
Il sentiment degli investitori americani ha raggiunto livelli di ottimismo senza precedenti. Il Conference Board Consumer Survey rivela un dato sorprendente: il 56,4% degli americani prevede un ulteriore rialzo delle quotazioni nei prossimi 12 mesi, un livello di fiducia che è raddoppiato negli ultimi due anni.
Inoltre, alcuni segnali meritano attenzione. Il posizionamento netto dei gestori patrimoniali ha toccato un valore quasi record del 98%, suggerendo un mercato potenzialmente sovraccarico. Un dato su tutti evidenzia una potenziale fragilità: i prezzi delle azioni statunitensi rispetto a quelle europee sono 3,6 volte più alti, il livello più elevato mai registrato, contro una media storica di 1,2x. Questo squilibrio solleva interrogativi sulla sostenibilità delle valutazioni, soprattutto considerando che la crescita economica reale negli USA non sembra giustificare del tutto tali livelli.
Dal 2020, i fondi azionari USA hanno attratto flussi per 1,09 trilioni di dollari, quasi cinque volte superiori agli afflussi combinati di Europa, Giappone e mercati emergenti. Solo nel 2024, gli afflussi hanno raggiunto la cifra astronomica di 448 miliardi di dollari.
La domanda che sorge spontanea è: quanto può durare questa festa? La storia ci insegna che periodi di rendimenti superiori al 20% per due anni consecutivi si sono verificati solo otto volte negli ultimi 75 anni. In sei di questi casi, l’anno successivo si è chiuso in positivo, ma le eccezioni del 1977 e del 2000 ricordano che nessun rally è eterno.
Mentre Wall Street celebra il superamento dei 50 trilioni di dollari di capitalizzazione complessiva, gli investitori più accorti potrebbero chiedersi se questa esuberanza non stia nascondendo rischi sistemici. La storia dei mercati finanziari ci ha insegnato che quando l’ottimismo raggiunge livelli estremi, è il momento di rafforzare le proprie difese.
In conclusione, mentre i numeri suggeriscono una forza straordinaria del mercato americano, la prudenza suggerisce di mantenere un approccio equilibrato. Come sempre, nei mercati finanziari, gli eccessi – sia al rialzo che al ribasso – tendono a correggersi nel tempo.
Saggezza e disciplina. Sempre,
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Buongiorno Danilo,
spesso, di tua iniziativa torni su argomenti che hai trattato in passato e ti piace ribadire certi concetti o spiegare di nuovo cosa significano certi indicatori…..esempio, ERP, CESI ect ect….iniziativa lodevole direi….
alla mia richiesta di delucidazioni qui sopra, che potrebbero interessare anche ad altri lettori però non hai dato seguito……perchè ????
– Non hai letto il commento e/o non hai ancora avuto tempo di rispondere .. può darsi, ci sta..
– Non ti è particolarmente simpatico (per non dire peggio) il sottoscritto e quindi non ti degni di
rispondere…. può darsi, ci sta…..
– Sono io che non capisco , perchè, come mi hai detto di recente ” non leggi TRENDS e
perciò ti sfuggono certe dinamiche ” può darsi, ci sta… (a proposito devo fare un offerta per entrare nel consesso? vuoi dei soldi? )
Ecco io penso che, visto che ogni tanto solleciti pareri dei lettori e quindi non ti disturba che questo tuo Blog sia “interattivo”, a fronte di una domanda posta con cortesia e chiesta per favore, sia Doveroso da parte del padrone di casa rispondere…. anche una risposta seccata e piccata se vuoi, ma il non degnarsi alla risposta penso sia molto scorretto
Come scorretto appare buttare li quel dato di cui sopra ” i prezzi delle azioni statunitensi rispetto a quelle europee sono 3,6 volte più alti ” senza precisazioni anche più terra a terra anche a beneficio di quei lettori che masticano poco la Statistica e non sono in confidenza (gioco di parole) con gli ” intervalli di confidenza ” , Standard Deviation, Varianza, SQM e via elencando…..
Inoltre, se trovi l’aggettivo “Scorretto” esagerato, o che non ti appartiene allora faccio ricorso ad un altro concetto, che sarebbe utile a spingerti a rispondere… la buona educazione
Sono quasi certo che non risponderai a queste righe e di questo me ne faccio una ragione, ma essendo l’aggettivo + sostantivo di cui sopra facente parte del mio bagaglio personale, non ho alcun problema , nonostante tutto, a farti gli Auguri di Buone Feste a te e Famiglia
pistarr@finanza:
” Un dato su tutti evidenzia una potenziale fragilità: i prezzi delle azioni statunitensi rispetto a quelle europee sono 3,6 volte più alti ”VISTA L’ESPLOSIVITA DEL DATO che esponi qua sopra
potresti per favore spiegare cosa intendi di preciso?Ho cercato di interpretare cosa intendi ma non ci sono riuscito, perdona la mia ignoranza ma supponendo di non essere io solo all’oscuro dell’arcano penso sia DOVEROSO da parte tua precisare meglio a beneficio degli altri e di me stesso in primis.
Attendo fiducioso una tua precisazione in merito
Grazie
Mi riferivo ovviamente al modello di valutazione delle azioni.
Auguri anche a te ed ai tuoi cari.
In realtà mi sono proprio sfuggiti i commenti e quindi non ho risposto per motivi particolari.
Poi non dimenticare mai che per me Intermarketandmore resta un libro degli appunti dove condivido il mio punto di vista. Che non sia condiviso da tutti MENO MALE sennò saremo qui a cantarcela e a suonarcela senza attivare il confronto.
Come ho detto prima si tratta di un modello valutativo delle aziende. Oggi è estremamente a favore delle azioni USA ma non totalmente a torto perchè l’Europa è in piena difficoltà.
ma magari sta giungendo il momento di tornare a ponderare meglio il Vecchio Continente
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” Un dato su tutti evidenzia una potenziale fragilità: i prezzi delle azioni statunitensi rispetto a quelle europee sono 3,6 volte più alti ”
VISTA L’ESPLOSIVITA DEL DATO che esponi qua sopra
potresti per favore spiegare cosa intendi di preciso?
Ho cercato di interpretare cosa intendi ma non ci sono riuscito, perdona la mia ignoranza ma supponendo di non essere io solo all’oscuro dell’arcano penso sia DOVEROSO da parte tua precisare meglio a beneficio degli altri e di me stesso in primis.
Attendo fiducioso una tua precisazione in merito
Grazie