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WALL STREET: le mani forti iniziano a farsi vedere
Dopo la forte volatilità e la forte correzione, si iniziano ad intravvedere le reazioni delle “mani forti” anche se le incertezze non sono certo venute meno. Analisi del COT Report del CFTC.
Cari amici, nella prima settimana del nuovo anno, i mercati finanziari internazionali hanno letteralmente spazzato via le nostre, già tenui, speranze circa un miglioramento dello scenario macroeconomico globale, e riproposto angosciosi interrogativi sull’asset allocation di molti operatori.
Lo scenario intermarket, frustando la nostra fiduciosa vision espressa 7 giorni orsono, ha infatti registrato una sostanziale stabilizzazione delle quotazioni del dollar index. Le commodities, invece, dopo una pausa di alcune settimane, hanno ripreso il loro inarrestabile down-trend, stornando di un ulteriore 2,4 % . Negli ultimi 2 mesi lo storno è pari a circa il 10 %, mentre negli ultimi 6 mesi lo stesso assomma a ben il 20,6 %. Storno che ha molte ragioni, alcune anche di natura geopolitica, ma che inequivocabilmente denuncia un rallentamento davvero marcato dell’attività economica su scala globale. Peraltro, in quest’ultima ottava, anche dagli accadimenti del mercato obbligazionario sembrano voler confermare l’ipotesi della stagnazione economica ormai incombente. I rendimenti dei bond decennali Usa arretrano, infatti, di ben 14 bps e tornano a quota 2,13 %. Ancor peggio la situazione in Europa, dove i rendimenti dei bond tedeschi arretrano nuovamente di 11 bps, tornando a quota 0,51 %, e dove si registrano molti rendimenti negativi sulla parte a breve della curva dei rendimenti. Tuttavia è sui mercati azionari che si è maggiormente concentrata la furia ribassista dell’ultima settimana. Basti pensare che il nostro benchmark azionario mondiale, l’S&P 500, ha registrato una perdita di ben il 5,96 %. Perdite innescate dal – 10 % registrato dalla borsa cinese, e seguite dal – 7,8 % segnato dal Dax, e dal – 7 % del nostro Ftse Mib. Una scrollata davvero molto pesante, che apre questo nuovo anno di borsa con un handicap di partenza davvero ingente, che potrebbe addirittura già ipotecare i risultati dell’intero 2016.
Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : + 1.227
Large Traders : – 8.128
Small Traders : + 6.901
Dopo la tempesta dell’ultima settimana, era del tutto prevedibile un nuovo cambio della configurazione del mercato dei derivati azionari Usa. Nell’ultima ottava le movimentazioni sono state infatti pari a ben 13.625 contratti. In particolare, i Large Traders, notoriamente trend following, cedono l’intero lotto dei 13.625 contratti long e dopo poche settimane, invertono nuovamente la loro precedente posizione, tornando Net Short. Gli Small Traders, invece, del tutto sorpresi dalla violenta ondata ribassista, acquistano altri 2.318 contratti long e consolidano leggermente la loro abituale ma esigua posizione Net Long. I Commercial Traders, infine, hanno in qualche modo cercato di arginare la brutale ondata di vendite abbattutasi sui mercati, acquistando la gran parte del lotto, ossia 11.307 contratti long, sino ad invertire la loro posizione, ora nuovamente Net Long. Le movimentazioni di quest’ultima settimana, che segnano una doppia inversione, e che mantengono tutti gli operatori ancora intorno alla linea della parità, esprimono tutta l’incertezza del periodo e prefigurano per i mercati azionari un futuro prossimo davvero molto volatile ed instabile. L’intervento dei Commercial Traders, passati, seppur di misura, in posizione Net Long, ci induce tuttavia a pensare che nelle prossime sedute l’ondata ribassista sarà quantomeno arginata e contenuta.
Prospettive, pertanto, davvero molto impervie ed ardue da tradare, che cercherò di affrontare con il mio originale trading system, fondato sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. In questa prima settimana del 2016, il mio TS ha dato, peraltro, il meglio di sé. Il mio portafoglio, denominato “ Azioni Italia – LTM “, registra infatti una performance clamorosamente positiva, pari al +1 %, a fronte di una perdita del 7 % subita dal nostro benchmark nazionale, rappresentato dal Ftse All Share. Positivo risultato conseguito grazie al posizionamento prudente e molto coperto assunto nelle passate settimane. Dopo la tempesta di quest’ultima ottava, confidando nell’azione stabilizzatrice dei Commercial Traders, chiudo tutte le posizioni short del mio portafoglio, e riporto l’ esposizione long sull’equity italiano dal 30 al 100 %. Chi desidera approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultare, se lo vuole, direttamente il mio sito.
Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.
Lukas