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Fiscal cliff: il possibile accordo rasserena i mercati. Ma le incertezze non mancano.
Settimana interlocutoria, quella appena passata. Nel video TRENDS, in CompassAndMore, vi ho appena spiegato le dinamiche dei mercati della settimana passate, più alcune indicazioni importanti per la prossima. In realtà cosa ha mosso i mercati venerdi, soprattutto negli USA, è stato ancora lui, il fiscal cliff.
Una grana che vale ben 607 miliardi di dollari, divisi tra tagli di costi e aumenti di tasse. Già, la pressione fiscale che salirebbe dal 35% a quasi il 40% (39.6%), una botta che porterebbe, assieme ai tagli, a mettere a rischio il 4% del PIL.
Il mercato teme ovviamente l’opposizione degli avversari politici di Obama. Però ecco un segnale che rassicura parzialmente. Borhner, avversario politico di Obama alla Camera, apre ad un dialogo e ammette che sarà necessario un accordo. Ovvio, non poteva essere diversamente. NESSUNO e dico NESSUNO in USA accetterebbe di buon grado un PIL a -4%, e che diamine! Tanti sacrifici per poi crollare in recessione paura!
Quindi in realtà…non è successo nulla… Solo psicologia. Ma state certi, avremo giorni molto caldi dove economia, politica e anche geopolitica ci daranno tanti spunti di riflessione.
Eccovi il meglio della settimana.
Vi consiglio di condividere ai costri contatti in quanto di sono articolo MOLTO importanti, tra cui quelli su Argentina, derivati, mercati ecc
Mercati Finanziari
SP 500: e ora si fa sul serio!
Volatilità: Europa molto meglio degli USA
Bund: rialzo in attesa di una pausa
Macroeconomia
DERIVATI: ancora pari a 10 volte il PIL mondiale.
ALERT: CDS Argentina alle stelle. Nuovo default all’orizzonte?
CESI Index: gli USA hanno dato tutto mentre in Eurozona lo spazio per le sorprese non manca
Un tuffo nel realismo finanziario
Eurozona: cosa capiterà da qui a fine anno?
Nuovo record per i sussidi disoccupazione. E il fiscal cliff diventa la chiave per il 2013
Target2: falso segnale di inversione?
FOCUS: La battaglia di Obama e il fiscal cliff
Grecia: ennesimo rinvio. Ma per il momento il default è scongiurato.
Se le banche USA continuano a fare quello che vogliono…
Geopolitica
Scontri in piazza: austerity e conflitto sociale. Trova le differenze!
(Povera) Italia
ITALIA: Nuovo record debito pubblico. E gli altri stati dell’Eurozona?
Italia: prospettive economiche di lungo (???) termine
STAY TUNED!
DT
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Finora negli US c’è stata un’opposizione sociale più culturale-finanziaria che di sostanza politica. Esiste un largo dissenso nella intelligentsia sulla gestione del sistema finanziario e del processo di globalizzazione come esiste una spinta sociale riconducibile in modo grossolano al Tea Party. Sono dinamiche complesse con livelli di coscienza differenziati. Non ci sono ancora segnali forti dei movimenti sindacali US. Se la situazione si deteriora ulteriormente, considerata la storia del lavoro in US, quelli non scherzano. Presumo che chi gestisce il gioco, cercherà in tutti i modi, come già fatto, di scaricare fuori a mezzo dollaro e geopolitica i problemi interni che rischiano di avere. Sempre che ci riescano.
Niente paura: l’aumento delle tasse li farà uscire dalla palude come a noi.
Parola (e competenza) del Prof. Pres. Monti
Forse la grana vale 607 miliardi $ , e qualora fosse raggiunto un accordo a metà quanto inciderebbe sul debito del paese e sul relativo rapporto deficit/pil. Nella situazione che siamo poco c’importa se non altro per un malinconico mal comune mezzo gaudio o per un non siamo i soli.