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FISCAL CLIFF: cosa è? Perché rappresenta un problema?
Scritto il 28 Settembre 2012 alle 11:11 da
Già ne abbiamo parlato nei giorni scorsi. Il Fiscal Cliff, potrebbe essere molto più di uno “scoglio”. Tanto per cominciare, per chi ancora non lo sapesse, il fiscal cliff è un mix di due parole che, messe insieme, valgono la cifra di 607 miliardi di dollari USA relative a spese ed agevolazioni fiscali che verranno a scadere in data 31/12/2012. Si tratta addirittura degli incentivi fiscali introdotti nell’era Bush e si dovrà trovare un accordo sul tetto al debito Usa per evitare tagli automatici alle spese e aumenti delle tasse. Il fiscal cliff potrebbe esercitare pressioni significative sulla crescita Usa nei primi mesi del prossimo anno.
In questo Fiscal Cliff troviamo tantissimi elementi: preferisco allegare una slide che vi spiega tutto e vi riassume un punto chiave. Ovvero quanto vale questo fiscal cliff in termini di GDP (ovvero di PIL)?
Molto semplice, cari signori… Vale ben il 4% del PIL USA. Ora, voi tutti sapete l’importanza del cosiddetto “consumatore americano”. Quale potrebbe essere l’impatto a livello di consumi, di fiducia e di cali produttivi in un tessuto economico già molto debole?
Decisamente un impatto molto violento. E allora… Se vince Obama molto probabilmente si cercherà di andare avanti con il Fiscal Cliff. Se vince Romney arriveranno delle limature ma non possiamo immaginare una cancellazione di queste agevolazioni.
Intanto però ecco cosa potrebbe succedere al PIL USA, con o senza il Fiscal Cliff.
PIL USA: lo scenario cambia considerevolmente con il Fiscal Cliff!
…e ancora, lo scenario fiscale. Se non si va incontro ai cittadini, ecco un bell’incremento di tasse in arrivo! Austerity anche negli USA! Un bel mix di elementi che devono preoccupare da un lato, ma dall’altro devono anche farci capire che il fiscal cliff TOTALE è impensabile. Puntiamo su un compromesso, giusto quello che ci vuole per…comprare un po’ di tempo…
Fisco: lo scenario cambia con o senza Fiscal Cliff
STAY TUNED!
DT
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3 commenti Commenta
idleproc
Scritto il 29 Settembre 2012 at 10:36
Le tue ragioni sono anche le mie e di altri che però (loro) scommettono in positivo.
Condivido una tua idea che ho letto di come passare un futuro a fumare sotto un eucalipto.
Solo che l’eucalipto lo metterei in un vaso per portarmelo in giro. Non credo che ci siano molti posti dove uno si possa fermare per guardare come andrà a finire…
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Se uno si limitasse a leggere il dato sul marginal tax rate ne trarrebbe conclusioni errate. Infatti, il sistema fiscale americano prevede una miriade di detrazioni a vantaggio principalmente dei redditi più elevati e da capitale. Non per niente è in corso un furibonda polemica sulle effettive tasse pagate da Mitt Romney che non solo sono bassissime in relazione al reddito (decine di milioni all’anno) ma che possono nascondere pratiche che sarebbero esecrabili anche per un non candidato. Ma l’america (con la minuscola volutamente) è questa e Romney potrebbe comunque vincere le elezioni anche se sotto nei sondaggi. Ma era solo una considerazione inutile. Comprare tempo ? Per cosa ? Non ci sarà mai più una ripresa di lungo periodo nelle economie occidentali. Qualche trimestre con il segno più, anche qualche anno di crescita mediocre nella migliore delle ipotesi e recessioni prolungate e profonde. L’attuale elevato tasso di disoccupazione è un dato irrilevante per come viene calcolato. Quello che conta è il rapporto tra occupati e popolazione attiva e non solo è in continuo calo ma non ha alcuna possibilità di essere invertito in un sistema economico come quello attuale, al massimo può essere frenato. Delle ragioni ne ho scritto in passato e sarei noioso, d’altra parte nessuno ascolta quello che non vuole sentire.