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Italia: prospettive economiche di lungo (???) termine

Scritto il alle 11:43 da Danilo DT

Certe cose non possono che scatenare la curiosità del sottoscritto. E come non potrebbe essere altrimenti? Certe previsioni così a lungo termine sono quantomeno…discutibili!

Uno studio dell’OCSE, e non proprio l’ultima organizzazione al mondo, ha partorito l’analisi del secolo. Il PIL Italiano crescerà per i prossimi cinquant’anni di circa l’1.4% all’anno, molto meno degli altri stati. Ma peggio dell’Italia faranno Giappone (mamma mia, debolezza economica eterna per i nipponici!) e udite udite la Germania, con un tasso di crescita medio rispettivamente dell’1.3% e dell’1.1%.

Con questo trend il peso del Pil italiano sul totale mondiale scenderà dal 2,8% segnato nel 2008 all’1,8% nel 2020 e all’1,4% nel 2060. In base al rapporto che ha come riferimento di partenza le parità di potere di acquisto del 2005, allo stessa (scarsa) velocità della Penisola avanzeranno Portogallo e Grecia e anche l’Austria. Nel dettaglio per la Penisola le proiezioni sono di una crescita dell’1,3% l’anno tra il 2011 e il 2030 seguita da 1,5% nei 20 anni successivi mentre la media Ocse al 2060 è del 2%. La crescita media del Pil pro capite sarà ancora inferiore situandosi all’1,35 nel 2011-2060, con un 0,9% tra il 2011 e il 2030 e un successivo 1,5%. Come spiega l’Ocse, i trend di crescita sono guidati dall’invecchiamento della popolazione che eserciterà una pressione al ribasso sull’input di lavoro e sulla produttività. E l’Italia quanto a invecchiamento è al top nell’Ocse, terza dopo – appunto – Giappone e Germania. Nel 2030 gli ultra 65enni nella Penisola saranno il 40% della popolazione e nel 2060 non saranno distanti dal 60%, il doppio rispetto ad oggi. In Giappone gli over 65 sfioreranno il 70% tra cinquant’anni e in Germania saranno il 60%. (Source) 

E voi, che farete nel 2060?

Grafico: il mondo tra…50 anni!

STAY TUNED!

DT

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7 commenti Commenta
paolo41
Scritto il 12 Novembre 2012 at 12:16

cosa c’è nel quadratone nero???? comunque per crescere ,anche solo di un punto%, occorre investire (“senza lilleri no si lallera” dicevano i nostri vecchi) e quindi, teoricamente aumentare il debito, facendo in modo che il rendimento degli investimenti (sottinteso su uomini e mezzi) sia più alto degli interessi che pago per investire!!!
Dato che su questa voce il governo è “sordo”, non si capisce da che parte vengano le previsioni dell’Ocse (altri burocrati che vengono pagati dai cittadini al pari di tutti i burocrati europei, del FMI, etc).
Ma si domandano mai chi è che è in grado di assorbirsi i trillioni di $ dei debiti che continuano a crescere giornalmente come i mostri dei film di fantascienza????
In compenso una moschina mi ha appena detto che Monti, al di là delle più o meno banali dichiarazioni giornaliere, ha cominciato a parlare di “patrimoniale”, come corollario al fatto che il debito italiano sta crescendo, ma …..ad una media inferiore agli altri paesi !!!!!
Sono questi gli “investimenti” che fanno crescere il PIL ????

paolo41
Scritto il 12 Novembre 2012 at 12:17

…il quadratone nero si è riempito !!!!

kry
Scritto il 12 Novembre 2012 at 17:43

E voi, che farete nel 2060? Io, speriamo che me la cavo. Sempre ammesso che l’italiano esista ancora. Io parlerei più del presente e magari su quello che dice Gaolin: ” Quello che sta accadendo nel sistema produttivo italiano è veramente di una tale gravità che i governanti non vogliono ancora capire e considerare la sua reale dimensione, perchè mai ancora sperimentata nel nostro paese.
Vi assicuro che è in corso una vera e propria tragedia che segnerà in negativo il futuro del nostro paese per molti dei prossimi anni.” —— Io posso testimoniare questa tragedia. ——-

calciatore
Scritto il 12 Novembre 2012 at 18:13

All’attuale governo non interessa assolutamente niente dell’economia italiana. E’ il mero esecutore degli ordini degli euroburocrati. Il suo unico cruccio e’ di aumentare le tasse a dismisura, impoverire il paese, accentuare la disoccupazione e di conseguenza la crisi, fare avvitare a piu’ non posso la depressione economica in atto. Quello che e’ importante sono i conti che devono essere a posto, e non importa come si e’ arrivati a farlo. Il parlamento e’ ostaggio del governo, il governo e’ ostaggio dell’europa. Mi chiedo: quanto potra’ durare la situazione ?

schwefelwolf
Scritto il 12 Novembre 2012 at 18:43

Ma come !? Ragazzi, cos’è tutto questo pessimismo!? Non stiamo facendo arrivare da Africa, Bangladesh, Pakistan, Maghreb e America latina tanti bravi, volenterosi (e prolifici) neo-futuri-concittadini assolutamente determinati a pagarci – in cambio dell’assistenza sociale di oggi – tante nostre belle pensioni future?

Perché preoccuparsi? Saranno loro a mantenerci… o ho capito male?

Scherzi a parte: non sono un economista, ma penso che qualsiasi “previsione statistica” che vada al di là di qualche anno serva solo a “documentare” il presunto “lavoro” di tanti enti internazionali tanto inutili quanto parassitari. E tanto costosi – a spese nostre.

lampo
Scritto il 12 Novembre 2012 at 20:47

Quando avete voglia di sdrammatizzare e, magari farvi qualche risata, andare a vedere le previsioni a medio-lungo termine è un buon mezzo!

Per cui tali previsioni lasciano il tempo che trovano e sono equivalenti a determinare il sesso degli angeli o se nasce prima la gallina o l’uovo…

Un esempio: prima del disastro nucleare giapponese dovuto al terremoto e tsunami, tutti davano il nucleare in sviluppo continuo, quasi come primaria fonte energetica.
Adesso, ed è passato pochissimo tempo (qualche anno), molti paesi l’hanno letteralmente abbandonato…

Peccato che tali previsioni pluridecennali costano al contribuente e, visti i tempi di magra, sarebbe bene imporre una normativa almeno europea (siamo noi più in crisi degli altri) che vieti di finanziare con soldi pubblici tali previsioni!
Sarebbe già un passo avanti…

Sono sicuro, che in questo momento, qualsiasi politico europeo che spiegasse al cittadino europeo l’inutilità di tali previsioni e i costi ingenti che comportano, metterebbe tale divieto di finanziamento con soldi pubblici nel suo programma… avrebbe un posto sicuro al parlamento europeo (se qualche aspirante politico usa la mia idea e ottiene tale risultato… ovviamente voglio una roialty! :mrgreen: )

lukeof
Scritto il 14 Novembre 2012 at 12:35

Perlatro è buffissimo come questi bei tomi facciano “previsioni” al 2060 su ipotetiche “crescite” senza tener conto minimamente della “bomba del debito” che sta scoppiando sotto il sedere di tutti. Se magari facessero una proiezione sulla base dell’incremento del medesimo a livello globale (vedasi http://www.economist.com/content/global_debt_clock ) si renderebbero conto (qualora lo volessero e ne dubito) che tutta la pappardella che hanno scritto possono metterla immediatamente nel caminetto e farne un bel falo’.

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