WEEKLY REWIND: Settimana ROSSO SANGUE, cosa aspettarsi dal futuro?
Focus sulla leva finanziaria delle banche europee (divisa per isituti di credito e per nazioni) oltre che sulla fragilità del mercato. E intanto giunge la notizia delle possibili dimissioni di Abe. Effetti sui mercati? Fine dell’Abenomics?
E’ stata una delle settimane più difficili dell’anno, dove si sono registrate performance dei listini azionari (e non solo quelli ) molto negative e pesanti. Tanto che le banche centrali (sempre loro!) sia per motivi di “aggiustamento di mercato” (dopo leggerete gli approfondimenti sulla questione) e sia per necessità, iniziano a fare “marcia indietro” su tutto quanto potrebbe essere restrittivo.
In primis le due banche centrali più “nell’occhio del ciclone” in ambito tassi, ovvero la FED e la BOE.
Ma non basta tenere i tassi a zero, non basta riempire il mercato di liquidità (in sette anni la liquidità su base mondiale è aumentata di ben 24.000 miliardi). Come vi ho scritto in settimana (e dopo citato) il sistema è FRAGILE e questa fragilità sta affiorando.
Nei prossimi giorni avremo i risultati degli stress test e subito dopo ci sarà la partenza della cosiddetta Unione Bancaria. E la BCE vorrebbe ritrovarsi già fin da subito un settore bancario solido ed esente da nuove ricadute. Ma la realtà è ben diversa.
Sono proprio le banche europee che continuano ad essere molto fragili, e con un’esposizione alla leva finanziaria che resta sempre insostenibile. E se succede qualcosa…come la mettiamo?
La leva finanziaria nelle banche europee
La leva finanziaria nelle banche europee divisa per nazioni
E’ evidente che proprio la Germania (che vuole comandare tutto) e la malridotta Francia hanno qualcosa da temere.
Inoltre tutti voi avete avuto modo di vedere l’effetto drammatico (e domino) che ha un allargamento dello spread ed un innalzamento repentino dei tassi sui governativi, sulle banche dei paesi periferici.
Ma nessuno si è preoccupato del rischio inverso (che riguarda solo le banche del Sud Europa): cioè che una nuova crisi dei titoli di Stato affondi i bilanci delle banche. Purtroppo è quello che si è visto nei giorni scorsi: più lo spread saliva, più le banche italiane o spagnole crollavano in Borsa. Del resto le italiane hanno in bilancio titoli di Stato pari al 10% degli attivi, poco più di quelle spagnole: una nuova crisi dello spread, quindi, inevitabilmente le metterebbe in ginocchio. (Sole)
Come avete capito, i problemi strutturali di questo mercato sono tantissimi.
In questa rassegna stampa troverete tanti articoli proprio su questo argomento, nella speranza che tutto questo aumento la Vostra consapevolezza su cosa stia realmente accadendo.
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E nei prossimi giorni, finalmente, novità in arrivo!
TODAY
“GOLA PROFONDA” mette a nudo le divergenze in BCE
Dopo il default di Lehman Brothers le banche centrali di tutto il globo hanno fatto il possibile per mantenere alto il sentiment, gestendo nel miglior modo possibile l’emotività dei mercati. Una gestione psicologica che ha reso necessario il secretare alcuni dibattiti molto animati proprio in BCE, la banca centrale europea sempre più divisa al suo interno con un Weidmann …
YESTERDAY
Analisi intermarket: comandano i tassi di interesse, i Futures sui Fed funds e il QE (IV?)
Il mercato si sveglia dal torpore unidirezionale rialzista e prende la strada della correzione, ma con delle logiche intermarket ben definite. A guidare il tutto come sempre le tendenze dell’Inflazione, delle commodity e dei tassi di interesse. E poi a cascata i riflessi sul cross EUR USD. Nel frattempo la FED annuncia la possibilità di una continuazione del QE. Altro che rialzi dei tassi…
OCT 16
La Giapponesizzazione dell’Europa continua
Mettendo a confronto la curva dei tassi del Giappone con quella della Germania, si scopre che ormai sono quasi appaiate. E per l’Europa si prospetta un futuro di tipo “nipponico”, Non sarebbe certo di buon auspicio. L’inflazione è da sempre …
La grande FRAGILITA’ del mercato
Da uno scenario “risk free” si è passati rapidamente ad un quado di simil-panic selling. I Financial Stress Index di illustrano un quadro in peggioramento ma non ancora al collasso. Ed ad aggiungere volatilità le news sulla crisi Grecia e …
OCT 15
Tanto tuonò che piovve. PIOGGIA di vendite sui mercati finanziari.
Crollano le borse, torna la paura in Grecia, si allarga lo spread BTP Bund. Sembra che il fly to quality torni ad essere preso in considerazione. E gli investimenti “safe haven” vengono comprati a piene mani.
BYE BYE al rialzo dei tassi di interesse
Perché vengono alzati i tassi di interesse e che cosa comporta questa azione? I tassi di interesse sono diventati lo spauracchio di tutti gli investitori, oltre ai timori per la recessione e deflazione in Europa. Ormai si parla da mesi …
ANALISI MERCATI FINANZIARI: un lungo ciclo laterale. Se tutto va bene
Special Report: il punto di vista dell’autore su cosa aspettarci dai mercati nei prossimi mesi. La Nuova Era porterà sicuramente meno soddisfazioni agli investitori e molte più grane. E’ finita la fase dei mercati unidirezionali (al rialzo) Credo sia ormai…
OCT 14
Il rapporto tra liquidità e fondamentali a Wall Street
Se ben ricordate, vi avevo già parlato dell’importante rapporto che c’è stato, negli ultimi anni, tra l’espansione del bilancio FED, ovvero della banca centrale USA e l’andamento della borsa americana. Certo, un rapporto NON diretto in quanto il bilancio FED …
PETROLIO: OPEC cambia strategia. In futuro sarà meno caro.
Il prezzo delle materie prime resta sempre uno degli elementi principali in ambito intermarket per meglio comprendere cosa sta accadendo. Il crollo delle borse di ieri sera è stato dovuto anche alla forte correzione del prezzo petrolio, come detto nel …
WALL STREET: collasso in chiusura. La Nuova fase continua.
Analisi mercati finanziari: in chiusura la borsa USA subisce una forte correzione. A parte le motivazioni più colorita, di cui in parte sono vere “scuse”, ci sono delle ragioni strutturali. Ma attenzione che si sta vivendo un ribilanciamento a livello …
OCT 13
Un mondo di poveri vecchi…indebitati
Rapporto tra popolazione, la sua età e il debito. Il mondo invecchia sempre di più, e la leva finanziaria aumenta. tenuto conto che più passano gli anni e più ci sarà bisogno di assistenza, e che ovviamente aumenterà l’età pensionabile ama anche il numero dei NON attivi, poniamoci alcune domande sulla sostenibilità del debito e di questo sistema economico basato sulla leva finanziaria…
WALL STREET: scenario ancora lateral-ribassista in un contesto macro in peggioramento
GUEST POST – Il quadro dell’economia sta progressivamente cambiando. E i mercati finanziari non possono continuare ad ignorare. Analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas. Cari amici, nella settimana appena trascorsa, i mercati finanziari internazionali hanno testimoniato, …
LEVA FINANZIARIA: la bolla del credito globale non si ferma
Parlare di deleveraging è decisamente prematuro. Questa analisi del CEPR lo dimostra. Ma la leva finanziaria deve fare paura? E l’eccesso di debito? Intanto il fenomeno dello shadow banking dilaga anche nelle economie emergenti e si ha la percezione che sopratutto in Cina la situazione stia scappando di mano. Meglio stare ben all’erta
UPDATE: HOT NEWS!
+++ HOTNEWS +++ #ABE dà le dimissioni! Bye bye #Abenomics? Resignation of Japan minister over scandal seen imminent http://t.co/QbCfRnghLs
— Danilo DT (@intermarketblog) October 19, 2014
Questa notizia arriva come un fulmine a ciel sereno. Quali potrebbero essere gli effetti sui mercati finanziari? E’ la fine dell’Abenomics?
(Reuters) – In a blow to Prime Minister Shinzo Abe, Japan’s new trade and industry minister will resign as soon as Sunday over allegations that groups backing her misused political funds, Japanese media said.
Yuko Obuchi, the 40-year-old daughter of a former prime minister, plans to report on her investigation of the questionable funding on Monday and then submit her resignation to Abe, the Nikkei and Sankei newspapers said on Sunday.
But the Sankei said Abe’s team was considering having Obuchi make her report to the prime minister on Sunday, not waiting for a parliamentary committee meeting on Monday.
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A dimettersi è (o, meglio, sarà) il ministro dell’economia Obuchi, che si dimette dopo uno scandalo legato ai finanziamenti elettorali, non lo stesso Abe. Almeno per ora.
Vero e me ne scuso. Un’altra fonte mi dava come per certa la crisi di governo con Abe che saltava. Ma al momento non è successo nulla. Aspettiamo domani
se inizi con #ABE dà le dimissioni! , mi aspetto che cada il governo JPY
qui però sembra sia solo un ministro (anche nell’articolo che hai postato)
http://asia.nikkei.com/Politics-Economy/Policy-Politics/Trade-minister-intends-to-resign-over-funds-scandal-gov-t-source