ANALISI MERCATI FINANZIARI: un lungo ciclo laterale. Se tutto va bene
Special Report: il punto di vista dell’autore su cosa aspettarci dai mercati nei prossimi mesi. La Nuova Era porterà sicuramente meno soddisfazioni agli investitori e molte più grane. E’ finita la fase dei mercati unidirezionali (al rialzo)
Credo sia ormai chiaro agli amici lettori che il mondo non sarà più come prima. Certo, una banalità, ma solo per spiegarvi che questa nuova fase che ho definito come tanti altri colleghi come una “Nuova Era”, porterà certo delle novità ma, soprattutto, cambierà le abitudini dei risparmiatori, soprattutto in vista delle magre performance che potrebberio derivare da alcune asset class.
In queste settimane abbiamo avuto modo di ritrovare un elemento, ovvero la volatilità. Un elemento che era mancato dai mercati ormai da mesi e che rendeva la vita facile agli investitori.
Per la serie “Ti piace vincere facile”, qualsiasi cosa si andasse a comprare, riusciva a portare performance. Bonds, Equity, anche qualche commodity (anche se ora la situazione è molto cambiata per le materie prime, come ho spiegato in questi giorni).
Ma d’ora in avanti non sarà più così.
Quanto dico, ovviamente, fa parte del mondo dei tanti pareri che ascolterete o leggerete in giro. Uno dei tanti, magari meglio degli altri o forse peggio, Lo scopriremo solo vivendo.
Secondo il mio punto di vista, il mondo continua ad essere in seria difficoltà. Una finanza che domina sull’economia, ed un’economia che non rispecchia le performance della finanza.
Dobbiamo quindi aspettarci un crollo verticale di tutto quanto è salito?
Non è così scontato, almeno per ora.
Finora le banche centrali hanno comprato tempo. Ma lo shopping potrebbe non essere ancora terminato. Infatti la FED potrebbe “passare il testimone” alla BCE, mentre la BOJ, in concerto con la PBOC, potrebbero continuare ad espandere i loro bilanci.
E’ come se le banche centrali avessero fatto dei “patti di compensazione”, con un obiettivo comune: fare il possibile per evitare il collasso dei mercati.
Ma signori, siamo onesti. Come ricordava Lampo in un commento ieri, possiamo pensare che la FED & Co accettino di buttare all’aria anni di lavoro in un amen? Con tutti i rschi destabilizzanti a livello sistemico che ne derivano?
Io non ci credo, faranno il possibile per far ancora reggere il sistema per lungo tempo.
Quindi possiamo stare tranquilli? LA RISPOSTA E’: ASSOLUTAMENTE NO.
Tutto quanto scritto sopra è quella che è la teoria, ovvero fare il possibile per evitare che ci sia un’altra Lehman Brothers e se poi ci dovesse essere, fare in modo che il “sistema” ammortizzi il colpo, facendo si che il mercato ne esca indenne.
Ma che succede se capita qualcosa di imprevisto e magari di sistemico?
Questo è il grande pericolo. Che capiti qualcosa di imprevisto, di imponderabile e di ingestibile dalla cabina di regia delle banche centrali. In questo caso allora, il rischio che un sistema creato sulla finanza collassi su se stesso è molto elevato, portando quel famoso scenario da “cigno nero” da sempre temuto ma mai concretizzato.
Ed in mancanza del cigno nero, che succederà?
Io mi aspetto un lungo periodo di lateralizzazione, in ciclo di crescita molto moderata, con tanti alti e bassi che potrebbero anche snervare e portare, alla fine dei 12 mesi, performance pari a 0% se non negative.
Sarà interessante vedere cosa succederà a livello di “ribilanciamento” globale: l’economia non si fermerà, molti paesi potranno sfruttare dei cambi più favorevoli a sacpito di altri. Si tornerà alle guerre valutarie, si cercheranno dei compromessi. Potrebbe essere l’occasione buona per cercare di abbozzare un nuovo concetto di Europa, anche se risulta una Mission “quasi” impossible. Le commodity a prezzi più accettabili aiuteranno le deboli economie capitalistiche a stare in piedi.
E il ribilanciamento potrebbe essere innanzitutto a favore dell’Europa e a scapito degli USA.
Un ultimo pensiero va ai tassi di interesse. Come ho già spiegato, il tanto discusso rialzo dei tassi negli USA potrebbe essere posticipato, grazie al rafforzamento dell’USD che di per se ha effetto restrittivo.
I dati deboli Europei, con il rallentamento USA, potrebbero ancora sostenere però la debolezza dell’Euro, portandolo magari anche a 1.20. Ma sono ipotesi.
La Nuova Era non permetterà grandi ragionamenti di lungo periodo. Bisognerà cercare di leggere i mercati e comprenderne le successive evoluzioni.
In altri termini, la fase del “vincere facile” è finita. Ora inizia quella più complessa che per molti sarà anche un’agonia di difficile lettura.
Non voglio andare oltre, come non voglio sputare altre sentenze. La storia la scriveremo strada facendo. E per questo, se lo vorrete, ci saremo noi a darvi una mano per meglio comprendere i mercati e l’economia con i nostri punti di vista.
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Invece probabilmente con i tassi in tutto il mondo tendenti a zero (alcuni lo sono già) le obbligazioni si salveranno, vedi i bond statunitensi che anche oggi stanno salendo malgrado la borsa stia crollando (almeno per ora) in attesa delle mani forti.
Perchè dici “invece”? Hai visto il post di oggi sull’argomento?
http://intermarketandmore.finanza.com/bye-bye-al-rialzo-dei-tassi-di-interesse-69268.html
lucianom,
Hai ragione, avevo letto troppo frettolosamente, infatti hai detto che potrebbe crollare tutto ciò che è salito, ma hai poi aggiunto “Non è così scontato, almeno per ora.”
https://soundcloud.com/thisisparker/apollo-13-houston-we-have-a-problem-nasa