BORSE e MERCATI: raggi di luce in mezzo alla tempesta

Scritto il alle 09:33 da Danilo DT

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Un po’ di ossigeno. La settimana scorsa si è chiusa con un ottimo venerdi, ottimo non solo per il risultato di fine giornata, che è stato positivo per tutti i mercati. Quello che più è importante è, secondo il sottoscritto, il cambiamento del quadro tecnico generale.
Finalmente si esce dalla negatività e si intravede un raggio di sole.
Per delle motivazioni non solo legate all’analisi tecnica e fondamentale, mi aspetto per febbraio un forte segnale di inversione di tendenza. Ma attenzione, si tratta di un’inversione che potrebbe anche essere importante ma non definitiva. La mia paura è che ci sia ancora debolezza per il proseguo del 2016.
Ma questa è un’altra storia, cari amici. Intanto iniziamoci a godere il rimbalzo, se mai ci sarà, nel prossimo mese.

Grafico S&P 500

sp500-chart-2016

Ma proviamo a rivedere la settimana appena passata. Vi ripropongo il meglio di IntermarketAndMore, sperando che possa aver contribuito alla Vs settimana finanziaria e alla Vs consapevolezza. Se ritenete interessanti i miei post, siete pregati di condividerli coi vostri contatti e, se volete sostenere concretamente questo progetto editoriale indipendente, potete sempre operare concretamente con una DONAZIONE.
Vi ringrazio sin da ora, come sempre sono aperto a critiche e consigli.
Partiamo con la carrellata.

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JAN 26

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JAN 24

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Tra le banche italiane, è Monte dei Paschi di Siena quella più volatile. Presa di mira da tre hedge fund probabilmente USA, prima crolla e poi risorge sulle voci di nascita della bad bank.

 

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2 commenti Commenta
サーファー
Scritto il 31 Gennaio 2016 at 15:10

[Sarò LUNGO ma i TEMPI Lo richiedono e quindi ne vale la pena – soprattutto per chi non ha riferimenti; Mi scuso, in anticipo, per gli Altri]

L’influenza dell’informazione[*] sull’efficienza dei/nei Mercati

MERCATO DEI CAPITALI

Mercato nel quale vengono trattati strumenti di debito o partecipativi (azioni) a medio-lungo termine (ovvero con scadenza superiore a 12 mesi) o a scadenza indeterminata.

Il mercato dei capitali si distingue dal mercato monetario per via della connotazione temporale, sui primi avvengono l’emissioni e le negoziazioni di/in strumenti a medio-lungo termine, mentre sul secondo avviene il trasferimento di fondi a breve termine.

Sono transazioni di mercato dei capitali quelle su azioni – che avvengono generalmente all’interno di mercati regolamentati quali ad esempio il Mercato Telematico Azionario (MTA) gestito da Borsa Italiana – e su titoli di debito a medio-lungo termine – che possono avvenire su mercati regolamentati, quali il Mercato Telematico delle Obbligazioni (MOT) ed EuroMot gestiti da Borsa Italiana oppure il Mercato Telematico dei Titoli di Stato (MTS) gestito da MTS Spa, su mercati non regolamentati oppure bilateralmente.

Il termine mercato dei capitali è a volte utilizzato in un’accezione più ampia come sinonimo di mercato finanziario.

MERCATO REGOLAMENTATO

Mercato mobiliare basato su una specifica regolamentazione relativa all’organizzazione ed al funzionamento del mercato stesso e gestito da una Società di gestione.

Secondo la disciplina (comunitaria) un mercato regolamentato è un mercato che possiede i seguenti requisiti:

a. regolarità di funzionamento: gli scambi hanno luogo secondo modalità predefinite, sia per quanto riguarda i meccanismi di fissazione del prezzo, sia per quanto riguarda il pagamento e/o il trasferimento del bene oggetto dello scambio;

b. approvazione da parte dell’Autorità di vigilanza delle regole relative alle condizioni di accesso e alle modalità di funzionamento;

c. rispetto degli obblighi di trasparenza.

L’organizzazione e la gestione del mercato (art. 62 D.Lgs 58/1998 – http://www.consob.it/main/documenti/Regolamentazione/normativa_ln/dlgs58_1998.htm#Art._62 – del TUF) sono disciplinate da un regolamento deliberato dall’assemblea ordinaria della Società di gestione del mercato.

Il regolamento determina:

1) le condizioni e le modalità di ammissione, di esclusione e di sospensione degli Operatori e degli strumenti finanziari dalle negoziazioni;

2) le condizioni e le modalità per lo svolgimento delle negoziazioni e gli eventuali obblighi degli Operatori e degli Emittenti;

3) le modalità di accertamento, pubblicazione e diffusione dei prezzi;

4) i tipi di contratti ammessi alle negoziazioni, nonché i criteri per la determinazione dei quantitativi minimi negoziabili.

L’attività di gestione ed organizzazione di mercati regolamentati ha carattere di Impresa ed è esercitata da società per azioni, anche senza scopo di lucro.

L’esercizio della gestione dei mercati regolamentati è autorizzato dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) quando il mercato rispetta i requisiti sopra citati, il regolamento del mercato è conforme alla disciplina comunitaria ed è idoneo ad assicurare la trasparenza del mercato, l’ordinato svolgimento delle negoziazioni e la tutela degli Investitori.

I mercati regolamentati di diritto italiano attualmente autorizzati sono i seguenti:

Al- Mercati gestiti da Borsa Italiana s.p.a. (Mercato Telematico Azionario – MTA ed i suoi segmenti – STAR, MTF, SeDex, Trading After Hours, MOT, EuroMOT, Expandi, IDEM, Nuovo Mercato);

Bl- Mercati gestiti da MTS s.p.a. (MTS, BONDVISION, Mercato all’Ingrosso delle Obbligazioni non governative e dei Titoli emessi da Organismi Internazionali partecipati da Stati);

Cl- Mercati gestiti da TLX s.p.a. (Mercato TLX).

MERCATO NON REGOLAMENTATO

Mercato mobiliare non soggetto a regolamentazione specifica relativa all’organizzazione ed al funzionamento del mercato stesso.

Un mercato non regolamentato è un luogo, fisico o virtuale, in cui gli Operatori si incontrano al fine di collocare, scambiare o rimborsare valori mobiliari.

L’assenza di regolamentazione riguarda il fatto che il funzionamento di tale mercato, i titoli e gli Operatori ammessi non sono assoggettati alla disciplina specifica e alla autorizzazione delle Autorità di Vigilanza in materia di Mercati Regolamentati e non sono iscritti nell’apposito Albo.

Secondo la disciplina italiana (artt. 77-bis, 78, 79, 79-bis, 79-ter del D. Lgs. n. 58/98 – http://www.consob.it/main/documenti/Regolamentazione/normativa_ln/dlgs58_1998.htm#Art._77-bis – del TUF) la CONSOB può richiedere agli Organizzatori di mercati non regolamentati (definiti anche Sistemi di Scambi Organizzati, SSO), agli Emittenti e agli Operatori dati, notizie e documenti sugli scambi organizzati di strumenti finanziari.

Chi organizza un mercato non regolamentato ha l’obbligo di comunicare alla CONSOB informazioni sull’attività di organizzazione dei sistemi e di mettere a disposizione del Pubblico informazioni riguardanti la negoziazione su tali mercati.

La CONSOB gestisce un elenco dei sistemi di scambi organizzati. Se la tutela degli Investitori lo richiede, la CONSOB può stabilire modalità, termini e condizioni dell’informazione del Pubblico riguardante gli scambi nonché sospendere e, nei casi più gravi, vietare gli scambi.

I mercati non regolamentati sono spesso definiti anche mercati Over the Counter (OTC) e hanno un grado di trasparenza e/MA ANCHE di liquidità generalmente inferiore a quello dei mercati regolamentati.

MERCATO MONETARIO

Insieme delle negoziazioni dei prestiti monetari con durata inferiore ai 12 mesi o ai 18 mesi.

Con mercato monetario si indica l’insieme delle negoziazioni aventi ad oggetto prestiti monetari con durata inferiore ai 12 mesi, od ai 18 mesi nei casi in cui la distinzione tra breve e medio termine serva per distinguere diversi regimi fiscali.

Il mercato monetario si differenzia dal mercato dei capitali principalmente in base alla durata degli strumenti contrattati che, su quest’ultimo, sono di scadenza superiore.

Una delle finalità del mercato monetario è quella di gestire i flussi di liquidità del Sistema grazie alla breve durata dei contratti ed alla presenza di un mercato secondario che permette agli Investitori Istituzionali ed Individuali di investire temporanee eccedenze di fondi e allo Stato ed alle Imprese di risolvere temporanei fabbisogni attraverso prestiti a breve.

Le principali caratteristiche del mercato monetario sono le seguenti:

– rischio variabile in relazione al grado di solvibilità dei Soggetti emittenti: più alto è il grado di solvibilità dell’emittente più basso è il grado di rischio;

– alto grado di liquidità degli investimenti che, in quanto a breve scadenza, sono di facile negoziazione;

– continuità degli scambi ed impersonalità delle/nelle contrattazioni;

– il prezzo degli strumenti contrattati è in funzione dei tassi di interesse a breve termine.

Le operazioni di mercato monetario si distinguono a seconda degli obiettivi che ogni Operatore si prefigge di realizzare.

In particolare possiamo distinguere le operazioni di:

– investimento:
una delle funzioni più importanti del mercato monetario è quella di permettere una gestione ottimale della liquidità.

Infatti su di esso le Famiglie, le Imprese e gli Investitori Istituzionali (Banche, Compagnie di assicurazione, Società di Intermediazione Mobiliare (SIM), Enti di previdenza e Fondi comuni) possono impiegare le proprie eccedenze di liquidità ed ottenere in cambio un ritorno economico;

– finanziamento:
il mercato monetario consente inoltre alle Istituzioni e alle Imprese di far fronte, ad un certo costo, ad eventuali carenze temporanee di moneta.

La Pubblica Amministrazione può reperire le risorse finanziarie con cui coprire il fabbisogno di cassa del Tesoro con titoli a breve termine: i Buoni Ordinari del Tesoro.
Tali strumenti presentano quindi una vita di 3, 6 o 12 mesi.
Alla scadenza l’Investitore riceve una somma di denaro pari al valore nominale complessivo dei titoli posseduti. In altre parole l’incasso a scadenza è noto al momento dell’acquisto dei titoli.

Le Banche riescono ad ottenere disponibilità finanziarie per far fronte a temporanei squilibri dei propri flussi finanziari attraverso operazioni di provvista a brevissimo termine e l’emissione di certificati di deposito.

Le Imprese invece utilizzano per la stessa finalità l’emissione di accettazioni bancarie e di cambiali finanziarie.

– intermediazione:
si tratta dell’attività prestata sul mercato monetario da parte delle SIM, delle Banche e dei Brokers al servizio di altri Operatori.

– controllo della liquidità:
la Banca d’Italia effettua operazioni di mercato monetario in contropartita con il Sistema Bancario; tali operazioni sono svolte con procedura d’asta gestita dalla Banca d’Italia per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e/o con negoziazioni bilaterali gestite direttamente dal MEF o dalla Banca d’Italia per conto del MEF.

Con tali operazioni la Banca d’Italia mira a regolare la liquidità del Sistema.

MERCATI EFFICIENTI

Le fluttuazioni dei prezzi sono associate alle (nuove) informazioni che giungono al mercato. Non è quindi sorprendente che la definizione di efficienza del mercato sia strettamente legata alla qualità ed alla quantità dell’informazione disponibile.

Un mercato si dice efficiente quando i “prezzi vengono correttamente determinati” tenendo conto di tutta l’informazione disponibile.

Si distingue tra:

– “efficienza in senso debole” se l’informazione fa solo riferimento alla storia dei prezzi passati,

– “efficienza in senso semi-forte” se si tiene conto anche dell’informazione pubblicamente disponibile,

– “efficienza forte” se si considera tutta l’informazione disponibile, inclusa quella privatamente disponibile a sottogruppi di Individui (ad esempio i Manager delle Aziende quotate).

Quindi, per “prezzi correttamente determinati” s’intende dire che il livello di prezzo è fissato tenendo conto delle aspettative future dei prezzi e dei dividendi pagati dal titolo, scontati mediante un tasso che incorpora il tasso senza rischio ed il premio al rischio.

Si può anche dire che il prezzo è fissato tenendo conto delle aspettative sulla dinamica di tutte le variabili fondamentali per un orizzonte molto lungo di tempo.

L’efficienza del mercato è un concetto di grande importanza, con importanti conseguenze sulla validità di vari modi di comportamento.

Ad esempio, in un mercato efficiente i prezzi già incorporano l’informazione disponibile e quindi non si può sperare di ottenere sistematicamente rendimenti più elevati senza sopportare dosi maggiori di rischio.

Inoltre, in un mercato efficiente i titoli finanziari che vengono emessi dalle Imprese per acquisire fonti di finanziamento presentano valutazioni legate alle potenzialità di profitto delle Imprese stesse, e così via.

In poche parole, l’efficienza dei Mercati (finanziari) ha implicazioni rilevanti per le attività di gestione dei portafogli e per le stesse attività di investimento.

Avere dei mercati efficienti è quindi una condizione necessaria per avere un Sistema economico ben funzionante.

Nel caso realistico in cui s’ipotizza che i mercati finanziari sono popolati non solo da Individui “razionali” che guardano ai fondamentali ma anche da Individui con altre caratteristiche (ad esempio con un orizzonte temporale di breve periodo e/o affetti da bias comportamentali), si può presumere che i prezzi, anche in un mercato efficiente, non riflettano esattamente le attese sui fondamentali in ogni momento.

I prezzi possono deviare dai valori per certi periodi, anche se tendono a gravitare verso i valori.

Le fluttuazioni dei prezzi attorno ai valori corretti è proprio una condizione necessaria per incentivare gli Investitori “razionali” ad acquisire l’informazione. Se infatti i prezzi fossero sempre esattamente al valore corretto, si presenterebbe un paradosso dell’informazione: i prezzi rifletterebbero l’informazione disponibile, ma Nessuno avrebbe interesse a raccogliere l’informazione perché non ci sarebbe modo di trarre profitto da essa.

Come si vede le implicazioni teoriche del concetto di efficienza sono rilevanti, ma difficilmente quantificabili. Infatti non esiste un modo univoco di misurare le aspettative sui fondamentali; inoltre, non esiste un modello che è in grado di spiegare con esattezza il premio al rischio.

Qualsiasi segnale di inefficienza proveniente da un certo modello potrebbe quindi essere dovuto in realtà ad una imprecisione dello stesso nel descrivere il premio al rischio.

Infine, non esiste un modo univoco di capire quale è la fascia di oscillazione dei prezzi attorno ai valori fondamentali che è compatibile con il mantenimento dei giusti incentivi per l’acquisizione dell’informazione.

-[*]- Si noti – generalmente o precipuamente, per quanto accaduto o in visione a/per Tutti nelle ultime tre settimane per il denominato affair “attacco al Sistema bancario italiano” (noto ai veri ESPERTI, come PANNA MONTATA!) – che i sedicenti esperti-solonetti – in primis, i giornalisti: EMERITI IGNORANTI. CONCLAMATI IGNORANTISSIMI! – non menzionano mai l’efficienza intesa nel senso tecnologico di rapidità nella propagazione dell’informazione.

Da questo punto di vista non c’è dubbio che i Mercati (finanziari) diventano sempre più efficienti – e liberi; indipendenti (tra di Loro e da Tutti).

Internet o il web, consente a Tutti di avere una quantità enorme d’informazione in tempo reale – senza che Nessuno l’utilizzi a proprio piacimento o tornaconto (quale che essi siano, poi/soprattutto).

I nuovi sistemi di contrattazione consentono a chiunque di acquistare e vendere titoli in pochi secondi. Come conseguenza, i prezzi delle azioni e delle obbligazioni reagiscono alle informazioni nel giro di poche frazioni (di secondo).

A finale – DUNQUE:

dipendenti Tutti, essendo indipendenti da Tutti – in quanto nel Tutto, Ci sono possibilità (valide, interessanti: ossia, profittevoli) e relative offerte; per Tutti.

Orecchie ben sigillate e paraocchi (su/dai Media e su/dai vari Paperini assortiti), avendo sempre il Sangue freddo – con il Cervello a palla [su cash-&-flow e (su) livello dei multipli].

Siate dei REALI Serpenti, in-somma.

サーファー © Surfer [Il discorso/tema – su influenza-informazione-efficienza-Mercati testé evidenziato (per/sulla realtà vigente o in visione sulla “piazza Italica”) – in piccolo – per il cd. “flottante operativo in/da scambi” – è pari-pari a quella in visione di/su altre Piazze: parametrizzando il Tutto, nulla cambia. Nulla! Le uniche cose che variano – oltre ai/i cd. “volumi scambiati” – sono le Società di gestione e di Controllo l Dice il Saggio: “C’è Gente che si venderebbe la Moglie e la Mamma per uno strapuntino” – COME E’ AVVENUTO / STA AVVENENDO IN QUESTE SETTIMANE, IN ITALIA l PS: non dimenticateLo MAI: I GIORNALISTI SONO IGNORANTI! QUELLI ITALIANI, LO SONO ANCOR DI PIU’: OVER THE TOP!]

Scritto il 1 Febbraio 2016 at 12:36

Dici bene…. dici bene…. Cobra e non solo serpenti…

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