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WALL STREET: molla la speculazione. E con essa la volatilità
Dopo una violenta correzione ed un successivo rimbalzo, sembra vicino il momento del raggiungimento di un certo equilibrio. Avanti con la positività. Analisi del COT Report del CFTC.
Cari amici, nel corso della settimana appena trascorsa, ancora altamente volatile, i mercati finanziari internazionali hanno vissuto, di fatto, una doppia vita. Nella prima parte, ossia sino alle rassicuranti dichiarazioni di Draghi, è proseguita la marcata correzione del valore degli asset iniziata sin dall’inizio del nuovo anno. Dopo le parole di Mr. Draghi, invece, sono, quasi per incanto, venute meno tutte le ipotesi speculative, e si è assistito ad una spettacolare inversione del trend.
Lo scenario intermarket, in particolare, ha registrato un incremento dello 0,6 % delle quotazioni del dollar index. Le commodities, invece, dopo settimane e mesi di pesanti ribassi, registrano, improvvisamente una fiammata, e rimbalzano in poche ore del 3 % in termini reali. E’ ancora presto per poter parlare di inversione del trend discendente, tuttavia, ci sembra sempre più probabile l’ipotesi di essere molto prossimi ad un bottom.
Non credo, infatti, all’imminente arrivo di una nuova recessione, penso piuttosto che siamo di fronte soltanto ad un ulteriore rallentamento della già bassa crescita economica globale. Ipotesi, la mia, che, questa settimana, sembra trovar conferma anche negli accadimenti del mercato obbligazionario. I rendimenti dei bond decennali Usa crescono, infatti, di 4 bps e tornano a quota 2,07 %. I rendimenti a due anni crescono anch’essi di 3 bps, ma la curva dei rendimenti risulta oggi paradossalmente più inclinata e più ripida di quanto lo era all’inizio dell’anno, smentendo in tal modo ogni ipotesi circa l’arrivo imminente di una nuova recessione. Anche i mercati azionari sembrano finalmente iniziare a prenderne atto, e sgombrata ogni ipotesi speculativa, rimbalzano in maniera più o meno consistente. In particolare il nostro benchmark azionario mondiale, l’S&P 500, cresce dell’1,41 %, mentre il DAX rimbalza del 2,6 %. Ancora penalizzato invece il nostro Ftse Mib che perde lo 0,9 %, e che paga il prezzo dell’ingiustificata speculazione verso il nostro settore bancario.
Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : + 6.863
Large Traders : – 23.404
Small Traders : + 16.541
Come speravamo, si conferma e si rafforza la configurazione del mercato dei derivati azionari Usa, affermatasi nelle ultime 3 settimane. Anche in quest’ultima ottava le movimentazioni sono state univoche e pari a 9.983 contratti. In particolare, i Large Traders, che operano con un approccio trend following, cedono, ancora una volta, l’intero lotto dei 9.983 contratti long ed assumono sempre più decisamente una posizione Net Short. Gli Small Traders, invece, dopo molti mesi d’incertezza, esprimono sempre maggior fiducia ed ottimismo, acquistano infatti altri 5.646 contratti long, e portano la loro abituale posizione Net Long al livello più elevato degli ultimi 8 mesi. I Commercial Traders, infine, acquistano significativamente altri 4.337 contratti long, consolidando ulteriormente la loro attuale, e non abituale, posizione Net Long. Le movimentazioni di quest’ultima settimana, ed in particolare il sempre più deciso intervento stabilizzante delle “ Mani Forti “, ci fa presagire che già da questa ottava assisteremo ad un calo della mostruosa volatilità registrata, nelle ultime settimane, dai mercati azionari Usa e mondiali. Decremento della volatilità che favorirà a mio avviso una stabilizzazione delle quotazioni azionarie, e magari un ulteriore lieve recupero, visto che gli attuali livelli dell’S&P 500 mi appaiono già molto prossimi a quelli di equilibrio.
Momento, che resta comunque ancora molto difficile ed impervio, che cercherò di tradare con il mio originale trading system, fondato sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Dopo queste prime tre settimane del nuovo anno il mio portafoglio, denominato “ Azioni Italia – LTM “, registra una performance annua negativa, pari al – 4,2 %. Perdita comunque contenuta se rapportata al -11 % conseguito, nel contempo, dal nostro benchmark nazionale, rappresentato dal Ftse All Share. Una sovra – performance di 6,8 punti percentuali, che ci dà conferma sulla bontà dell’approccio utilizzato, ma che chiaramente ci lascia al momento del tutto insoddisfatti. Dopo i rimbalzi registrati nella scorsa fine settimana, ed in perfetta coerenza con la mia vision d’ordine generale, confermo il long sull’equity italiano, riducendo però dal 100 all’80 % l’esposizione mio portafoglio. Chi desidera approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultare, se lo vuole, direttamente il mio sito.
Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.
Lukas