ALERT: tensioni in arrivo su più fronti (Weekly Rewind)

Scritto il alle 09:56 da Danilo DT

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Eterno braccio di ferro tra Weidmann e Draghi. Ma i dati economici non sorridono alla Germania. Intanto in Ucraina torna alta la tensione. Ma non solo: Israele, Iraq e poi…

Nel giorno dopo il meeting Bce, le borse non hanno certo brillato, in particolare quelle europee. Il motivo fondamentale è legato alla frenata della locomotiva tedesca.
L’effetto Draghi (che in verità ieri è durato solo pochi minuti) sembra già essere scemato e le garanzie di Super Mario sulle coesioni interne e sulla volontà di gonfiare il bilancio della BCE per poter far crescere l’economia (oggi si sono già lette critiche accese su questa intenzione, indovinate la matrice)

“L’espansione del bilancio della Bce è una «ipotesi» e non un «obiettivo»” (J. Weidmann)

La cosa non mi sorprende per nulla e fa quasi parte delle regole del gioco, un tira e molla che ovviamente ha un sapore politico soprattutto agli occhi dell’elettorato tedesco. Anche perché alla fine della fiera i dati di ieri ci fanno vedere una Germania MENO forte delle attese. Il dato sulla produzione industriale relativa a settembre della Germania è peggiore delle attese: Berlino cresce dell’1,4%, ma si aspettava un rimbalzo del 2% congiunturale dopo il -4% di agosto.
L’elemento più credibile e concreto per un cambiamento del “mood” tedesco è proprio questo: un raffreddamento economico che quindi rende difendibile anche una politica monetaria potenzialmente più espansiva, ma (speriamo) una politica di bilancio più permissiva. Occorre investire, occorre dare più spazio col deficit spending. Occorre superare certe barriere austere che stanno distruggendo il tessuto economico sano che sta lottando contro la crisi. E occorre farlo prima che sia troppo tardi.

Intanto però in Ucraina torna alta la tensione.

L’esercito ucraino ha accusato oggi la Russia di aver inviato un colonna di 32 carri armati e camion di soldati e munizioni nell’est del Paese per sostenere i separatisti filo russi che combattono contro le forze ucraine.
L’incursione, se confermata, rappresenta una significativa escalation di un conflitto che ucciso oltre 4.000 persone da aprile e solleva nuovamente il tema dell’impegno della Russia a rispettare la tregua in vigore da due mesi e che è apparsa particolarmente fragile questa settimana, con entrambe le parti che si sono accusate a vicenda di violazioni, dopo le elezioni dei separatisti giudicate illegali dall’Occidente. (RTRS) 

E poi l’Irak: aumenta la pressione contro ISIS. Nuova guerra in arrivo in Medio Oriente anche via terra?

NEW YORK. Aumenta sensibilmente il coinvolgimento militare degli Stati Uniti in Iraq: nell’ambito dell’offensiva contro i jihadisti dell’Isis, il presidente Barack Obama ha autorizzato l’invio di un nuovo contingente di soldati americani, fino ad ulteriori 1.500, di fatto quasi un raddoppio rispetto ai 1.600 già inviati nelle settimane passate, a partire dalla scorsa estate. Tuttavia, ha ribadito ancora la Casa Bianca, niente “boots on the ground”, i soldati americani in Iraq non avranno incarichi o missioni di combattimento. (Source)

E in questo calderone non ho parlato di Italia (ultimamente ne sono abbastanza schifato). MORALE: Non facciamola troppo facile. Sia in ambito di politica monetaria che di tensioni geopolitiche potremmo ritrovarci con un novembre molto combattuto.

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Danilo DT

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1 commento Commenta
paolo41
Scritto il 8 Novembre 2014 at 21:32

diamoci una regolata: l’occidente giudica illegali le elezioni fatte nelle aree filo-russe dell’Ucraina!!!!
Ma da quando l’occidente si erge a giudice di quanto avviene in un altro paese se non solo a scopo di propaganda dei propri interessi o meglio ancora degli interessi americani ????? Ma perché le elezioni fatte una settimana prima in Ucraina escludendo le aree filo russe vi suonano “legali”???Aver esautorato un presidente regolarmente eletto dal totale del popolo ucraino solo perché era filosovietico utilizzando bande di filonazisti pagate dai servizi USA vi sembra legale??? Ed è stato l’inizio della crisi!!!!
L’aver messo innumerevoli ostacoli e limitazioni finanziarie ed economiche ai rapporti con la Russia vi sembra giusto o forse è più logico leggere che agli USA piaceva sempre meno lo stretto interscambio e il flirt che si stava profilando fra Germania e Russia e la migrazione di aziende russe sui territori europei ????? La Merkel ( ex-DDR non più vestita con divise verdoline ma con pantaloni e mise europee) ce l’ha fatta a capire che non può avere pretese di condizionare la geopolitica extra EU cosi come sta cercando di fare con la politica europea all’interno dell’euro???? Dato che nessuno può mettere in dubbio la sua intelligenza e la sua scaltrezza, pensiamo che non sarà capace di seguire le indicazioni che le vengono “dall’alto”?? Cosi come sul lato finanziario e monetario……..

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