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Ora la BCE deve diventare più protagonista

Scritto il alle 14:52 da Danilo DT

Si parla di LTRO e QE. Ma la BCE deve fare qualcosa per l’economia reale e non solo per la finanza. Top of the blog della settimana uscente. 

Il trend non molla il rialzo. E difficilmente lo mollerà nei prossimi giorni. Qui sotto ritroverete il meglio del blog in questa settimana dove Debt cealing, Yellen, Bernanke, Draghi e Alitalia sono state le tematiche più dibattute del web.

Merita secondo me un occhio di riguardo Mario Draghi.

Il capo della BCE conferma l’impegno della Banca centrale europea a sostenere «con tutti gli strumenti a sua disposizione» l’economia dell’Eurozona, mantenendo la politica monetaria sulla linea accomodante per un prolungato periodo di tempo, se dovesse essere necessario. (…) «I recenti indicatori economici, generalmente positivi, – prosegue Draghi – rafforzano le attese per una ripresa modesta e graduale dell’economia a moneta unica». Aiuta il miglioramento delle condizioni sui mercati finanziari con una «diminuzione dei rischi per la stabilità». Il vero punto di debolezza è la frammentazione dei mercati del credito, causa principale degli squilibri nei tassi di interesse e dell’allargamento degli spread. «E’ essenziale un’ulteriore riduzione della frammentazione e un rafforzamento della fiducia nel settore bancario», spiega Draghi che dedica poi un passaggio del suo intervento alla questione del debito nell’Eurozona. «I Paesi europei non devono vanificare gli sforzi compiuti in tanti anni per tagliare i deficit, – chiosa il presidente – ma dovrebbero ridurre il debito senza ulteriori ritardi». Allo stesso modo, nei giorni scorsi, il numero uno di Eurotower aveva auspicato «un’intesa di lungo termine sul debito Usa perché assicurerebbe maggiore stabilità all’economia globale».  (Source)

Questo articolo, apparso su “La Stampa”, merita attenzione. Draghi userà ancora le armi di cui dispone per cercare di combattere la crisi. In molti parlano di un imminente LTRO. Non possiamo escluderlo, visto che la liquidità a disposizione del sistema bancario BCE è ormai vicino ai 200 miliardi considerata come cifra “base” oltre la quale non conviene scendere, come ricordato in un ottimo post da Andrea Boda nel sito PianoIncliato.it dove il sottoscritto collabora.

Perché “soglia critica”?
Perché al di sotto di 200 mld€ di riserve nel sistema la liquidità inizia ad essere non più così abbondante ed il rischio, se così possiamo dire, è che qualcuno finisca per aver bisogno di usare davvero l’interbancario, finendo per far salire i tassi a breve. Ovvero: per quanto la BCE mantenga i tassi ufficiali fermi, dinamiche di mercato potrebbero far salire i rendimenti sull’interbancario, con effetto restrittivo sull’economia. Un pericolo da sventare in anticipo. (Source)

In molti poi invocano addirittura un “quantitative easing” europeo, che in teoria è fattibilissimo ma in pratica no in quanto non permesso dallo statuto BCE e dalla Germania. La BCE deve soprattutto tenere sotto controllo l’inflazione.

Forse è giunta l’ora di fare anche qualcosa per la ripresa. Qualcosa di concreto. E non deve per forza essere un QE o in LTRO. MA qualcosa per l’economia reale che sta morendo. In primis in Italia.

PS: eccovi l’elenco del meglio della settimana. Fatelo girare e rendete i Vs contatti più consapevoli su cosa sta accadendo!

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1 commento Commenta
idleproc
Scritto il 13 Ottobre 2013 at 10:47

Penso che l’Idea sottobanco dopo aver creato una zona di libero scambio cogli amici che stanno dall’altra parte dell’Atlantico sia quella di arrivare ad un’unica area geopolitico-culturale per cui finiremo così:
(ci stiamo già impegnando molto da parte nostra)

http://www.youtube.com/watch?v=IpxAypwVF6M

http://www.youtube.com/watch?v=uxoiOJ280LI

http://www.youtube.com/watch?v=YTeu4EHFX0I

Sarà interessante la sintesi alla quale perverremo.

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