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I Signori dei nostri BTP (oggi Signori, domani chissà)
Mentre i bond governativi continuano a macinare record, facciamo il punto e ricordiamo chi sono i maggiori possessori dei nostri titoli di stato. E che succede quando finisce il QE Europeo della BCE? [Weekly Rewind]
Sembra quasi che il tempo si sia fermato. Per carità, non nel mondo reale. Ci troviamo quotidianamente con delle novità soprattutto in ambito geopolitico che non fanno certo piacere. Non sto parlando del mondo “reale” ma del platinato e anomalo mondo della “finanza”.
Pare che il tempo si sia fermato in quanto ormai tutti aspettano con trepidazione l’operato delle banche centrali nel mese di dicembre. FED e BCE protagoniste assolute e tutti aspettano con ansia gli eventi, tanto che quasi non interessa cosa succede nel frattempo attorno a noi. Basta vedere la reazione alla strage di venerdi scorso a Parigi. La borsa ha aperto titubante lunedi scorso, per poi salire sulle parole rassicuranti dei banchieri centrali.
A volte viene quasi da chiedersi che senso ha tutto questo. Beh, senso non ne ha di certo, ma questo è il mercato.
Come senso ne ha poco, sicuramente, il valore dei titoli obbligazionari dell’Eurozona e nella fattispecie il BUND che, come ho segnalato ieri, ha raggiunto prezzi veramente “indecenti” permettetemi il termine.
Queste valutazioni “monstre” non potranno che portare benefici nel BREVE periodo a fondi obbligazionari e a tutti i possessori bonds. Quindi anche alle banche e alle compagnie assicuratrici.
Ma facciamo attenzione, il restringimento degli spreads (rileggetevi i post scritti in settimana) ha anche delle controindicazioni.
In questa sede voglio fare un ragionamento MOLTO in prospettiva, che oggi NON è assolutamente valido ma lo diventerà in futuro.
La logica è la seguente: nel momento in cui i nostri BTP non godranno più della protezione della BCE, secondo voi, chi sarà a subirne le conseguenze?
In questa slide trovate dunque i principali possessori di BTP.
Cosa notate? Al top troviamo banche ed assicurazioni. ISP ha quasi in pancia il 5% di tutto il debito pubblico, Unicredit il 3.30%. Generali di certo non scherza e poi via via tutti gli altri.
Questa slide vuole solo essere una provocazione e, ancora una volta, dare a tutti la consapevolezza di quanto potrebbe succedere.
La morale è semplice: queste società(banche ed assicurazioni) potrebbero subire gravi scossoni da questo evento. Ma ora è presto per parlarne. Era solo per rendervi edotti su questa logica.
E’ stata una settimana molto ricca e complicata. Il sottoscritto si è fatto in quattro per potervi dare una visione indipendente e spero sempre concreta e credibile.
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Ora il meglio della settimana. Buon week end.
Bulls & Bears (il meglio della settimana)
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” …. nel momento in cui i nostri BTP non godranno più della protezione della BCE, secondo voi, chi sarà a subirne le conseguenze? ”
Quando giungerà quel momento ( 2017 ) quale sarà l’ammontare del debito a scadenza ?
Domani riunione della Fed:
Advanced Notice of a Meeting under Expedited Procedures
Meeting Date: Monday, November 23, 2015
Matter(s) Considered
1. Review and determination by the Board of Governors of the advance and discount rates to be charged by the Federal Reserve Banks.
http://www.federalreserve.gov/aboutthefed/boardmeetings/20151123advexp.htm
E’ normale? O dobbiamo aspettarci un rialzo dei tassi a sorpresa?