ITALIA terra di conquista per i capitali stranieri

Scritto il alle 10:32 da Danilo DT

Flussi finanziari in movimento ma anche multipli (Price book value) a sconto. Piazza Affari torna nel mirino degli investitori stranieri.

In questi giorni ho avuto mod di parlare con diversi soggetti istituzionali. L’impressione che ho avuto è che il nostro Bel Paese sia vista come “terra di conquista”. Nulla che abbia a che fare con un’invasione militare, ci mancherebbe: Piuttosto un’invasione di capitali.
Detto in altri termini, il nostro listino da una parte, e le nostre aziende migliori non quotate dall’altra, sono viste dall’estero come interessanti occasioni di investimento.
A conferma di quanto vi sto dicendo, avrete sicuramente letto le news su BlackRock ed Unicredit:

L’America «scommette» sulla ripresa italiana e lo fa comprando titoli bancari a forte sconto. Protagonista, ancora una volta è Blackrock, il più grande fondo Usa con masse gestite per 2.800 miliardi di euro. Dopo le sortite in Telecom dove è diventato secondo socio dietro a Telco e davanti alla Findim di Fossati, e in Intesa Sanpaolo, secondo solo alla Compagnia di San Paolo, ora è la volta di Unicredit. Il fondo è scattato al 5,246% del capitale della banca guidata da Federico Ghizzoni, dove già all’ultima assemblea si era presentato col 4,9%, salvo poi scomparire nuovamente dai radar Consob.

Con Blackrock primo socio, Unicredit si avvicina sempre più al modello di public company, con Pamplona e Aabar (fondi rispettivamente anglo-russo e di Abu Dhabi) entrambi al 5% e davanti alla Fondazione CariVerona. (LaStampa) 

Le dinamiche dei flussi finanziari, credo, ormai siano chiare a tutti. Se poi andiamo ad aggiungerci anche le ultime “fughe” dal territorio cinese…

Le uscite dall’azionario cinese

Questi flussi finanziari sono soprattutto diretti in Europa, sui titoli periferici obbligazionari, certo, ma non solo. Anche sulle azioni.

E come sta facendo BlackRock altri si stanno muovendo. Ecco un altro grande fondo di Private Equity, che recentemente ha comprato in Italia la compagnia assicurativa (distribuita soprattutto dal canale bancario) Eurovita, si sta muovendo su una ex grande banca italiana. JC Flowers (news recepite ieri pomeriggio) vuole entrare in MPS.

I motivi sono quasi banali. Il listino italiano ha perso più degli altri, si punta su una ripresa anche in Italia, e a livello di price/book value le nostre banche sono molto convenienti. Il P/E è ancora discutibile. Ma qui si punta al potenziale di rivalutazione, al takeover che potrebbe arrivare, ad un recupero sui competitors.
Il rischio è che l’azienda Italia, col tempo, sia sempre meno italiana ed in mano allo straniero. Il che di certo non potrà portare benefici al nostro tessuto sociale e chi investe in queste aziende, non lo fa per il mutuo soccorso.

Qui di seguito il meglio della settimana. Vi chiedo quantomeno di condividere questo post ed i contenuti del blog coi vostri contatti, contribuendo quantomeno ad una maggiore consapevolezza finanziaria dei vostri amici e dando una mano al sottoscritto, al fine di continuare un progetto che, ahimè, rischia di scomparire.

PS: nel pomeriggio nuovo TRENDS.

Stay tuned!

YESTERDAY

La bolla del debito gonfia la capitalizzazione dei mercati

Il grafico del “Margin Debt” ormai credo sia noto a tutti i lettori. Il grafico che vi ho proposto in questo post,  ovviamente, ve lo confermo in toto. Mette a nudo uno degli aspetti più “pericolosi” della bolla speculativa generata …

MAR 13

Intermarket: se petrolio e rame sono deboli, come fa ad essere tonica la crescita economica?

Nelle scorse settimane ho parlato spesso (anche nel video TRENDS che, vi annuncio,  questo weekend avrà una veste particolare) del rally delle commodity. Infatti è evidente un rally veramente importante del Continuous Commodity Index (acronimo CCI, il fratello “avanzato” del …

MAR 12

#LaSvoltabuona porta aumento imposizione fiscale su rendite finanziarie

Come previsto gli utili derivanti da investimenti subiranno una maggiore tassazione. Ma attenzione, saranno SOLO colpiti gli investimenti che NON sono Titoli di Stato. Si passa quindi dal 20% al 26% (più bolli “patrimoniale” 0.2%). BOT, BTP e CCT resteranno …

 

Il mondo della finanza poggiato sul…nulla!

Nel post di ieri ci chiedavamo se stiamo affogando nei debiti. 100 trilioni di USD, un’enormità. E in questo scenario teoricamente apocalittico, il ruolo delle banche centrali è quanto mai evidente. Siamo dentro una fase di “fiat money”. Il denaro …

 

Crollo del rame: segno che la festa è finita

L’avversione al rischio sta prendendo il sopravvento nei mercati asiatici con i futures sul rame che sono letteralmente collassati. I futures del rame sul mercato di Shanghai è sceso del 5,4%, quinto ribasso consecutivo. Perché questo dato è un ulteriore …

 

Sorpresa: anche in Cina le aziende possono fallire!

Ma cosa nasconde il mondo dei crediti di Pechino? Siamo sicuri che il mercato NON stia sottovalutando enormemente il rischio sofferenze bancarie (e non solo) in Cina? Sulle pagine di questo blog avete già letto più volte il mio timore …

MAR 11

Quando la statistica fa paio col buonsenso

Divertiamoci a fare un po’ di statistica, sempre tenendo conto che ahimè, in questo periodo, conta relativamente, in quanto ci sono delle “forze nemmeno troppo oscure” che con liquidità abbondante alimentano i mercati finanziari. E’ anche vero, però, che la …

 

Affogati dal debito (altro che deleveraging!)

Essere coscienti di trovarsi progressivamente sempre più sommersi dal debito non è certo una bella sensazione. Ma come, non era in corso un grande “deleveraging”? Si, vero, in molte aziende sta progressivamente diminuendo il debito privato, ma nello stesso tempo …

 

MAR 10

Italiani: ancora favorevoli all’ Euro, ma crolla la fiducia verso Unione Europea

A dirlo sono i dati di un sondaggio elaborato da Demos per “La Repubblica” e disponibile sul sito governativo. Però risulta chiaro: se si vuole continuare questa esperienza, le condizioni devono cambiare. Ci sono due cose che devono essere recuperate …

 

WALL STREET: trend inarrestabile. Si torna bullish.

GUEST POST – Sembrava arrivare la correzione ed invece no. Il COT Report segna ancora toro. Analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas. Cari amici, nella settimana appena trascorsa, ad ormai cinque anni esatti dall’ultimo bottom, …

 

MACROECONOMIA e ORO: ad un passo da una grande guerra valutaria

GUEST POST: La BCE spinge il Dollar Index al ribasso e mette le basi per una nuova “currency war”. Il barometro settimanale dell’oro. La decisione presa giovedi’ da parte della BCE, di lasciare invariato il tasso di sconto (allo 0,25%), …

 

PIAZZA AFFARI: sempre al rialzo puntando a 21000 punti

Guest post: incurante dei rischi geopolitici, il nostro FTSEMIB resta impostato sempre positivamente. Trading Room #125, analisi tecnica dell’indice FTSEMIB e analisi azioni italiane e…per l’occasione occhio a Terna, CHN Industrial, Snam Rete Gas. Il nostro Ftsemib40 chiude la settimana …

 

MAR 08

TRENDS: analisi macroeconomia, mercati ed intermarket (CCXXXVI)

E’ stata la settimana della BCE ma non solo. Gli eventi in Ucraina hanno condizionato ma, se avete notato, in modo molto limitato. Inoltre i dati sul lavoro USA e molto altro dall’UE e dall’Italia. E poi…avete sentito le ultime … 

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Danilo DT

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17 commenti Commenta
Scritto il 15 Marzo 2014 at 14:08

Ovviamente , come qualcuno mi ha ricordato su twitter, il capitale straniero può anche essere un’opportunità.
Però, cari amici, quanti di questi investitori vogliono CREARE qualcosa che non sia ricchezza che poi , un bel giorno, lieviterà fuori dal ns paese, magari creando anche danni occupazionali, oltre il perdere un’altra fetta della ns economia?
Chi oggi investe da noi, non lo fa perchè crede veramente nell’Italia e quindi nella sua capiacità di ripresa, ma perchè è un “predatore” a caccia di soldi.
E poi chissenefrega che dopo ci sarà il deserto…
IMHO

kry
Scritto il 15 Marzo 2014 at 15:17

Scusa dream volevo rileggere http://intermarketandmore.finanza.com/italia-come-mongolia-zambia-bolivia-51263.html ma non si leggono le notizie sui paesi. Grazie e buon fine settimana.

idleproc
Scritto il 15 Marzo 2014 at 18:01

Danilo DT,

Come sempre, DT, la tua onestà intellettuale è fuori discussione.
Le corporation oligopoliste globali che ormai oggi non si possono più distinguere in finanziarie, di produzione, di distribuzione operano come nel passato ove esiste un’ampia letteratura economica sull’imperialismo e il neocolonialismo.
La differenza con l’oggi è che hanno perso la loro base nazionale ma continuano ad usare e a “scaricare i costi” anche degli eserciti di supporto, sugli stati ex-nazionali che sono diventati loro esattori su tutto il corpo sociale.

john_ludd
Scritto il 15 Marzo 2014 at 18:54

Danilo DT,

il capitale straniero è sempre un debito per il paese che crede di esserne beneficiato. L’afflusso di capitale straniero è stato responsabile del 100% delle crisi finanziarie recente e meno recenti, cito solo per pedanteria: crisi sud america anni 80, asia anni 90, dafault argentina, crisi dei paesi periferici dell’eurozona. Questa volta però penso sia diverso. Non esistono le condizioni per un afflusso prolungato di capitale perchè la da dove proviene la situazione è diabolicamente differente che in passato, allora il debito complessivo era modesto, oggi è stellare. Viene momentaneamente mascherato dal QE della FED e da quello di Abe, ma non credo possano andare avanti a lungo entrambi, oppure se continua nasceranno problemi di altra natura, prima in Giappone che importa il 100% dell’energia e il cui saldo con l’estero sta affondando. Comunque DT, un post onesto che va contro il pensiero comune prevalente in questo paese disgraziato dove la fiducia in se stessi è così bassa da invocare lo straniero un giorno sì e l’altro pure. Consoliamoci che ci sono luoghi al mondo dove questa strategia non attacca: a Vladimir non gliela metti in culo. Non ci resta che prendere il passaporto russo.

Scritto il 15 Marzo 2014 at 19:24

john_ludd@finanza,

😉

overshooting
Scritto il 15 Marzo 2014 at 23:00

Come scritto poco tempo fa ci stanno ‘comprando’piano piano, e i modi di comprare sono molteplici…ovviamente dove c e’ ancora ciccia…il punto fondamentale e’ che molti ancora ragionano sul fatto se sia giusto o no, ma il punto e’ un altro…chi comanda setve multinazionali e banche, qui di indovina chi beneficiera’ del tutto?ma la rivalutazione di bankitalia nn vi dice nulla?sveglia, potevano non farlo, o farlo prima, invece no,ora…e guarda caso molte banche stanno pulendo i bilanci o ricapitalizzando, e ripeto che secondo me quando acade questo poi il prezzo sale…ribadisco quanto gia’ detto e idem per cambio euro dollaro, oltre 1,40 parte draghi e si va a 1,25…e li si che c e’ un trend mica 4 o 5 centesimi come negli ultimi sei mesi ( che tra parentesi in finanza sono breve periodo)…se poi vogluamo ragionare di massimi sistemi, etica o altro ok, se si parla di finanza e realistica previsione a breve io la vedo cosi…e tra un po’ ricomincio a veder bene accumulo su emergenti ( nn tutti), secondo me stornano ancora un 10% max e poi riparte il ciclo di flussi in…io starei attento a Usa secondo me tra un po’ scoppia la bomba…

john_ludd
Scritto il 16 Marzo 2014 at 10:16

overshooting@finanza,

un fiducia encomiabile ma mi sembra non proprio coerente. Se vedi l’intervento salvifico di Draghi per far scendere l’euro a 1,25 allora dovresti vendere euro e compare altro, sarebbe un trade sicuro, considerando poi che sul forex puoi utilizzare una leva 20 diventeresti ricco. Se poi pensi di accumulare alcuni emergenti, allora sapresti anche quali. Se poi noti che a livello di valutazioni le azioni cinesi hanno un P/E di 5 e quelle russe anche meno mentre quelle USA sono 4 volte tanto e quelle europee ben oltre il doppio a maggior ragione dovresti liberarti di tutti gli euro. Perché poi il dollaro dovrebbe aumentare sull’euro se esplode la bomba USA con conseguente massivo intervento della FED è opinione rispettabile ma curiosa, come poi faccia l’economia europea a stare in piedi (e le azioni a salire) se gli USA vanno in recessione ancora di più. Io modestamente credo che l’evidenza racconti che o l’euro è fortissimo perché tutti i paesi sviluppano una posizione netta positiva sull’estero garantendo i creditori del nord, oppure smette di esistere. Penso che come come quasi tutti anche tu non abbia la più pallida idea di cosa accadrà, ma sei innamorato di un’idea (positiva per le tue tasche ovviamente) e a quella guardi, non al resto. Io che sono meno bravo (e meno positivo) elaboro qualche scenario che mi sembra più plausibile ma non mi lancio in nulla, conservo i miei denari a rischio (circa) zero e li muovo solo se vedo una posizione estremamente asimmetrica che potrebbe essere vicina ma sinché esiste questa messianica fiducia nelle CB è solo in potenza. Fortunatamente le miei idee migliori mi vengono quando il computer più vicino è a 100 km e 3000 metri più in basso e quindi tra qualche settimana parto x l’Asia dove resterò più o meno ininterrottamente sino a Dicembre. Da qui ad allora spenderò un pò di denari che è la loro unica ragione di esistenza. Dopo che li ho spesi non li posso più perdere, nè me li possono più tassare. Nel frattempo se diventi ricco sono felice x te ma ricordati che fintanto che non li spendi i soldi sono numeri su un database di un computer… e quel computer non è neppure il tuo 🙂

overshooting
Scritto il 16 Marzo 2014 at 13:52

E certo che non ne ho la piu’ pallida idea, senno’ sarei ricchissimo!in effetti adotto la tua teoria dello spendere tutto da sempre, quando scoppia tutto meglio avere solo debiti!beato te che puoi farlo, potendo e’ la scelta migliore appoggio in pieno…per il resto io mi limito a cercar di far quadrare i numerini degli altri, ma nn prevedendo il futuro (come tanti invece raccontano) cerco di farmi trovare pronto…quello di cui parli tu cmq e’ speculativo al max, si puo’ fate eventualmentecon i propri soldi, con quelli degli altri secondo me la migliorconsulenza e’ quella che crea il miglior rapporto volatilita’/rendimento in base al profilo dell investitore….l errore che si fa spesso (a mio umile e modesto parere) e’ che molti partono dal rendimento, io invece parto dalla volatilita’ epii mi muovo di conseguenza (primo non prenderle!)…il successo non e’ azzeccare tutto (chi dice di farlo i e’ molto fortunato o mente), ma azzeccarne la maggior parte 🙂 …chi azzecca sul cambio eurusd paga da bere :mrgreen:

PORTELLO
Scritto il 16 Marzo 2014 at 20:13

ma veramente st’ Europa fa schifo..ma cosa ce ne frega a noi dell Ukraina…son dei morti di fame ladroni..a parte qualche mafioso di Donetsk…
voglion entrare in Europa solo per avere il visa e andarsene…non rimarra’ piu’ nessuno li a parte qualche babuscka sdentata
e invece noi cosi ci facciam nemica la Russia…paghiamo i loro debiti e avremo qui 3milioni di fighe che ci spolperanno…era meglio tenerle la…nella loro semplicita’ e purezza

quanto mi girano…quanto odio sempre di piu’ l’ America ma ancora di piu’ la nostra stupidita’

John…fino a Dicembre non ti fai sentire piu’? ma scusa una domanda ma mi era parso di aver capito che eri un amante della bellezza femminile..come ti organizzi per la montagna?? non so dove tu vada…tibet..o altro posto..dev esser dura fino a Dicembre…in caso dicci che ti mandiam qualche vecchio Playboy 😉

cmq sinceramente un po di Zar, Real me li comprerei…poi se va tutto a quale paese basta non ci pensiam piu’…

idleproc
Scritto il 16 Marzo 2014 at 22:31

Le vicende individuali stanno sempre all’interno di un quadro macro, lettura consigliata tra un grafico e l’altro:

http://www.takeoverworld.info/Grand_Chessboard.pdf

Una lettura più leggera ma che può dare un’idea della caduta di un impero, perché questo accadrà anche se oggi non sono definibili i tempi, è la “Trilogia galattica” di Asimov e sulla criticità e alienazione di una società in condizioni ipercritiche, “Abissi d’acciaio”.

PORTELLO,

Non hai la percezione esatta delle potenzialità dell’Ucraina, del suo ruolo economico-strategico anche nell’ex-URSS e come sempre accade verso gli “altri”, delle potenzialità di quei popoli e incrocio di culture.

PORTELLO
Scritto il 16 Marzo 2014 at 23:07

Puo’ essere ma son stato a donetsk simferopoli sevastopoli kiev e altri paesini vari
Sinceramente son russi e non europei
Vogliamo usarli per i terreni o altre materie prime?
Ok…
Comunque sia a nessuno importa degli ukraini…
Quando i partiti filonazisti prendon qualche voto in un paese subito li distruggono tranne in questo caso
Mah
Di sicuro non comprendo pienamente la faccenda ma mi puzza…

john_ludd
Scritto il 16 Marzo 2014 at 23:46

idleproc@finanza,

Grandioso ! dove hai recuperato la bibbia del delirio neocon ? Perchè questa è la chiave del rapido declino USA. Ci sono sempre state più forze in quel paese e la destra idealista è quasi sempre stata tenuta al guinzaglio. Un coacervo di esuli est europei e sionisti estremisti, un mix di fascistoni unico. Reagan, l’ultimo imperatore con la testa tra le orecchie, non li ascoltò e anzi li buttò fuori, preferendo un accordo (vincente) con Gorbacev che lasciò a quest’ultimo la faccia mentre l’America vinse sul lato pratico e trionfò come immagine. I neocon volevano lo scontro frontale perchè solo quello capiscono. Oggi dopo 30 anni di impoverimento da un lato gli americani non hanno più la voglia nè i quattrini per fare la guerra. Il budget del pentagono è 40 volte il PIL dell’Afghanistan eppure se ne stanno rintanati a Kabul e qualche altra città e per uscire devono pagare la protezione ai Taliban e all’ISI. Dall’altro sono talmente rimbecilliti che possono essere tutti mandati ad affogare nel fiume se si presenta qualcuno appena più convincente degli attuali clowns. Il declino USA è il problema numero 1 al mondo perchè dagli altri paesi non arriva nulla da secoli e nulla arriverà. Oggi sono lì appesi alla più recenti delle illusioni di cui si nutrono: la rinascita energetica secondo la quale dovrebbero esportare gas agli europei per sottrarli al gioco dei russi. In realtà non hanno neppure abbastanza gas per se stessi ma in compenso il prezzo è talmente basso che le compagnie sono in stato fallimentare e i banchieri assai preoccupati, cosa di meglio che fare lobby per esportare in Giappone o in Europa ? Peccato che ci vorrebbero anni e centinaia di miliardi di investimenti per realizzare gli impianti, giusto in tempo per vedere il declino dei loro giacimenti. Non se ne farà nulla. Sono incorreggibili, se avessero sviluppato un’economia con un consumo di petrolio come i tedeschi o gli svizzeri avrebbero ancora petrolio per decenni. In fin dei conti, hanno rotto i coglioni e non hanno più nulla da offrire, anche la musica ora fa cagare, i vecchi leoni sono tutti al camposanto e i giovani sono da interrare in miniera. Mi chiedo invece, al di là delle necessarie parole di condanna e l’apparente allineamento a parole, cosa faranno i crucconi per preservare il loro lebensraum, perchè anche quelli in termini di miti e leggende non scherzano, ma pure loro sono un popolo di vecchi mercanti che si caca nelle braghe appena il DAX scende. La decadenza dell’occidente è talmente rapida e completa da rasentare la farsa. Generazioni di mezze seghe al potere e non.

ilcuculo
Scritto il 17 Marzo 2014 at 10:42

john_ludd@finanza,

Mi raccontava un amico , una guardia forestale, che è normale che nei boschi di tanto in tanto, divampino piccoli incendi (naturali) alla fine hanno un ruolo nel ciclo naturale del bosco e contribuiscono nel lungo periodo a tenerlo pulito.
Se per molti anni non c’è alcun incendio il bosco si riempie di materiale morto, tronchi di alberi morti, foglie sterpaglie, è questo il combustibile principale degli incendi, non le piante vive.
Così se si sviluppa un incendio dopo molti anni, se nessuno ha tenuto il bosco pulito l’incendio diventa violento e indomabile e rischia veramente di distruggere tutto il bosco.

idleproc
Scritto il 17 Marzo 2014 at 11:50

Jh Concordo.
Come tutti penso che avremmo molto materiale da condividere mais ce n’est pas possible.

manuel.finanza
Scritto il 17 Marzo 2014 at 12:56

X John
complimenti aplichi alla perfezione la mia meta – CARPE DIEM & non domandare cosa puoi fare tu con i tuoi soldi ma cosa possono fare i tuoi soldi x te
io da 10 anni l ho messo in pratica (x 5-6 mesi invernali ogni anno) ma
solo avendo posizionato i miei risparmi fermi a Euro o $ …varia il mio portofolio un 20 % – 30%
percio non esiste rischio 0
Poi sul fatto che il mercato nostrano e diventato apetibile con l Euro cosi caro e avendo un socio lo stato che ti succhia il “20 % oggi domani il 26% e dopodomani non lo so quando (e una eventuale patrimoniale ….ho molti dubbi

mi auguro che da dove sarai di avere internet cosi potrai animare questo blog

manuel.finanza
Scritto il 17 Marzo 2014 at 13:45

Vi chiedo quantomeno di condividere questo post ed i contenuti del blog coi vostri contatti, contribuendo quantomeno ad una maggiore consapevolezza finanziaria dei vostri amici e dando una mano al sottoscritto, al fine di continuare un progetto che, ahimè, rischia di scomparire
– Il grido di Dream ci deve far rifletere a tutti NOI che leggiamo gratis il blog

idleproc
Scritto il 17 Marzo 2014 at 15:58

Penso che ormai siano riusciti a creare con una propaganda alla quale credono loro stessi una “massa critica” che rende quasi impossibile cambiare direzione. Anche alcune generazioni precondizionate.
Ricordo anche il “grido” di DT sulla Grecia che dava indicazioni sul come provare a risolvere in altro modo il problema e con un danno sociale molto inferiore.
Dato che probabilmente andremo a sbattere il naso tutti insieme (speriamo che sia il più tardi possibile o mai per via di S.Gennà) concordo con John col dare importanza a ciò per cui per ciascuno di noi dà il senso al vivere, amicizie, persone care, la figa e le passioni aria, mare, terra-montagna (anche sottoterra-sottacqua per quanto mi riguarda).
Avendo esaurito l’interesse per le ultime tre, restano le altre e ne vale la pena.

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VEDO PREVEDO STRAVEDO tra 10 anni!

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