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FOMC statica: una questione di priorità

Scritto il alle 08:29 da Danilo DT

Come volevasi dimostrare, Jerome Powell e la FED non tradiscono le attese. Tassi fermi, con tre tagli previsto nel 2024. Per certi versi le interpretazioni fatte nel posto di qualche giorno fa (CLICCA QUI)  erano più che corrette.
E magicamente, i “Dot Plot” che sintetizzano la view di tutto il board del FOMC, si adeguano scendendo mediamente di 25 bp.
Quindi tassi fermi al 5,25%-5,50%.

Ma attenzione, se guardiamo proprio i Dot Plot abbiamo una ulteriore conferma su un’ipotesi che ho avanzato proprio in questi giorni. Tassi che mediamente resteranno più alti di quanto si potesse pensare e allo stesso tempo tasso inflazione che come è noto, scenderà meno del previsto. Quindi alziamo il livello.
Addio target 2%

Ma allo stesso tempo il messaggio che arriva è quello di una crescita che continua ad essere resiliente oltremodo.
In fondo che ci vuole dire Powell? L’economia è forte, il mercato del lavoro regge bene, al momento, non ci sono percettibili segnali di crisi dal settore bancario, alla fine un po’ più di inflazione non può che aiutare nella corsa all’abbattimento del debito no? E allora di cosa dobbiamo preoccuparci? Godiamoci l’attimo.

E la reazione di Wall Street è stata chiara. BUY ancora una volta con l’indice SP500 che va sopra i 5.200 punti.

E poco importa se il GAP tra tasso FED e i dati sull’inflazione, soprattutto, divergono sempre più. Essere un falco oggi e quindi NON tagliare è giustificato perché così facendo non si surriscalda l’economia che ha già un tasso inflazione abbastanza resiliente, ma allo stesso tempo non si compromette lo scenario di crescita economia moderata ma costante.

Un mondo quasi perfetto. Sembra quasi di poter dire che la fortuna sta baciando l’economia USA, tutto gira per ora per il verso giusto. Questa è la teoria e il mercato la sposa. Priorità attuale: crescita economica. Tutto il resto sembra passare in secondo piano e non potrebbe essere altrimenti. Se ricordate si parlava qualche mese fa di sei – sette tagli tasso.

Oggi siamo passati a tre o magari due e i mercati ignorano la cosa. Questione di priorità. E la recessione per ora lasciamola nelle ipotesi remote ma non temete, da questo grafico è evidente che è una questione solo rimandata.

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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1 commento Commenta
pistarr
Scritto il 21 Marzo 2024 at 10:50

Danilo, se la recessione che paventi e che dici di lasciarla fra le ipotesi remote ‘ quella rappresentata dalla barra grigia del grafico a chi vuoi che importi se arriverà fra 7-10 anni ?

Un mercato che agognava ” qualche mese fa di sei – sette tagli tasso. ” e adesso festeggia portando la Borse sui massimi ASSOLUTI, accontentandosi della metà se non meno di tagli e accettando in aggiunta che il famoso livello del 2% di inflazione va a farsi benedire ti pare normale?

eppure tu Danilo, quando accenni a probabile Stagflazione lo fai con vocina paurosa e sommessa mentre ruggisci quando paventi che 2 tagli anzichè tre della fed ” appresentano …. ” una minaccia per gli investitori che detengono asset sensibili al rischio e che sperano in una rapida svolta da parte della Fed. ”
e perciò la FED dovrebbe procedere in tal senso per non creare, come dicevi sopra ” UNO SCONQUASSO sui mercati…..

ARRIDATECI il Genuin Danilo please

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