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TASSI di INTERESSE: questione di timing

Scritto il alle 16:22 da Danilo DT

Timing-fed-rialzo-tassiIl tormentone è capire tra le parole sempre “fotocopiate” della Yellen quando la FED alzerà i tassi. I dot plot e il future sui FED Funds danno indicazioni differenti.

Prima o poi, è normale che la FED alzi i tassi di interesse.
Quando con precisione, questo non lo sa nessuno. Non lo sappiamo noi, non lo sanno di per certo gli analisti, che spesso sparano numeri per poi correggersi e poi dire “ve l’avevamo detto”, non lo sa nemmeno la FED. Il rialzo dei tassi di interesse sarà guidato dai dati macroeconomici e dal mercato stesso. Già sapete che trovo abbastanza assurdo un eventuale aumento di tassi oggi, ma questo ve l’ho già spiegato copiosamente.

Sarà invece interessante valutare il cosiddetto “dot plot”, ovvero il parere di tutti i membri del FOMC espresso in un grafico. Questo è il parere di giugno 2015.

FOMC: Dot plot di giugno 2015

fed-fomc-dot-plot-giugno-2015Come vedete, a giugno il dot plot segnava un tasso medio (nelle stime del FOMC) pari al 0.625% nel 2015, come a marzo 2015. Se questa valutazione fosse confermata, significa che entro fine anno i tassi saranno alzati e non solo “per fare figura”. Si tratta di un inasprimento già importante.

Per le scadenze successive, vedete poi che progressivamente si passa ad un 1.625% ed un 2.875%, tassi inferiori al dot com di marzo.
Ora, cerchiamo di capire COSA potrebbe cambiare. Innanzitutto mi aspetto che per il 2015 la previsione sia abbassata, altrimenti raggiungiamo l’assurdo. Inoltre spero che per il 2016-2017 ci sia anche un ridimensionamento. E che diamine, non ci troviamo di certo con un’inflazione galoppante! Alzare così i tassi sarebbe un suicidio!
Tanto per intenderci, vi faccio vedere cosa sconta il MERCATO nella realtà.

Future FED Funds

fed-funds-future-rate-2015Come potete vedere, il Future FED Funds sconta uno 0.25% a novembre 2015 e lo 0.50% ad aprile 2016. Dati molto ridimensionati rispetto alle aspettative di giugno, coerentemente con il forte rallentamento sparatutto delle materie prime, anche se continuo a ribadire la mia contrarietà ad un aumento dei tassi nel 2015. Intanto però, sentiamo che racconta la Yellen. Anche se, a rigor di logica, non ci saranno novità, se non il sottolineare che l’eventuale rialzo sarà correlato alla congiuntura di mercato, al mondo del lavoro ed al livello di quiete nelle sale operative…

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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1 commento Commenta
Scritto il 29 Luglio 2015 at 22:32

Come da attese la Federal Reserve ha lasciato i tassi di interesse fermi allo 0-0,25%, minimo storico a cui furono portati il 16 dicembre 2008. La decisione arriva dal Federal Open Market Committee, il braccio di politica monetaria della banca centrale americana, che oggi ha concluso la sua due-giorni di riunione successivamente alla quale non è prevista alcuna conferenza stampa del governatore Janet Yellen.
La prima donna a guidare la Fed parlerà invece dopo il prossimo meeting, in calendario il 16 e 17 settembre. In quell’occasione inoltre verranno diffuse le nuove stime economiche dell’istituto centrale.

Migliora il mercato del lavoro
Così come aveva detto alla fine della riunione di giugno, la Federal Reserve anche oggi è tornata a spiegare che «l’attività economica ha continuato ad espandersi in modo moderato negli ultimi mesi». Diversamente da allora però la banca centrale americana migliora la sua visione sull’andamento del mercato del lavoro, che «continua a migliorare» con la creazione «solida» di posti di lavoro e disoccupazione «in calo». A giugno, la Fed aveva spiegato che «il passo con cui c’è creazione di posti di lavoro ha accelerato mentre la disoccupazione resta stabile».

Nuova decisione il 16-17 settembre
Resta dunque aperto il dibattito sulla tempistica con cui i tassi torneranno a salire per la prima volta dal 2006. Una svolta a settembre sembra possibile, ma non c’è nulla che la renda certa. Si nota che per la quinta volta di fila tutti i membri dell’Fomc hanno votato a favore di un mantenimento dei tassi allo 0-0,25%. E proprio il voto all’unanimità potrebbe essere la conferma, indiretta, che la Fed non ha fretta di alzare i tassi.
Tutto come da copione
http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-07-29/la-fed-lascia-tassi-invariati-economia-continua-crescere-modo-moderato-201923.shtml?uuid=ACISHoZ&refresh_ce=1

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