FOMC: nulla di fatto, ma poi arriva l’accordo sulla TRADE WAR
Il Fomc doveva scorrere via liscio senza particolari novità. Ed in effetti non sono successe delle rivoluzioni. Se dovessi sintetizzare l’ultimo FOMC potrei dire quanto segue:
• Il FOMC ha mantenuto i tassi stabili e ha segnalato che probabilmente rimarranno nella gamma attuale per il prossimo anno. Lo si vede bene dal “dot plot” presentato in apertura.
• L’unica modifica chiave al comunicato è la rimozione della parola “incertezza” per quanto riguarda le prospettive economiche.
• Le stime per il tassi dei prossimi tre anni sono state.
Quindi, il Federal Open Market Committee (FOMC) ha lasciato il FED Funds rate invariato in un intervallo target dell’1,5% – 1,75%, senza nascondere che molto probabilmente i tassi resteranno stabili fino al 2020. Tradotto dal comunicato, suona all’incirca così: “Il comitato giudica che l’attuale posizione della politica monetaria sia appropriata per sostenere una prolungata espansione dell’attività economica, viste le forti condizioni del mercato del lavoro e un’inflazione vicino all’obiettivo del 2%.”
Coerentemente a quanto scritto sopra, il FOMC ha anche pubblicato le nuove previsioni trimestrali:
• Il tasso di disoccupazione dovrebbe essere del 3,5% a fine del 2020, lo stesso di adesso; con il tasso di disoccupazione di lungo periodo è visto al 4,1%, in calo dal 4,2% nelle previsioni di settembre.
• La crescita economica dovrebbe essere del 2% nel 2020 e dell’1,9% nel 2021; entrambi invariati rispetto alle previsioni di settembre.
• La misura dell’inflazione (PCE) dovrebbe essere dell’1,6% nel 2019 (in calo rispetto alle previsioni di settembre), dell’1,9% nel 2020 e del 2% entro il 2021 (entrambi invariati rispetto alle previsioni di settembre).
Quindi inflazione stabile o addirittura in frenata, quindi non c’è necessità di alzare i tassi. Per la gioia di Trump.
Ma non solo USA, infatti lo stesso Powell ci dice che uno sblocco della politica commerciale renderebbe più forte l’economia USA, un assist per chiedere la pace nella trade war. E allo stesso tempo, per gli USA non c’è una particolare pressione di fine anno sui mercati monetari ma se succede qualcosa, Powell interverrà.
Insomma, una FED che vuole essere tranquillizzante, che quindi resta al momento all’interno dei binari previsti dal sistema, e se tutto rimane sotto controllo, ne gioverà la borsa e il mercato in generale.
E notate bene, fondamentale una VOLATILITA’ ai minimi livelli. E con questi numeri resterebbe tale.
Tutto bene? Si, anche perché poi leggo che un accordo dovrebbe essere stato trovato proprio in queste ore.
PACE sulla TRADE WAR. A breve l’annuncio secondo Reuters
WASHINGTON, Dec 12 (Reuters) – The White House reached a “deal in principle” with Beijing on trade, sources briefed on the talks said on Thursday, but it may be narrower than the “Phase 1” deal U.S. President Donald Trump promised in October.
In the current deal, the United States would suspend tariffs expected to go into effect on $160 billion in Chinese goods, and Beijing has promised to buy more U.S. agricultural goods, Bloomberg reported, without further details.
One former senior trade negotiator said the devil was in the details of the written agreement, which is still being worked out. “In trade negotiations, written text is important since that’s where a lot of the lingering disagreements tend to resurface.”
Trump has signed off on the deal, and a White House announcement could come shortly, one source said.
In an attempt to secure a “Phase 1” trade deal, U.S. negotiators earlier offered to cut existing tariffs on Chinese goods by as much as 50% as well as suspend new tariffs that were scheduled to go into effect on Sunday, two people familiar with the negotiations said earlier on Thursday.
The U.S.-China trade war has slowed global growth and dampened profits and investment for companies around the world. The United States has announced $28 billion in subsidies for farmers who were impacted by the trade war.
China bought $24 billion in U.S. farm products in 2017, before the trade war started, according to U.S. Department of Agriculture figures.
Quindi blocco delle tariffe e Pechino che compra più derrate alimentari dagli USA. Un inciucio dell’ultimo minuto per calmierare l’eventuale volatilità che sarebbe arrivata a bomba se saltava l’accordo. Non esaltiamoci troppo ma sono buone notizie per i mercati, e quantomeno evitano la botta dei dazi per la Cina. Il tutto per il bene dell’unidirezionalità dei mercati che ormai convive con noi da anni. Anche perchè alla fine…chi ci guadagna dalla “pace apparente”?
STAY TUNED!
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