CHI LA DURA, LA VINCE. Ma non è sempre così. (The Weekender)

Scritto il alle 13:51 da Danilo DT

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Alla fine chi la dura, la vince.
Per tutti quegli italiani possessori dei tango bond, che avevano aderito alla class action della Task Force Argentina è la fine di un incubo, e per certi versi è anche una vera sorpresa in quanto in pochi avrebbero mai scommesso in un esito così positivo.
Per tutti i risparmiatori italiani che hanno avuto una grande pazienza (e che ormai avevano archiviato la pratica come “dimenticata, siamo sinceri…) arriverà un rimborso coi controfiocchi.

L’accordo, che è definitivo, conferma l’intesa preliminare di febbraio scorso che ha risolto la controversia di circa 50 mila obbligazionisti italiani detentori di bond argentini in default dal 2001. E’ quanto ha comunicato la Tfa stessa, che rappresenta questi obbligazionisti italiani, dicendo che l’intesa è stata firmata a New York «negli uffici della White and Case e conferma nel dettaglio il pagamento in contanti pari al 150% dell’importo nominale originario di tali obbligazioni entro fine giugno 2016». I soldi delle obbligazioni andate in default nel 2001 torneranno sui conti degli investitori italiani per circa 1,35 miliardi di dollari.

Questo denaro, ha spiega Tfa, sarà depositato su un conto bloccato presso un importante istituzione finanziaria internazionale in attesa del completamento di tutte le formalità con i singoli obbligazionisti per poi avviare il rimborso presso le loro banche di riferimento. (LaStampa) 

Per carità, sono molto felice per i risparmiatori che saranno rimborsati, ma allo stesso tempo sono anche amareggiato per tutti coloro che avevano accettato la “rinegoziazione capestro” effettuata in due tranches dal governo argentino. Una ristrutturazione del debito seguita al default, che aveva tagliato generosamente il nominale, costringendo i vecchi possessori dei bond a lunghi anni di nuovi vincoli obbligazionari.
Ricordate? La vera beffa sta nella clausola RUFO di cui vi ho parlato in passato.

(…) Infatti questa clausola RUFO (acronimo di Rights Upon Future Offers), prevede che “fino al 31 dicembre 2014 (con efficacia fino al mese successivo) chi avesse aderito alle offerte di scambio del 2005 e 2010 avrebbe avuto diritto ad ottenere lo stesso trattamento dei possessori di vecchi titoli se questi avessero alla fine strappato condizioni migliori” (IM) 

E’ chiaro che la clausola RUFO è scaduta ad inizio 2015 e quindi chi aveva rinegoziato si tiene i titoli. Punto e basta.
Ora la questione è la seguente. Chi ha aderito alla TFA è stato sistemato. Chi aveva rinegoziato si tiene i vecchi titoli in portafoglio con scadenza fino al 2038. E chi invece non aveva fatto nulla?
Al momento si resta nel limbo, e quel che sarà (per loro e per molti altri investitori a livello mondiale) lo scopriremo solo vivendo.

Bene, passiamo ora alla solita rassegna stampa, con la speranza di aver positivamente influito sulla vostra settimana finanziaria.

Com già vi ho detto, è un momento un po’ complicato per il sottoscritto. Spero di riuscire a mantenere una certa costanza negli aggiornamenti del blog. E come sempre, un Vs sostegno (oltre che la condivisione dei miei post) è sempre ben gradita. (in ROSSO i post più letti e condivisi)

Bulls & Bears

 

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Danilo DT

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3 commenti Commenta
ancolos
Scritto il 24 Aprile 2016 at 06:13

Sei molto poco informato sulla questione argentina Danilo, anzi direi per nulla.

1. Dici che pochi avrebbero scommesso su un esito positivo… ma chi? Solo chi non sapeva nulla della questione. Chi era informato sapeva bene che i furfanti sudamericani dovevano pagare per forza in quanto l’edge fund americano NML aveva bloccato da giugno 2014 i pagamenti dei titoli ristrutturati e gli aveva sbarrato ogni accesso ai mercati finanziari.

2. Il rimborso del 150% non è affatto coi controfiocchi, è solo qualcosina in più dello swap capestro del 2005, a fronte del vero rimborso congruo (basato sulle condizioni contrattuali dei bond) che dovrebbe essere del 250-300% del nominale.

3. Il rimborso non è affatto esclusivo per gli aderenti a quella pagliacciata denominata TFA , è aperto a tutti gli holdouts, basta chiederlo agli argentini a questo indirizzo: http://www.economia.gob.ar/instrucciones-para-la-participacion-en-la-propuesta-preliminar-argentina/

Scritto il 24 Aprile 2016 at 10:28

Sei convinto di quanto dici?

albertopletti@gmail.com
Scritto il 24 Aprile 2016 at 10:38

In ogni caso, se Macri non fosse andato al governo, non credo che le cose sarebbero andate così.

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