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Borse e preziosi, guadagni golosi?

Scritto il alle 11:32 da Danilo DT

La settimana si chiude oggi con una seduta che potrebbe diventare importante per poter capire il proseguo del trend rialzista. I principali indici azionari a stelle e strisce dopo aver aggiornato nel corso della giornata i rispettivi livelli massimi di sempre (14.198,10 punti per il Dow Jones e 1.576,09 punti per l’ SP 500) hanno finito per ripiegare a poche ore dalla fine delle contrattazioni archiviando così gli scambi in territorio negativo. Le vendite hanno interessato soprattutto il Nasdaq Composite dopo che il listino tecnologico aveva nel corso della seduta rivisto i livelli di gennaio 2001 (2.834 punti). La negatività è derivata dalla bocciatura da parte della JP Morgan della società internet cinese, Baidu.com, ritenuta troppo “cara”.

I market movers del momento: macro & earnings

A tenere banco sono stati due elementi: i dati macro (ridimensionamento del deficit della bilancia commerciale) e le trimestrali.
Finora 42 su 500 società appartenenti all’ indice S&P 500 hanno pubblicato i propri risultati ed in 29 casi si è registrato una crescita dell’ utile netto nel Q3 ’07 con un effetto “sorpresa” pari al 69%. La crescita media degli earnings è però negativa (ecco spiegato il movimento correttivo) e pari a -0,66% , con il settore high tech in difficoltà. Ed oggi sarà il turno di un grande benchmark, ovvero l’azione che per molti è considerata quasi un hedge fund a bassa volatilità, ovvero GE (General Electric). Stimato un EPS a 0.50.

Lo S&P fa pull back

 S&P 500 grafico chart

La conseguenza è stato un pull back dell’indice S&P 500 che torna esattamente sul supporto ex resistenza posto a 1550 circa.
Al momento il mini trend rialzista (linea leggera bianca) tiene ancora, e se venisse violata al ribasso (contemporaneamente con il supporto) ci sarebbe la possibilità di veder una correzione e target in area 1520. Ma è presto per dirlo. La cosa che un po’ preoccupa è il forte incremento dei volumi di ieri e la perdita di forza relativa. Staremo a vedere. E non dimentichiamo mai che potrebbe essere stata una bull trap

Intermarket: Yen, WTI e $

E come volevasi dimostrare, lo Yen tenta il recupero. E’ ormai una prassi. Il carry trade viene chiuso, scende la borsa e recupera lo Yen, sia contro Euro che contro Dollaro. E il Dollaro? Si comporta esattamente come pronosticato qualche post fa: legatissimo al petrolio, si muove in modo inverso rispetto al WTI. Quindi resta valida la correlazione inversa tra il petrolio e il Dollar Index.
Ma di questo ne riparlerà più avanti, se riesco…

Oro e preziosi superstar

E contemporaneamente ad un nuovo movimento del $, che dopo aver fatto pull back torna ad indebolirsi, notiamo un forte rafforzamento di oro e platino.

gold oro 2007
Sul metallo giallo abbiamo già detto tanto in passato (provate a scrivere “ORO” nel motore di ricerca del blog, oppure ad usare il “tag” cliccando alla fine del post sulla parola “oro”).
Il grafico ci fa vedere con estrema chiarezza la rottura rialzista del metallo giallo e quindi, a livello revisionale, possiamo supporre che la sua corsa sia tutt’altro che finita. Certo, l’attuale trend di crescita è forse insostenibile, e potremo avere delle correzioni, però si tratterebbe solo di pull back, con ulteriori successivi rialzi. L’RSI non è ancora tiratissimo e quindi il trend di breve potrebbe ancora continuare, sostenuto dal trend giallo e dalla MM 21.

platino platinum 2007

Discorso molto simile per il platino, l’altro metallo nobile di cui ho parlato in passato. Guadrate che splendido triangolo rialzista, violato perfettamente e quindi con grandi potenzialità rialziste. Anche qui MM21 e trendline gialla a sostenere il rialzo. E anche qui l’RSi non è proibitivo. Quindi possiamo tranquillamente dire che i due metalli pregiati cammineranno di pari passo, anche se sui fondamentali, sarebbe da preferire il platino.

Conclusioni 

Oggi quindi giornata importante per le borse. Vedremo in queste giornate il tono delle trimestrali, un eccellente modo per misurare la temperatura dell’economia USA, anche se, come ho già detto, i veri effetti della crisi potrebbero non essere ancora incorporati in tali dati. Ma già qualche sintomo .. potremo magari vederlo con evidenza…

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