Le commodities seguono il trend delle borse

Scritto il alle 20:54 da Danilo DT

Come avrete probabilmete letto dai giornali, in questi giorni di crisi sui mercati azionari, molti hedge funds hanno iniziato a fare acqua da tutte le parti. Non solo chi scommetteva sui subprime o sull’equity, ma anche quelli che teoricamente dovrebbero guadagnare in tutte le condizioni di mercato, i cosiddetti market neutral. Ma come sempre, il mercato ha punito i “presuntuosi” ed ha dimostrato che non è al momento possibile guadagnare sempre e in tutte le consizioni di mercato. Ma questo è un altro discorso. Intanto, chiedete ad un mio vecchio conoscente, tale Alberto Foà, cosa ne pensa dei suddetti market neutral o dei cosiddetti fondi total return… Vi dirà peste e corna. Ma questa è un’altra storia.

Sentinel: il primo hedge che salta tra le materie prime

Anche le commodities sono state vittima di forti ribassi. Sia per questioni di take profit e sia sui timori delle tensioni della domanda futura. I mercati (giustamente) temono un rallentamento . E le materie prime non possono esserne indenni. Il primo a pagarne le spese è l’Hedge fund denominato Sentinel, che a causa del crollo dei prezzi, della poca liquidità del mercato e dell’allargamento degli spreads denaro / lettera, è andato in crisi. Se andiamo poi a vedere i prezzi di molte commodities, ci si rende conto che se le azioni sono andate male… c’è chi sta anche peggio… Ma qui andrò sullo specifico, ovvero petrolio e oro.

Petrolio: WTI sul supporto statico

Partiamo subito dai dati teoricamente positivi. La fase estiva è sempre stata buona per il petrolio. L’aumento dell’energia in questo periodo è sempre stato notevole. Inoltre stanno arrivando gli uragani del golfo del Messico, che spazzeranno via piattaforme e faranno chiudere importanti bacini estrattivi. E poi, soprattutto, i dati del COT. Enorme aumento delle posiuzioni LONG dei Commercials, e diminuzione delle posizioni short.Se poi andiamo a vedere i dati negativi, è ovviamente il rischio di un rallentamento globale quello che più preoccupa.

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Il grafico rende visibile una rottura del trend rialzista, dopo il raggiungimento del doppio massimo a quota 78.40 $. E’ molto interessante vedere che a 70$ si è formato un importante supporto anche psicologico. Sarò un folle, ma io mi giocherei un long con stop loss sotto tale livello.

Oro: il bene rifugio regge

All’inizio sembrava che anche l’oro fosse finito nel marasma dell’ondata ribassista del mercato, ed invece ha maentenuto una certa coerenza, soprattutto nei confronti del $ che mantiene il suo trend di debolezza. Ed è così che l’oro tiene bene i prezzi. Il COT però non ci dà dei segnali molto rassicuranti. I Commercial sono molto short in questo momento, esattamente in posizione opposta ai “trender” dei commercial che sono in predominanza su posizioni Long. Ma vediamo il grafico:

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La formazione triangolare di lungo periodo ha trovato una nuova configurazione proprio all’interno, un trend viola che è accompagnato dalla MM a 200 giorni che ne conferma l’importanza. Siamo anche in prossimità delle altre 2 medie mobili che uso più frequantemente, ovevro quella a 21 e a 55. La situazione è di piena convergenza, e non posso negare che potrebbe esserci li rischio di un forte movimento in una direzione al momento non definibile. Io preferirei stare fuori dal gioco e piuttosto giocarmi la scommessa sull’altro oro, quello nero.

Voilà… Chiuso l’aggiornamento… Spero di esservi stato utile…

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