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Cosi vicini, così lontani…

Scritto il alle 11:20 da Danilo DT

Weekly Rewind best of

Siamo all’inizio della fine, si avvicina il giorno del giudizio per la Grecia. Si parla di sole 24 ore per decidere. Ma non solo per Atene è giunto il momento di fare i conti con la realta. [Weekly Rewind]

Siamo all’ennesima puntata della telenovela “Crisi Grecia” tra Troika e Atene, ma questa volta sembra che l’epilogo della serie (o meglio della stagione) sia vicino più che mai.
A seguito della decisione del FMI che è uscito dalla trattativa, ormai estenuato da un braccio di ferro che non aveva più senso, i rimanente soggetti, in particolare l’Unione Europea, ha invece intensificato i colloqui anche con terminologie più bellicose. Infatti si parla di ultimatum, di decisione definitiva. Insomma, se il FMI si è chiamato fuori, BCE e unione Europea vogliono RISPOSTE definitive.
E se verranno prese delle decisioni, sarà comunque necessaria la presenza del FMI. Ma ancor prima sarà necessaria la presentazione di “serie proposte” da parte di Atene che dovrà fare proposte credibili.
Tanti auguri.
Come detto ieri, i membri della Troika (gioco politico?) hanno fatto chiaramente capire che si stanno preparando al peggio: default o Grexit tanto per intenderci. E sarà la stessa Atene ad essere padrona del suo destino.
E se credavate che tutto questo potesse cambiare i tono del melodramma vi sbagliate perchè ieri sera, Atene ha annunciato la ‘schiarita’: stando alla fonte governativa “non si è mai stati così vicini ad un accordo”.

Preferisco non commentare.
D’ora in avanti è meglio attenersi NON più alle parole e alle promesse ma solo ai fatti. Tanto ormai il momento del giudizio è vicino.

Bene, vi lascio il meglio del blog per questa settimana. Purtroppo sono costretto a fare delle valutazioni: troppo gravoso questo impegno del blog e veramente minimi i ritorni. Anche per I&M è giunto il giorno del giudizio.
Buon week end a tutti.

       YESTERDAY

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8 commenti Commenta
aorlansky60
Scritto il 15 Giugno 2015 at 10:12

Il fatto è che la Grecia è “andata”; terminata da tempo; finita.

Inutile farsi illusioni (come invece si stanno facendo quelli che credono l’opposto, cercando di vendere in giro la propria idea spalmandola ovunque cercando di pompare ottimismo per salvare la baracca… no, per baracca non intendo solo quella greca ma tutta la ridicola eurozona, messa insieme come sappiamo.)

il pil che è in grado di produrre la Grecia con i suoi 11 milioni di cittadini (quelli che non vivono alle spalle dello Stato cioè pensioni e dip pubbl) vale a dire turismo e flotta mercantile e nient’altro NON è e non sarà in grado di ripagare i creditori nemmeno tra 150anni alle condizioni attuali per quello che la loro economia ritorna loro; oggi leggo che il min. delle finanze greco vuole ridiscutere il debito greco sulla base di un trentennale di prossima emissione…la cosa mi sembra ridicola.

Non a caso i Greci ultimamente stanno rilanciando sul fatto, tramite dichiarazioni esplicite, che “un default della Grecia aprirebbe a prospettive molto più gravi del default di Lehman bros” oppure alzando l’asticella “un default della Grecia equivarrebbe a € 1000 mld di perdita per l’intera eurozona” come ultima opzione che gli è rimasta (mettere paura ai loro interlocutori, FMI BCE UE) per giocare la propria partita, perchè anche loro sanno meglio di tutti che “i soldi non ci sono più, essendo finiti da tempo”.

Con una percentuale elevatissima di dipti pubbl e pensionati che gravano su chi è in grado di produrre pil, la Grecia non può sperare di carvarsi fuori dai guai da sola, se non facendo richiesta alla UE che la deve sostenere; solo che in UE cominciano ad avere seri dubbi(veramente già da tempo) sul fatto di doverla sostenere – un recente sondaggio in germania parla chiaro –
quindi a meno di sorprese il destino greco mi sembra tracciato. (Poi possiamo discutere se in conseguenza di questo salta in aria anche Tsipras e la sua forza politica, l’unica alternativa che ne consegue è la destra intransigente che irrompe in quella terra)

Ma la Grecia è solo un laboratorio.

Se tanto ha preoccupato e innervosito per una cifra tutto sommato non elevata -parliamo di poco più di € 300 mld di debito- i target successivi sono Spagna e Italia, sopratutto quest’ultima che ancora annovera una spesa assistenzialistica elevatissima in rapporto ad un pil che non cresce più da anni : la cosa non è più sostenibile. Anche se non la tirano mai in ballo (chissà perchè?…) la stessa Francia, pur considerata uno dei paesi “forti” dell’eurozona, non è messa per niente bene – debito pubbl che nel 2014 per la prima volta ha ufficialmente sfondato la linea dei € 2000 mld e con un rapp def/pil al -4%… se questa non beneficiasse di uno spread su valore costante 20-30(altro mistero insoluto) anzichè a 110-130 come quelli di Italia e Spagna, faticherebbe molto di più a rifinanziare il proprio debito, con tutti i rischi che ne conseguirebbero per essa.

Se decideranno di salvare la Grecia e di mantenerla nell’eurozona, i governi dei rispettivi paesi coinvolti nello sgangherato progetto Euro dovranno spiegare a tutti i loro elettori (e CONTRIBUENTI) il motivo per il quale essi dovranno rimettere di nuovo pesantemente mani al proprio portafoglio, perchè alla fine di questo si tratta, parlandoci chiaro.

Se invece decideranno per un default greco – DA NOTARE CHE LA DECISIONE NON E’ PIU’ IN MANO AI GRECI ma nei vertici UE e BCE – allora quest’ultimi dovranno mettere nel conto cosa può significare, non solo economicamente ma POLITICAMENTE, un precedente mai avvenuto prima (da quando esiste la ridicola accozzaglia “moneta unica”) come quello di uno Stato sovrano Euro che fà default e le conseguenze nell’immediato che ne potrebbero seguire e che ancora nessuno conosce : i mercati alla fine sono fatti da uomini le cui reazioni rimangono spesso imprevedibili e inspiegabili razionalmente quando accade un evento di tipo cruciale. Ma se è l’emotività quella che domina in momenti simili, come facilmente prevedibile, nel caso decidano per lasciare colare a picco la Grecia se ne potrebbero vedere delle belle.

manuel.finanza
Scritto il 15 Giugno 2015 at 10:28

una storiella girava nel web dal 2010 raccolta e modificata da me (mi scuso con l autore che non ho conservato il sito)
il DENARO IL MERCATO (le banche d affari le multinazionali) L AUSTERITA e gli ASINI in Grecia
Un uomo in giacca e cravatta comparve un giorno in un villaggio Greco.
In piedi su una cassetta della frutta, gridò a chi passava che avrebbe comprato a € 100 in contanti ogni asino che gli fosse offerto.
I contadini erano effettivamente un po’ sorpresi, ma il prezzo era alto, molti accettarono e tornarono a casa con il portafoglio gonfio, felici come una pasqua.
L’uomo venne anche il giorno dopo e questa volta offrì 150 € per asino, e di nuovo tantissime persone gli vendettero i propri animali.
Il giorno seguente, offrì 300 € a quei pochi che non avevano ancora venduto gli ultimi asini del villaggio.
Vedendo che non ne rimaneva nessuno, annunciò che avrebbe comprato asini a 500 € la settimana successiva e se ne andò dal villaggio.
Il giorno dopo, affidò al suo socio il gregge di asini che aveva appena acquistato e lo inviò nello stesso villaggio con l’ordine di vendere le bestie a 400 € l’una.
Vedendo la possibilità di realizzare un utile di 100 € la settimana successiva, tutti gli abitanti del villaggio acquistarono asini a quel prezzo
anche se molto più alto di quanto avevano ricavato alla precedente vendita e, per far ciò, si indebitarono con la banca.
Come era prevedibile, i due uomini d’affari non sono ritornati ma andarono in vacanza in un paradiso fiscale con tutti i soldi truffati
e tutti gli abitanti del villaggio rimasero con asini senza valore e debiti fino a sopra i capelli
Gli sfortunati provarono invano a vendere gli asini per rimborsare i prestiti. Il corso dell’asino era crollato. Dopo e seguito il prezzo delle case e dei terreni agricoli
Gli animali le case, i terreni furono pignorati ed affittati a caro prezzo ai loro STESSI proprietari , dal banchiere.
Nonostante ciò il banchiere andò a piangere dal sindaco, spiegando che se non recuperava i propri fondi, sarebbe stato rovinato e avrebbe dovuto esigere il rimborso immediato di tutti i prestiti fatti al Comune.
Per evitare questo disastro, il sindaco, invece di dare i soldi agli abitanti del villaggio perché pagassero i propri debiti, diede i soldi al banchiere (che era, guarda caso, suo caro amico e primo assessore)
Il banchiere anche se aveva una montagnia di soldi in cassaforte non gli prestava perche non si fidava
Il sindaco dopo aver rimpinguato la tesoreria, non cancellò i debiti degli abitanti del villaggio né quelli del Comune
(con penalita di 1,5% al mese per i ritardatari, esclusi dal sistema sanitario, taglio della corente eletrica ecc) e così tutti continuarono a rimanere immersi nei debiti e tanti senza casa e il terreno x coltivare
Vedendo il proprio disavanzo sul punto di essere declassato e preso alla gola dai tassi di interesse, il Comune chiese l’aiuto dei villaggi vicini, ma questi risposero che non avrebbero potuto aiutarlo in nessun modo poiché avevano vissuto la medesima disgrazia.
Su consiglio disinteressato del banchiere, tutti decisero di tagliare le spese: AUSTERITA meno soldi per le scuole, per i servizi sociali, per le strade, per la sanità ..
Venne innalzata l’età di pensionamento e licenziati tanti dipendenti pubblici, abbassarono i salari e al contempo le tasse furono aumentate.
Sindaci e banchieri dicevano che ciò era inevitabile e promisero di moralizzare questo scandaloso commercio di asini.

I greci i compratori di asini gli hanno avuto e come
sono i 2 partiti clientellari che hanno votato per 40 anni In cambio di un posto al pubblico davano il loro voto al partito di turno
La CORRUZIONE piramidale GRECA a tutti i livelli pubblici era e e tutt oggi indiferente)
e la bolla della loro BORSA che e era arrivata a 7000 adesso e tornata a 700 Tutti ma tutti anche (la casalinga di Voghera) compravano le azioni che vedevano con il 10% in piu al giorno.
Tassisti contadini avevano ipotecato tutto per fare parte del banchetto Nelle elezioni che seguirono aveva vinto il partito che prometeva di riportare la borsa ai liveli di prima (per farlo aveva svuotato le casse delle pensioni)
sono le OLIMBIADI con la corruzioni del turno Siemens ecc) Sono i sommergibili e gli armamenti militari gonfiati
Questa triste storia diventa ancora più istruttiva quando si scopre che il banchiere e i due truffatori sono fratelli e vivono insieme su un isola delle Bermuda, acquistata con il sudore della fronte dei proprietari di asini.
Ma di chi e la colpa di questo disastro ? il MERCATO le banche d affari – le multinazionali- la Trilaterale – Bildenberg? (io non lo so) L avidita del Denaro e infinita
. Molto generosamente, hanno promesso di finanziare la campagna elettorale del sindaco uscente.
La situazione peggiorava di anno in anno
sono intervenute le banche straniere Banche Tedesche Francesi addiritura il FMI e La BCE di Trichet ( forse anche il consigliere Goldman Sacks Draghi?)
il valore nominale delle obbligazioni crollarono in picchiata -60% -80% Tanto il prezzo lo decidono le agenzie di ratting (pardon i mercati)…spazzatura ccc
Erano disposti di prestare soldi ma in una solo condizione l austerita e il fiscal compact 3% del Pil I prestiti devono ritornare al valore nominale
Il sindaco ha gridato che da 50% che lo votavano prima, rischiava di prendere il 3 % (suicidio politico) ma ha gia firmato per un sucoso vitalicio per i suo enturage di parenti
nel villagio ogni giorno andava peggio La chiesa e ONG distribuiscono pasti vestiti medicinali gratis ma si aumentarono i SUICIDI, i morti per mancanza farmaci salva vita,case senza eletricita (erano tornati secoli indietro)
Le notizie non dovevano difondersi per non provocare il panico meglio parlare in TV di Gossip spazzatura
Disperati e disorientati hanno votato nuovi partiti SYRIZA – PODEMOS – 5 stelle addiritura altri hanno rispolverato la Swastica e il nazionalismo NAZI
Tutti questi partiti hanno l unico denominatore comune Basta con l austerita e le tasse orizzontali che colpisse i piu poveri
ma che sono la maggioranza e nelle prossime elezioni senza una TV e stampa manipolata punirano chi insiste con l austerita ( e curioso vedere in Grecia partiti del 35% 40% e del 0,1% –
3% capovolgersi e scambiarsi le percentuali)
Cina – Russia – Arabi con i petrodollari stavano maturare un penserino di intevenire ma doveva essere una mossa strategica a lungo periodo USA NATO preoccupati hanno concordato di trovare una soluzione rapida perche e un problema GEOpolitico
Tanti intelletuali hanno scritto che non si puo lasciare la culla della filosofia e della democrazia in questo misero destino Altri gridarono che hanno truccato i conti e meritano tutti questa fine Ma i controllori creditori dove stavano? sospetto che gli faceva comodo
ma e un bel casino se si continua a parlare di NUMERI e non di esseri UMANI (pensando che fin che non tocca a noi ci lascia indifferenti meglio vedere in TV il gossip spazzatura e la cronaca nera di turno)
L inconita del Syrisa (quattro gatti prima della Troika) e che il nociolo duro del esecutivo sono sindacalisti riabilitati che hanno nel loro DNA la dotrina di Lennin e la sacralita del Pubblico ( e al fine dei conti i dipendenti pubblici sono quelli che stanno meno peggio)
Vogliono anche una moneta forte Euro (anche se ultimamente ha perso il 20% del suo potere di aquisto) e non toccare i loro salari.
Il privato e sradicato Chi ha potuto ha delocalizzato in Bulgaria Sopravive con l inconita del domani (salari privati decurtati e ritardo dei pagamenti 6 mesi in media) fino che salta con il fallimento Famiglie di disocupati che vivono con la pensione dei nonni
La soluzione che e conveniente al piu forte e la scovenienza del piu debole ma la maggioranza dei Greci si e inchinata a 90 gradi Tutto ha un limite o la va o la spaca
.il governo di Samaras ha molato proclamando le elezioni perche aveva incassato il No della troika per il succesivo programma di aiuti servivano ulteriori tagli e non aveva i numeri con i suoi parlamentari

questa storiella non so come andra a finire ..Hanno tirato troppo la corda al collo dei Greci .e seguirano i vari PODEMOS ma non devono dare un cattivo esempio…una bella gata da pellare. nervosismo e volatilita per i mercati che si divertono ha fare soldi dal parco Buoi
L euro andra verso la parita o verso il 1,2 ? E piu facile prevedere chi prende la prossima coppa nel calcio .io dai grafici non ci capisco nulla
.Magari se Dream ci puo illuminarsi perche da quando lo seguo ci azzeca sempre
Non so voi ?..commenti vostri sono i benvenuti ..ai postumi la risposta

kry
Scritto il 15 Giugno 2015 at 12:52

manuel.finanza@finanza,

Ciao, l’autore dovrebbe spiegarmi: ” Come era prevedibile, i due uomini d’affari non sono ritornati ma andarono in vacanza in un paradiso fiscale con tutti i soldi truffati. ” Secondo me c’è una parola di troppo , nel senso con tutti i soldi o con i soldi incassati e non truffati. Gli abitanti avessero avuto pazienza e non fretta ( AVIDI ) avrebbero ricomprato gli asini a 50€ dato che i ” 2 TRuffatori ” non sarebbero stati in grado d’accudire gli asini. La calma è la virtù dei forti e i cinesi ( almeno una volta ) questo lo sanno. Ai postumi l’ardua sentenza … del senno di poi è pieno le fosse.

paolo41
Scritto il 15 Giugno 2015 at 12:59

le mie considerazioni sono molto più semplici: posso essere dispiaciuto della situazione in cui vessano molti cittadini greci, ma purtroppo la situazione è fallimentare e irrecuperabile. D’altra parte non è la prima volta che uno stato fallisce. Come Italia ci siamo già accollati un debito che non era nostro ma delle banche tedesche, francesi e inglesi, vorrei questa volta vedere ai nostri politici mettere i marroni sul tavolo visto e considerato che siamo in un’Europa guidata da banditi e da cinici egoisti (vedi come stanno affrontando il problema dei migranti).

paolo41
Scritto il 15 Giugno 2015 at 13:06

Può sembrare un paradosso, ma abbiamo tutte le facoltà, pur mantenendo la moneta euro, dichiarare che non accettiamo più di rispettare i dictat dell’EU e le loro cervellotiche decisioni e gestire i nostri problemi senza le interferenze di chi abusa dei nostri problemi.

ob1KnoB
Scritto il 15 Giugno 2015 at 14:25

kry@finanza:
manuel.finanza@finanza,

Ciao, l’autore dovrebbe spiegarmi: ” Come era prevedibile, i due uomini d’affari non sono ritornati ma andarono in vacanza in un paradiso fiscale con tutti i soldi truffati. ” Secondo me c’è una parola di troppo , nel senso con tutti i soldi o con i soldi incassati e non truffati. Gli abitanti avessero avuto pazienza e non fretta ( AVIDI )avrebbero ricomprato gli asini a 50€ dato che i ” 2 TRuffatori ” non sarebbero stati in grado d’accudire gli asini. La calma è la virtù dei forti e i cinesi ( almeno una volta ) questo lo sanno. Ai postumi l’ardua sentenza … del senno di poi è pieno le fosse.

profetico

aorlansky60
Scritto il 15 Giugno 2015 at 15:07

@ Paolo 41

Come Italia ci siamo già accollati un debito che non era nostro ma delle banche tedesche, francesi e inglesi

Nel 2010 quando scoppiò il bubbone, il debito greco era largamente privato (in pancia a banche priv tedesche e francesi per la maggiore); poi hanno avuto la brillante idea(quelli della BCE uniti ai comm UE e ai falchi tedeschi) di trasferire quel debito da priv a pubbl con il varo dei vari ESM, EFSF… in pratica l’italia ha versato 60 mld di € in cinque anni per coprire il buco delle banche private tedesche e francesi… se salta in aria la Grecia, il conto da pagare per noi (quello che ci rimetteremmo di soldi pubbl versati nel frattempo) non sarà certamente poco, ma lo stesso e anche di più sofriranno le finanze pubbl francesi e tedesche coinvolte maggiormente dell’italia nella faccenda. Il totale che ho letto della cifra ripartita del debito greco sulle finanze UE coinvolte si aggira sui € 200 mld, soldi che la stessa BCE NON HA IN CASSA. POI ci sono altri creditori come lo stesso FMI; se non è solo una sparata quello che ha dichiarato un paio di sett. orsono un ministro greco “un default caotico incontrollato della Grecia implicherebbe un tot in perdita per la UE superiore a quello di Lehman bros a suo tempo” si riesce a comprendere che molti nel palazzo lassù a Bruxelles non dormono sonni tranquilli…

…abbiamo tutte le facoltà, pur mantenendo la moneta euro, dichiarare che non accettiamo più di rispettare i dictat dell’EU e le loro cervellotiche decisioni e gestire i nostri problemi senza le interferenze di chi abusa dei nostri problemi.

OK; per poter far questo, però, occorre innanzi tutto un governo che non sia genuflesso a priori verso Berlino e Bruxelles, come quello che abbiamo in carica attualmente.

ob1KnoB
Scritto il 15 Giugno 2015 at 15:48

http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/foreignNews/idITL5N0Z12Z520150615

bisogna avere fede nelle capacità umane….nella creatività e fantasia della sua mente, nella sua forza di volontà, e del lato artistico della sua pazzia….

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