NORMALIZZAZIONE: mercati e intermarket in evoluzione

Scritto il alle 14:30 da Danilo DT

In questo particolare momento storico, dove apparentemente i mercati sembrano in preda ad uno stato confusionale molto profondo, notiamo invece che si stanno registrando dei movimenti coordinati e ben definiti.

La Grecia e l’eventuale soluzione presa, ovviamente, avrà delle influenze sull’andamento innanzitutto del sentiment e quindi dei mercati finanziari. Ho però l’impressione che la Crisi Grecia sia diventata ormai una scusa per “etichettare” quel movimento, quel rally, quella correzione. Ed è proprio per questo che non possiamo non notare delle tendenze nuove che sono ben delineate.

CHART OF THE DAY: Cross EUR USD vs commodity

eur-vs-cci

Innanzitutto guardate la correlazione sempre fortissima tra Dollaro e Materie prime. In questo grafico (EURUSD vs CCI) si vede benissimo che quando le materie prime tendono a rialzare la testa, automaticamente si trainano dietro il Dollaro che invece perde quota.
Se infatti andiamo a vedere il quadro del mercato di ieri, vediamo UN protagonista assoluto. Il petrolio.

Market screening

screen-futures

Ricordate quella cosa che si chiama “analisi intermarket”? Cosa è che “comanda” in prima battuta? Le materie prime. Nella logica questo è il movimento.

materie prime in rialzo >> maggiore inflazione >> tassi in aumento

Tutto questo fa paio col post scritto stamattina (CLICCATE QUI PER VEDERLO) . Diventa quindi automatico ritrovarsi con bond i discesa libera, Bund compreso, malgrado sia un asset safe haven per antonomasia.

Intermarket screen

intermarket-totale

Le due “note stonate” in questo screen intermarket sono Shanghai (che ormai è lanciata verso l’infinito) e l’indice sulle banche Usa che continuano a fare utili spaventosi malgrado tutto (ora avete ancora dubbi chi ha pilotato e chi ha beneficiato di tutto quanto fatto da FED, Governi ecc ecc?). Due stonature che ci possono stare e no cambiano il quadro di fondo che dive una cosa: il mercato unidirezionale è finito, è giunta l’ora della NORMALIZZAZIONE. Progressivamente i mercati riprenderanno coscienza e certe logiche speculative e certi asset esageratamente cari subiranno dei ridimensionamenti.

Ma un passo alla volta. Intanto vediamo che si decide con la Grecia. Ma lasciamo perdere il gossip. L’unica cosa che conta è la decisione FINALE: tutto il resto sono chiacchiere per riempire i giornali.

Riproduzione riservata

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

(Se trovi interessante i contenuti di questo articolo, condividilo ai tuoi amici, clicca sulle icone sottostanti, sosterrai lo sviluppo di I&M!). E se lo sostieni con una donazione, di certo non mi offendo…

InvestimentoMigliore LOGO

La nuova guida per i tuoi investimenti. Take a look!

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia. Se non ce l’hai o se non ti fidi più di lui,contattami via email (intermarketandmore@gmail.com).

NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

4 commenti Commenta
john_ludd
Scritto il 10 Giugno 2015 at 14:57

materie prime in rialzo >> maggiore inflazione >> tassi in aumento

è un ragionamento causa – effetto lineare del tutto privo di senso. I mercati finanziari dal basso della loro comprensione (dimostrabile dal fatto che abbiamo avuto 2 crash monumentali in soli 15 anni e che la non ripresa è avvenuta solo con i soldi degli stati, i quali secondo i mercati, vanno fatti a pezzi così la prossima volta serviranno i marziani a salvare l’insalvabile…) non riescono ad andare oltre ragionamenti da prima elementare, almeno nella media.

il mondo è molto più complesso e un modello di qualsiasi sistema complesso è non lineare con diversi anelli di retroazione (feedback). Prendiamo il caso di cui sopra e proviamo a renderlo un tantino più vicino alla realtà che peraltro NON possiamo osservare (chi ha rudimenti di teoria dei sistemi sa cosa vuole dire):

materie prime in rialzo >> maggiore inflazione >> tassi in aumento >>
economie iper indebitate più deboli >> meno potere di acquisto per il cittadino mediano >>
meno merci acquistate >> meno merci prodotte >> riduzione della forza lavoro >>
riduzione del gettito fiscale >> aumento del debito >> aumento della paura >>
riduzione dell’economia >> riduzione della richiesta di materie prime >>
calo dell’inflazione >> calo dei tassi

poi si ripete il ciclo che è in ATTO DA DECENNI e che sarebbe molto meglio osservabile in assenza dell’intervento delle banche centrali che hanno momentanemante mascherato l’effetto di ritorni diminuiti che sono presenti ovunque.

Il ciclo che più sembra descrivere lo stato attuale è una sequenza di minimi e massimi decrescenti la cui lettura è parzialmente annebbiata dal denaro elettronico delle banche centrali che riesce a mantenere l’illusione su categorie di asset irreali come equities, corporate bond, gran parte dei bond governativi. Per mantenere questa illusione la prossima volta la quantità di denaro elettronico da produrre per nascondere asset illiquidi/illiquidabili dentro il bilancio della FED che dovrà essere molte volte superiore a quello a seguito del 2008, il che mi pare francamente impossibile dato che determinerebbe un generale crollo della fiducia nel dollaro che è l’ultima cosa che il potere profondo vuole vedere…. naturalmente anche questo mio tentativo è semplicistico ma meno di quello iniziale.

Scritto il 10 Giugno 2015 at 16:43

john_ludd@finanza,

Dire che è completamente privo di senso non è corretto. E’ molto (e volutamente) generico.

lorepi
Scritto il 10 Giugno 2015 at 17:34

Buongiorno! Sono un po’ latitante ultimamente ma il periodo estivo per me vuol dire solo una cosa…MARE!
Ricordate SP500 area 2250-2300? Rimane tutto valido. In questi giorni sto facendo un po’ di restailing sul portafoglio. In sintesi: via tutto il Franco Svizzero a favore di Dollaro e Euro. Un pizzico di obbligazionario “rating spazzatura” e sempre tanto azionario privilegiando l’ Europa (Lasciamo perdere l’ Italia che mi rimane indigesta) agli Usa. Tutto questo con occhi puntati su materie prime e soprattutto SP500. Credo che sia un buon portafoglio per superare l’ estate puntando a quel poco di rendimento che rimane in giro in attesa della capitolazione. Se vi piace leggere vi consiglio un bel mal loppone per capire cosa secondo noi ci attende per il prossimo futuro (anche dei mercati): La società a costo marginale zero di Jeremy Rifkin.
P.s….vi ricordate il business pre mortem di cui avevo parlato su questo blog? Ma sapete che ci hanno contattato sulla nostra mail della Società per dirci che proveranno a farlo anche se ci sono delle difficoltà per il “pagamento anticipato”. Se dovesse andare Dream potrebbe richiedere i diritti per pubblicazione di idea su blog privato!!!

john_ludd
Scritto il 10 Giugno 2015 at 21:37

Danilo DT,

pensa che anche il mio ragionamento che ha 10 volte più >> è generico e quindi con poco senso…

sono sempre più affascinato dalla potenza dell’effetto gregge, dalla forza del pensiero unico (che poi vuol dire non pensare affattto) che trova nei mercati del 2015 la sua sublimazione…

che dire… fai un gran mestiere del cazzo… non ti invidio nada (con affetto naturalmente, sai che scherzo !!!)

I sondaggi di I&M

TASSO BCE a fine 2024 in %

View Results

Loading ... Loading ...