GERMANIA: Ostruzionismo improduttivo INACCETTABILE

Scritto il alle 15:13 da Danilo DT

german-hawk-badge-21084439Mario Draghi sente che la situazione gli sta scappando di mano. Non tutto ovviamente, ma uno dei suoi obiettivi sta sfumando.
Tra le varie cose che si era preposto, il capo della BCE aveva chiaramente detto:

(..) il presidente della Bce Mario Draghi, per assicurare che questo orientamento molto accomodante si trasmetta all’economia reale, annuncia: “abbiamo anche dispiegato una serie di strumenti non convenzionali”.
A cominciare dai nuovi rifinanziamenti agevolati alle banche, vincolati al riutilizzo nell’economia reale (Tltro). “Avranno un notevole impatto sul nostro bilancio, che si dovrebbe portare in prossimità delle dimensioni raggiunte agli inizi del 2012”, ha detto Draghi. (Source)

Su come è andata l’asta TLTRO già ho parlato. Resta la seconda parte del discorso, ovvero quella sul Bilancio BCE: Mario Draghi lo vuole riportare ai livello del 2012.

Grafico Bilancio BCE

bilancio BCE TLTRO LTRO ABS MARIO DRAGHIEd eccolo qui il Bilancio BCE, che dopo la fase euforica appunto del 2012 si è sgonfiato anche a causa dei vari rimborsi di LTRO. Già si sperata di “rigonfiarlo” con la prima asta di LTRO. Invece così NON è avvenuto, in quanto molte banche hanno chiesto (poco) denaro appunto con il TLTRO per andare però ad estingere dell’LTRO. Una compensazione insomma che, come vedete, non ha portato particolari novità in bilancio. Ma attenzione. Altro che tornare sopra i 3.000 miliardi. Oggi siamo sotto i 2.000 e ben presto scenderemo ancora. Infatti…

MILANO, 26 settembre (Reuters) – Le banche della zona euro rimborseranno anticipatamente alla Bce fondi a lungo termine per complessivi 4,869 miliardi di euro la prossima settimana: 2,172 miliardi provenienti dalla prima operazione di finanziamento triennale del dicembre 2011 e 2,697 miliardi dalla seconda, del febbraio 2012.
Lo comunica l’istituto centrale, specificando che i rimborsi proverranno da sette banche nel caso della prima operazione ‘Ltro’ (Long term refinancing operation) e undici per il seconda. (Source)

Quindi bilancio destinato a sgonfiarsi ancora di più. Ma non è tutto.

piano-bMario Draghi e il “Piano B”

Infatti Draghi, oltre al TLTRO, ha anche il “Piano B”, ovvero l’acquisto diretto sul mercato di ABS. E poi eventualmente il QE Europeo. Ma come ampiamente previsto, qualcuno non è d’accordo…

Wolfgang Schaeuble, il potente ministro delle Finanze tedesco, ha lanciato un duro attacco alla decisione prospettata dalla Banca centrale europea di acquistare Abs, cioè prestiti bancari cartolarizzati. Ed ha anche sparato a zero contro l’eventualità, all’esame del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, di impiegare almeno 80 miliardi del fondo salva Stati dell’eurozona, l’Esm, per investimenti a favore di crescita e occupazione. (Source)

Ecco appunto, i tedeschi con Schaeuble sugli scudi, come sempre…

Tuttavia il presidente della Bce ha annunciato ancora una volta che l’istituto è pronto a ricorrere a “nuove misure non convenzionali” per rilancio economico e lavoro, perché la ripresa è troppo lenta, l’alta disoccupazione rende la bassa inflazione, e quindi davanti alle emergenze interventi di tipo nuovo sono assolutamente entro i limiti del mandato della Eurotower. (…)

Bene presidente, se la Germania mette il bastone tra le ruote su quello che sarebbe l’acquisto di ABS (cosa che tra l’altro condivido, in quanto trovo inutile generare liquidità al settore bancario senza però avere un sistema economico pronto per ripartire), come possiamo immaginare che addirittura si passi ad un QE, con tutte le magagne che questo potrebbe comportare?

draghi-schaeuble-640“Non sono particolarmente felice del piano di acquisti di prestiti bancari cartolarizzati (Abs) da parte della Banca centrale europea”, ha detto Schaeuble (..) “Ciò potrebbe creare conflitti d’interesse tra le attività della Bce, che da novembre assumerà anche il ruolo di vigilanza centrale sulle banche europee. Bisogna agire con prudenza, evitare conflitti d’interesse o loro parvenze tra politica monetaria e vigilanza, che devono essere rigorosamente separate”. (…) “Inoltre sono contrario all’uso di liquidità dello Esm per misure a favore di lavoro e ripresa.Gli 80 miliardi di euro previsti dal programma di salvataggio europeo sono fondi per difendere la moneta unica e creare credibilità, non sono a disposizione per idee creative”.

Ecco, ora avete capito che la Germania non appoggerà idee “creative”. Quindi finanziare la ripresa proprio non se ne parla.
Non solo quindi non è sufficiente la BCE, e occorre l’intervento di Unione Europea e Governi nazionali con le dovute riforme ed iniziative. Bisogna anche pensare all’ostruzionistico campanilismo tedesco che in questa fase di profonda crisi, risulta essere per nulla condivisibile e difendibile.

RIFARE l’EUROPA, signori. FATE PRESTO!

STAY TUNED!

Danilo DT

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8 commenti Commenta
manonegra82
Scritto il 26 Settembre 2014 at 16:30

A volte non ti capisco DT, leggo spesso questo blog, con interesse ma adesso faccio proprio fatica a seguirti… Spesso sei dubbioso (a ragione) sulle misure non convenzionali che le 3banche centrali più importanti del mondo USA, Gb, Giappone e adesso invochi la finanza creativa come ultima ancora di salvezza, per la crisi del sud europa e della francia….. NON C’è Nulla di creativo, proprio nulla… le soluzioni se tali si voglia che siano, sono solo strutturali: quante riforme sono state fatte in italia, grecia, spagna, portogallo, francia??? poche o nessuna, i politici non se la sentono di spingere sull’acceleratore, perché puntano alla propria sopravvivenza e popolarità, non ci sono dei Churchill, pronti a tutto pur di salvare il proprio paese…. Sai cosa vuol dire licenziamento vietato con obbligo di reintegro se discriminatorio?? credo di no, ammesso che tu abbia messo piede in azienda una volta in vita tua: significa, che il giudice del lavoro, stabilisce le regole in casa tua, violando palesemente la proprietà privata; avevo due dipendenti, una anziana, maleducata e stronza, anche se produttiva e l’altra giovane, brillante e che sapeva parlare due lingue… be la più anziana in virtù del criterio di anzianità faceva mobbing spudoratamente sulla più giovane, conscia del fatto che le non poteva essere licenziata… Ma stanco di tanti soprusi (a che punto siamo arrivati, rischi, t’indebiti, rilasci fideiussioni e ti devi sopportare una stronza acida che chiama 3 verifiche degli ispettori del lavoro!!), decido di licenziarla cmqe…. causa legale e ottiene il reintegro , perché discriminatorio secondo il giudice con un indennizzo salato……. Questo aspetto non verrà nemmeno toccato dal “job act” che il chiacchierone vuole far passare come riforma del lavoro radicale e altro non è che un ennesimo lifting….. e vedi cosa stà succedendo, sindacati sul piede di guerra, bersani, boldrini, e tanta altra gente che non ha mai lavorato in vita propria pronti a difendere l’art18!! eccola la crisi, altro che colpa della germania!!

draziz
Scritto il 26 Settembre 2014 at 18:03

manonegra82@finanza,

…ed infatti non si tornerà ad assumere fino a quando il costo del lavoro, che comprende anche la sciagurata vicenda da te narrata e comune a tantissimi imprenditori, non sarà reso più equo.
Oggi l’accezione equo significa solo “a favore del lavoratore”, anche se costui/ei è un gran pezzo di merda.
Le imprese sono viste solo come parcheggio sociale di individui, anzi come un metodo per esercitare una rivalsa nella lotta di classe e per facilitare il travaso della ricchezza generata o, peggio, del capitale accantonato per l’esercizio dell’impresa stessa.
Si difende la disonestà ad ogni costo (ho esempi a decine) con le solite scusanti, banali e classiste, maciullando i diritti di altri lavoratori ed esseri umani.
Ecco perchè si va ad investire all’estero e perchè questa Italia merita una disoccupazione ben più alta di così.
Qui non si difende più il lavoro da tempo, ma tutti i privilegi che sono stati concessi, anche giustamente, in periodi in cui l’economia poteva permetterlo.
Svegliaaaaaa !! Togliete Karl Marx da sotto il cuscino !!
Inoltre, il sociale è compito dello Stato, ma pare che in questo caso si voglia solo trasferire tutti gli oneri alle imprese…
Bravi, una volta che le avrete sfasciate del tutto probabilmente troverete qualche imprenditore tedesco o cinese che le acquisterà…
Che sia questo il progetto della “lungimirante corte dei miracoli” che si agita nel Paese?

lampo
Scritto il 26 Settembre 2014 at 22:11

Bel post DT. Mi permetto di aggiungere alcuni elementi:
1) La Germania in futuro difficilmente sarà accomodante verso i periferici per quanto riguarda l’austerity (aggiungo Francia compresa) perché in casa sta salendo dappertutto il partito antieuropeista (ha superato la soglia di sbarramento)… che è guidato da alcune persone molto preparate economicamente e che sanno comunicare bene (aggiungo che in Germania si insegna non molto bene l’economia a scuola, per varie ragioni su cui non voglio dilungarmi, per cui la cultura finanziaria della massa è per certi versi simile a quella degli italiani [è solo un paragone senza intenti denigratori]).
2) La Cina, dai consumi di energia elettrica e dal consumo del carbone sta rallentando molto più di quanto le statistiche ufficiali e delle banche d’affari ci dicono. Poi inizia ad avere problemi con il settore immobiliare… d’altronde non si può investire solo in infrastrutture senza alimentare la domanda interna (ricordo che i cinesi sono dei grandi risparmiatori… costume difficile da combattere in pochi anni con la semplice legislazione). Tu sai come incidono dimensionalmente le banche ed il sistema finanziario ombra…
3) I prezzi dell’energia e delle materie prime stanno ancora calando, quindi in Europa dovremmo assistere nelle prossime statistiche ad un calo dei prezzi alla produzione (in parte mitigato dalla svalutazione dell’euro). Ciò anche per la riduzione della domanda dei consumatori. Infine tali motivazioni porteranno ad una ulteriore abbassamento dei prezzi finali perché le aziende saranno indotte a fare politiche di marketing aggressive per conquistare i clienti dei concorrenti al fine di continuare a realizzare gli utili passati (anche se ciò ovviamente andrà ad inficiarli).
4) Non vedo una grande volontà da parte delle imprese a chiedere credito, visto che l’economia non riparte: d’altronde perché dovrei investire in un aumento della mia capacità produttiva… se già non riesco a sfruttare pienamente quella esistente! Idem per il settore dei servizi… visto che i consumatori appetibili li dovrei conquistare con costose politiche di marketing. Gli unici investimenti possibili sono per la riduzione dei costi, facilmente perseguibile semplicemente ottimizzando (leggi riducendo) il personale e relativi stipendi (basta un semplice turnover tra i più vecchi in genere più costosi con i nuovi). Ciò ovviamente continua ad alimentare la crisi.
5) Unico dato positivo, che fornirà effettivamente risultati, soprattutto per i Paesi periferici che esportano, è la svalutazione dell’euro in corso (i cui effetti saranno ben più potenti dei vari LTRO, ABS e invenzioni finanziarie varie… infatti secondo me questa svalutazione è stata concordata tra banche centrali). Però quanto può durare, visto che gli USA non possono permettersi di rafforzare troppo la loro moneta pena un nuovo rallentamento economico dovuto al peggioramento della bilancia commerciale (senza contare che in futuro vorrebbero esportare energia! all’Europa!). Ciò però contrasta con l’economia tedesca, principalmente basata sulle esportazioni intra ma soprattutto extraeuropee: i Paesi mediterranei diventano suoi temibili concorrenti… nelle esportazioni al di fuori dell’Europa, soprattutto l’Italia.
Infine anche altri Paesi hanno bisogno di continuare a svalutare per far ripartire le loro economie (Giappone ad esempio…)

Da questo emerge chiaramente che Draghi rischia di passare alla storia come il banchiere centrale che non è riuscito ad evitare che la deflazione in Europa (non vado oltre): probabilmente questo è di ciò di cui ha più paura. Gli ultimi suoi interventi sono molto diversi dai precedenti (mi sembrano detti più con disperazione piuttosto che fermezza, certezza). Ovviamente spero di sbagliarmi.

Infine la SEC sta spulciando alcuni fondi dei più grossi fondi di investimento mondiali: di cosa ha paura?

Infine strano che, pur con l’inflazione in caduta libera… recentemente le nuove emissioni (anche italiane) siano aumentate come rendimento: perdita di credibilità in Draghi?

Bye Bye

Scritto il 27 Settembre 2014 at 00:45

lampo,

Ciao Lampo, è sempre un piacere!

manonegra82@finanza,

NEIN NEIN NEIN!
Se rileggi i miei post precedenti, vedrai che dico più volte la stessa cosa: la BCE nulla può fare. Guarda questi post e la loro data.
http://intermarketandmore.finanza.com/il-pompiere-draghi-ha-bisogno-della-collaborazione-dei-governi-68661.html
http://intermarketandmore.finanza.com/eurozona-draghi-non-risolvera-i-problemi-con-la-sola-politica-monetaria-68749.html

MA SOLO il connubio di due cose può cambiare le cose: GOVERNI e UNIONE EUROPEA. Come ho scritto qui.
http://intermarketandmore.finanza.com/economia-reale-la-ricetta-per-ripartire-68772.html

Buttaci un occhio e poi fammi sapere! Grazie e benvenuto.

Scritto il 27 Settembre 2014 at 00:47

manonegra82@finanza,

PS: quando parlo di bilancio BCE qui cercavo solo di spiegare COSA sta accadendo. Nulla di più… E ho sottolineato l’ostruzionismo della Germania che ovviamente in questo caso colpisce Draghi. Ma dimostra in modo chiaro che è a 360° e non solo sul BILANCIO BCE.
Per farla breve SI all’auterity fine a se stessa.
E questa è follia

Scritto il 27 Settembre 2014 at 00:54

lampo: 1) La Germania in futuro difficilmente sarà accomodante verso i periferici per quanto riguarda l’austerity (aggiungo Francia compresa) perché in casa sta salendo dappertutto il partito antieuropeista (ha superato la soglia di sbarramento)… che è guidato da alcune persone molto preparate economicamente e che sanno comunicare bene (aggiungo che in Germania si insegna non molto bene l’economia a scuola, per varie ragioni su cui non voglio dilungarmi, per cui la cultura finanziaria della massa è per certi versi simile a quella degli italiani [è solo un paragone senza intenti denigratori]).

CONCORDO

lampo: 2) La Cina, dai consumi di energia elettrica e dal consumo del carbone sta rallentando molto più di quanto le statistiche ufficiali e delle banche d’affari ci dicono. Poi inizia ad avere problemi con il settore immobiliare… d’altronde non si può investire solo in infrastrutture senza alimentare la domanda interna (ricordo che i cinesi sono dei grandi risparmiatori… costume difficile da combattere in pochi anni con la semplice legislazione). Tu sai come incidono dimensionalmente le banche ed il sistema finanziario ombra…

Ne ho parlato su twitter in settimana, quindi CONCORDO…

lampo: 4) Non vedo una grande volontà da parte delle imprese a chiedere credito, visto che l’economia non riparte: d’altronde perché dovrei investire in un aumento della mia capacità produttiva… se già non riesco a sfruttare pienamente quella esistente! Idem per il settore dei servizi… visto che i consumatori appetibili li dovrei conquistare con costose politiche di marketing. Gli unici investimenti possibili sono per la riduzione dei costi, facilmente perseguibile semplicemente ottimizzando (leggi riducendo) il personale e relativi stipendi (basta un semplice turnover tra i più vecchi in genere più costosi con i nuovi). Ciò ovviamente continua ad alimentare la crisi.

CONCORDO

lampo: 5) Unico dato positivo, che fornirà effettivamente risultati, soprattutto per i Paesi periferici che esportano, è la svalutazione dell’euro in corso (i cui effetti saranno ben più potenti dei vari LTRO, ABS e invenzioni finanziarie varie… infatti secondo me questa svalutazione è stata concordata tra banche centrali). Però quanto può durare, visto che gli USA non possono permettersi di rafforzare troppo la loro moneta pena un nuovo rallentamento economico dovuto al peggioramento della bilancia commerciale (senza contare che in futuro vorrebbero esportare energia! all’Europa!). Ciò però contrasta con l’economia tedesca, principalmente basata sulle esportazioni intra ma soprattutto extraeuropee: i Paesi mediterranei diventano suoi temibili concorrenti… nelle esportazioni al di fuori dell’Europa, soprattutto l’Italia.

E che BALLS… concordo anche perchè ne ho parlato spesso in settimana…

lampo: Infine la SEC sta spulciando alcuni fondi dei più grossi fondi di investimento mondiali: di cosa ha paura?

La vicenda legata a PIMCO deve essere chiarita e puzza non poco. Hanno gonfiato il NAV di alcuni fondi, occorre capire le dimensioni e la gravità della cosa.

lampo: Infine strano che, pur con l’inflazione in caduta libera… recentemente le nuove emissioni (anche italiane) siano aumentate come rendimento: perdita di credibilità in Draghi?

Oppure un mercato semplicemente saturo. Certo però che lo smacco del TLTRO non ci voleva proprio per SUper Mario…

Quando hai piacere di scrivere (amche cose più brevi del tuo solito) sai dove sono

A PRESTO!

paolo41
Scritto il 28 Settembre 2014 at 21:12

lampo,

.. bentornato !!!!!

redbull
Scritto il 29 Settembre 2014 at 13:56

manonegra82@finanza:
A volte non ti capisco DT, leggo spesso questo blog, con interesse ma adesso faccio proprio fatica a seguirti… Spesso sei dubbioso (a ragione) sulle misure non convenzionali che le 3banche centrali più importanti del mondo USA, Gb, Giappone e adesso invochi la finanza creativa come ultima ancora di salvezza, per la crisi del sud europa e della francia…..NON C’è Nulla di creativo, proprio nulla… le soluzioni se tali si voglia che siano, sono solo strutturali: quante riforme sono state fatte in italia, grecia, spagna, portogallo, francia??? poche o nessuna, i politici non se la sentono di spingere sull’acceleratore, perché puntano alla propria sopravvivenza e popolarità, non ci sono dei Churchill, pronti a tutto pur di salvare il proprio paese…. Sai cosa vuol dire licenziamento vietato con obbligo di reintegro se discriminatorio?? credo di no, ammesso che tu abbia messo piede in azienda una volta in vita tua: significa, che il giudice del lavoro, stabilisce le regole in casa tua, violando palesemente la proprietà privata; avevo due dipendenti, una anziana, maleducata e stronza, anche se produttiva e l’altra giovane, brillante e che sapeva parlare due lingue… be la più anziana in virtù del criterio di anzianità faceva mobbing spudoratamente sulla più giovane, conscia del fatto che le non poteva essere licenziata… Ma stanco di tanti soprusi (a che punto siamo arrivati, rischi, t’indebiti, rilasci fideiussioni e ti devi sopportare una stronza acida che chiama 3 verifiche degli ispettori del lavoro!!), decido di licenziarla cmqe…. causa legale e ottiene il reintegro , perché discriminatorio secondo il giudice con un indennizzo salato……. Questo aspetto non verrà nemmeno toccato dal “job act” che il chiacchierone vuole far passare come riforma del lavoro radicale e altro non è che un ennesimo lifting….. e vedi cosa stà succedendo, sindacati sul piede di guerra, bersani, boldrini, e tanta altra gente che non ha mai lavorato in vita propria pronti a difendere l’art18!! eccola la crisi, altro che colpa della germania!!

La vicenda che ha descritto MANONEGRA82 dovrebbe essere messa in prima pagina, tutti i giorni, su tutti i giornali; in contemporanea dovrebbe essere letta in diretta da tutti i TG nazionali tutte le sere e pubblicata su ogni pagina facebook di ognuno di noi.

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