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TURBO TAPERING! La FED accellera l’exit strategy
Ripartiamo da dove eravamo arrivati. Ovvero al FOMC di stasera che poteva essere un importante “turning point” anche in ottica previsionale per il 2022. E se dobbiamo essere onesti, non possiamo negare che le attese non sono state smentite. Aspettavate novità sul tapering? Eccovi serviti con un bel double pack!
(…) La Federal Reserve, guidata da Jerome Powell, ha annunciato il raddoppio del tapering. La progressiva riduzione del ritmo degli acquisti di titoli sale da 15 a 30 miliardi di dollari al mese, come era nelle attese del mercato. (…)
Occhio alla frase “come era nelle attese del mercato” perché resta enormemente importante soprattutto per giustificare la reazione di Wall Street all’annuncio. Facendo due calcoli risulta quindi chiaro che gli acquisti dovrebbero esaurirsi a marzo del prossimo anno. Da allora quindi potremmo iniziare a trovare novità sui tassi.
Già, i tassi, ma questo giro tutto tranquillo. Scontato ovviamente un nulla di fatto sui Fed Funds che sono rimasti stabili nel range 0-0,25%, ma attenzione, in previsione ci saranno tre rialzi nel prossimo anno. E dal nostro fedele Dot Plot il movimento chiaramente previsionale (perché nulla rimane scritto sulla pietra) è evidente questo cambio di registro.
Questo avrebbe potuto saltare sulla sedia qualsiasi analista, ma in realtà il mercato aveva già scontato due rialzi se non addirittura tre prima della riunione del FOMC.
Ma non è tutto, mentre che c’era la FED ha anche rivisto al ribasso la proiezione di crescita USA al 5,5% quest’anno, incrementate al 4% nel 2022, ridotte al 2,2% sul 2023 e confermate al 2% sul 2024. E sull’inflazione non poteva che aumentare le stime sul 2021 che quindi salgono al 5,3%, per poi scendere in modo violento: 2,6% nel 2022, 2,3% nel 2023 e 2,1% nel 2024.
Già, ma allora cosa c’è di buono? Ovviamente come ho anticipato ieri, era fondamentale lasciare un segnale propositivo e positivo. E così è stato perché la Fed riconosce la qualità della crescita e anche del percorso verso la piena occupazione. Anche se l’inflazione ci terrà compagnia per un periodo di tempo più lungo (non transitoria, ma già sapevamo). Insomma, il bicchiere lo si continua a vedere mezzo pieno malgrado tutto e, cosa non da poco, il mercato vede che alla fine, è TUTTO sotto controllo.
Vediamo intanto come si comporterà il mercato obbligazionario USA con il “Turbo-Tapering”, con il Dollaro USA che potrebbe ancora rafforzarsi. Ma per questo, bisogna aspettare ancora qualche ora.
Segue il post sulla BCE: le banche centrali oggi grandi protagoniste.
STAY TUNED!
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invece il dollaro non si rafforza (ancora) anzi cala leggermente….
ed anche il cambio eur/sterlina inchiodato a 0,85 NONSTANTE LA’UMENTO TASSI DELL BANK OF ENGLAND come spiegarlo??