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THE BIG CRISIS #6: US Consumer Confidence
Consumatore USA: in questo contesto occorre focalizzarsi con attenzione sul suo ruolo e sulle aspettative dello stesso. Perché se lui perde la fiducia, la recessione sarà più profonda
Guardate bene questo grafico. Nei prossimi mesi diventerà uno dei grafici più importanti in assoluto. E ben poco serviranno (lo dico a priori) tutti i grafici macro che fotografano la storia.
Proprio lei, la storia, la stiamo disegnando ora. Ed è una storia nuova, che nessuno conosce e che potrebbe avere sviluppi anche inattesi. Quindi lo sguardo deve essere rivolto innanzitutto al futuro. E il futuro passa ahimè dai consumi. Parliamo ovviamente di un futuro abbastanza prossimo, perché certi macro trend di lungo restano per me ben definiti. Magari saranno rallentati, ma proseguiranno in modo inesorabile.
Ma nel breve termine le borse guarderanno agli utili societari e al sentiment del consumatore. E il consumatore USA è il vero benchmark. Se perde la fiducia, è un casino (tanto per usare un eufemismo).
Ma non solo, il casino numero due sta nel fatto che da qualche anno il consumatore Usa si trova al culmine dell’entusiasmo e…allo stesso tempo si sta esaurendo. La lateralità del grafico lo testimonia.
Ecco quindi il grande problema. In un contesto del genere, già ci sarebbe da discutere della sostenibilità della fiducia. Poi però arriva il Coronavirus che in Cina ha fatto disastri, poi è arrivato in Italia oltre che in Corea del Sud per poi diventare…un rischio globale.
Credo siate tutti d’accordo con me che il Coronavirus non sia un problema che si limiterà geograficamente, giusto?
Se poi andiamo a completare l’opera, mettiamoci la crisi petrolifera che deprime i mercati e fa riscoprire il prezzo delle attività rischiose.
Mazzate per il consumatore USA che ora dovrà fare due conti con le sue aspettative. E Trump questo lo sa benissimo. Il suo intervento è quindi straordinariamente necessario se vuole provare ad arrivare a novembre in una condizione sufficientemente difendibile per tentare la rielezione.
US Consumer Confidence
Perché la storia insegna, in Presidente in fase di rielezione, viene segato se si va in recessione.
E allo stesso tempo, il grafico ci dice chiaramente che quando inverte la tendenza del consumatore USA, poi sono dolori.
Quindi…. #sapevatelo.
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non credo, specialmente la Cina la cui politica è quella di accreditarsi come potenza pacifica e collaborativa. Che lo sia davvero è irrilevante, ciò che conta è la percezione. Un segnale è l’offerta di materiale gratis al nostro paese oggi indispensabile e che i nostri vicini non ci danno per due ragioni 1) sono terrorizzati da quanto sta per accadere da loro 2) non ne possiedono abbastanza.
Supponiamo che un giorno tutto questo termini senza che siamo tornati alle caverne, di cosa e di chi si ricorderanno i paesi colpiti dal virus ed aiutati dalla mega potenza orientale ? Prima però vorrei essere sicuro che i cinesi siano effettivamente sulla via di risolvere il problema a casa loro, altrimenti è chiaro come finisce.
Il materiale ce lo vendono, in più mandano un team di medici specialisti.
Comunque buona educazione richiede ringraziamento e quindi: GRAZIE MILLE CINA.
I paesi europei come sempre dimostrano che Unione Europea è un entità vuota, inutile e molto probabilmente dannosa.
Saluti a tutti.
Prima di cercare di dormire vorrei lasciarvi con una riflessione in seguito alle ultime novità, cioè chiusura in Italia di tutte le attività non essenziali.
Quindi da oggi con i vincoli di mobilità e altre limitazioni, il presidente del consiglio Conte che nessuno ha eletto, che non si sa che competenze abbia, di fatto controlla l’italia.
Forse il modello cinese è meglio, se non dormo mi informo sul loro presidente poi vi dico.
Buona notte.
Forse non sarebbe male se anche NOI ci tenessimo pronti ad agire SU di lei.Whatever it takes…#selloff #panicselling https://t.co/fl4z2K3Gvd— Danilo Ribo DT ? (@intermarketblog) March 12, 2020
FEd da i numeri se non ho capito male mette 1500 miliardi a disposizione per REPO.
https://www.newyorkfed.org/markets/opolicy/operating_policy_200312a
Se lo scenario USA è quello paventato nel post allora la domanda fondamentale da porsi, ma che nessuno si pone vivendo tutti nel meraviglioso mondo di Heidi dove son tutti buoni fratelli, è:
che farà il duo Putin e Xi qualora gli USA entrassero in seria paralisi?
Aiuteranno o ne approffitteranno per saldare alcuni conticini in sospeso?
Personalmente, essendo un cinico patentato, propenderei per la seconda opzione.
Però magari nel mondo di Heidi è diverso. Certo, peccato non esista nella Realtà.