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Soldi e Politica: l’austerity deve essere per TUTTI
I soldi dati alla classe politica, i finanziamenti pubblici ai partiti, i referendum: smettiamola di farci prendere in giro!
A volte i media denunciano anche delle verità che mi rattristano profondamente e che mi fanno capire che, alla fin fine, la famoso detto costituzionale che recita “La sovranità appartiene al popolo” è assolutamente teorico ed utopico.
Chi si trova “alla cabina di comando” decide cosa fare fregandosene del popolo e di quello che decide.
Ieri sera ho avuto modo di vedere una puntata della trasmissione “le Iene”, protagonista in passato di diversi scoop che hanno messo a nudo molte tristi verità. A dire il vero, questa volta non ci sono grosse verità da mettere a nudo in quanto è tutto molto chiaro e trasparente, ma forse la gente certe cose o non le sa, o fa finta di non saperle oppure…chissà.
Oggetto: finanziamento pubblico ai partiti
Cronistoria: Il finanziamento pubblico ai partiti è introdotto dalla legge Piccoli n. 195 del 2 maggio 1974, che interpreta il sostegno all’iniziativa politica come puro finanziamento alle strutture dei partiti presenti in Parlamento, con l’effetto di penalizzare le nuove formazioni politiche. Il flusso di fondi ha anche l’effetto di rafforzare gli apparati burocratici interni dei partiti e disincentivare la partecipazione interna.
L’11 giugno 1978 si tiene il referendum indetto dai Radicali per l’abrogazione della legge 195/1974. Nonostante l’invito a votare “no” da parte dei partiti che rappresentano il 97% dell’elettorato, il “si” raggiunge il 43,6%, pur senza avere successo.
Il referendum abrogativo promosso nuovamente dai Radicali Italiani dell’aprile 1993 vede il 90,3% dei voti espressi a favore dell’abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti, nel clima di sfiducia che succede allo scandalo di Tangentopoli.
Ma i politici sono fantastici e se gli viene tolto qualcosa, trovano subito il modo per correre ai ripari e riprendersi tutto con gli interessi.
La legge n. 2 del 2 gennaio 1997, intitolata “Norme per la regolamentazione della contribuzione volontaria ai movimenti o partiti politici” reintroduce di fatto il finanziamento pubblico ai partiti. QUINDI IL REFERENDUM E’ STATO IGNORATO TOTALMENTE.
E quindi possiamo dire che LA SOVRANITA’ APPARTIENE AL POPOLO?
Ma torniamo a noi. Il provvedimento prevede la possibilità per i contribuenti, al momento della dichiarazione dei redditi, di destinare il 4 per mille dell’imposta sul reddito al finanziamento di partiti e movimenti politici (pur senza poter indicare a quale partito), per un totale massimo di 56.810.000 euro, da erogarsi ai partiti entro il 31 gennaio di ogni anno. Per il solo anno 1997 viene introdotta una norma transitoria che fissa un fondo di 82.633.000 euro per l’anno in corso.
La normativa viene modificata dalla legge n. 156 del 26 luglio 2002, “Disposizioni in materia di rimborsi elettorali”, che trasforma in annuale il fondo e abbassa dal 4 all’1% il quorum per ottenere il rimborso elettorale. L’ammontare da erogare, per Camera e Senato, nel caso di legislatura completa più che raddoppia, passando da 193.713.000 euro a 468.853.675 euro.
Infine, con la legge n. 51 del 23 febbraio 2006: l’erogazione è dovuta per tutti e cinque gli anni di legislatura, indipendentemente dalla sua durata effettiva. Con quest’ultima modifica l’aumento è esponenziale. Con la crisi politica italiana del 2008, i partiti iniziano a percepire il doppio dei fondi, giacché ricevono contemporaneamente le quote annuali relative alla XV Legislatura della Repubblica Italiana e alla XVI Legislatura della Repubblica Italiana.
(Source: Wikipedia)
Cliccate sul link qui sopra per poter analizzare ulteriori dati e tabelle.
Prima però godetevi questo video con interviste varie ai politici. E troverete tutti i vari partiti ammutoliti davanti alle domande del cronista. Uno invece, che di cognome fa D’Alema, ammette l’inutilità dei Referendum e, di riflesso, conferma quanto da me detto sopra.
VIDEO: lo scandalo del finanziamento pubblico ai partiti
Allora, gli italiani hanno diritto o no di sentirsi indignati? Infine, caro Governo Monti, che tanto parli di equità e di sacrifici, vogliamo intervenire anche su queste voci di bilancio che pesano (come detto nel video) moltissimo sul bilancio e sulla testa dei contribuenti? Possiamo continuare ad accettare scandali come quelli che ha colpito recentemente la Margherita con Lusi? Insomma, vogliamo fare un HAIRCUT ai costi del sistema politico SI o NO?
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DT
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Aggiungo un altro spunto:
la Corte dei Conti (Collegio di Controllo delle spese elettorali) ha redatto un documento che si intitola “Referto ai presidenti delle Camere sui consuntivi delle spese e sui relativi finanziamenti riguardanti le formazioni politiche che hanno sostenuto la campagna per le elezioni della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica del 13–14 aprile 2008” (reperibile sul web)
a pagina 179 compare una tabella che raffronta le spese riconosciute e i contributi erogati ai partiti nel periodo in esame:
– spese riconosciute: 579.004.383,83
– contributi statali: 2.253.612.233,79
detto in termini percentuali: +389,22
due righe più sotto è possibile leggere:
“Dall’esame della tabella 1 balza in maniera evidente la differenza (riportata in colonna C) fra le spese elettorali (effettuate e riconosciute legittime alla verifica del Collegio di controllo) ed il contributo percepito dai partiti, a dimostrazione di quanto più volte sottolineato in questa Relazione e cioè che quello che viene normativamente
definito contributo per il rimborso delle spese elettorali è, in realtà, un vero e proprio finanziamento.”
Io non sono contrario al finanziamento pubblico dei partiti, ma questo deve avvenire in modo proporzionato alle spese, ed i fondi dei partiti devono essere gestiti in modo ultra-trasparente.
Mi è capitato di sentire alcune domande rivolte a parlamentari riguardo a questo argomento e la loro “risposta tipo” è stata (la riassumo e la semplifico): la democrazia ha i suoi costi!
E’ vero: la democrazia ha dei costi, ma non sono quelli che noi attualmente paghiamo agli attuali e passati partiti. Questo penso possa definirsi arbitrio e/o abuso!
Il problema fondamentale della democrazia è che tutti dovrebbero contare uguale (e non lo ritengo giusto, dato che il mio voto conta uguale a quello di cialtroni, delinquenti e parassiti).
Vogliamo risolvere un pò di problemi in un sol colpo? allora basterebbe che l’elettorato attivo (chi può votare) fosse attribuito solo a chi versa allo Stato più denaro di quanto ne riceve, a qualunque titolo.
Così elimineremmo in un sol colpo tutte le tentazioni di voti di scambio, assunzioni clientelari, e magari anche un pò dell’evasione che indubbiamente c’è in Italia.
Voterebbe solo chi paga, e così potrebbe finalmente anche decidere fino a che punto pagare, senza le influenze nefaste dei parassiti che ovviamente si autoalimentano…
Riferimenti: “Il sacco del Nord” e “Luigini contro contadini”…
Buon lavoro… per mantenerli…
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Concordo in toto.
Dico anche che le spese “riconoscibili” ai partiti (che peraltro ritengo debbano essere OBBLIGATORIAMENTE a livello di organigramma, funzioni e strutture, nonchè cariche elettive TOTALMENTE trasparenti) dovrebbero essere divise in due, ovvero spese per le campagne elettorali e spese per il funzionamento.
La prima dovrebbe essere un rimborso parametrato al numero degli eletti nella precedente legislatura e distribuito a TUTTI i candidati in parte uguale (all’interno della lista) che inoltre provvedano a giustificare le spese sostenute con fattura. Per evitare che i partiti possano “rifiutare” l’iscrizione a candidato (previa presentazione dei requisiti vedi casellario giudiziale) si dovrebbe provvedere d’ufficio al riguardo, e per evitare nel contempo la “corsa” al rimborso da parte di gente che non vuole minimamente nè essere eletta nè altro, si dovrebbe tenere una “clausola” all’interno della quale se si prende meno del 10% dei voti del candidato eletto, le spese elettorali effettuate dovrano essere rimborsate.
Per quanto attiene al “funzionamento” devono essere pubblici i dati relativi all’organico, alle funzioni (nonchè alle proprietà) e il rimborso deve essere effettuato “a bilancio” sulle spese efettivamente dimostrabili sostenute e di tipo “strutturale”. Escluse tutte le attività “promozionali” (leggasi Feste varie di Cl o dell’Unità o di Popoli vari) che devono essere a carico degli iscritti. Perlomeno per come la vedo io.
I politici sono palesemente anti democratici e fuori da ogni logica di società civile.
Il governo MONTI si sta avviando, esattamente come previsto, ad un clamoroso fallimento.
E così, mentre Corsera, Repubblica e l’informazione disonesta del nostro Paese continua a glorificarlo neanche avesse salvato il mondo intero dopo esser sceso sulla terra per decisione divina, lui continua a muoversi nel nulla ed a gettare fumo negli occhi degli ingenui.
Infatti, dopo l’annuncio urbi et orbi di aver identificato nei tassisti e nei medicinali di fascia C il cancro del nostro Paese, ha regolarmente alzato bandiera bianca e rinunciato a tutto. Come ha rinunciato ad intervenire su libere professioni, notai, farmacie, e tutto il resto. Ma non sull’art. 18, perché se é vero che le lobbies non si possono toccare, allora si stroncano ancora una volta i poveri cristi. Grande MONTI. Ci hanno detto che é’ andato in giro per il mondo a vendere fumo ad Obama, a raccogliere applausi nei più grandi consessi internazionali dove ha raccontato chissà che, ha rassicurato Merkel e Sarkozy di aver fatto riforme impressionanti e salvato il Paese con il decreto Salva Italia. Ma noi abbiamo visto solo tasse (che se va bene produrranno qualcosa a partire dalla fine del 2012, forse), aumenti di benzina, gas, luce e nient’altro. Intanto gli organismi internazionali prevedono recessione profonda senza alcuna crescita. Ma questo cosa può importare ad un manipolo di super miliardari nominati da chissà chi? Perché poi dovrebbero attaccare le lobbies cui loro stessi appartengono (banche, libere professioni ecc.). Ancora una volta ci fanno fessi. Noi paghiamo e nulla si risolve. Penso proprio che ce lo meritiamo, il Salva Italia.
Se quello dei soldi ai politici fosse il solo problema !
I dirigenti dello stato sono i meglio pagati d’Europa (in certi settori 2 o 3 volte la media) mentre i loro sottoposti sono nella media tra i peggio pagati. Avanti così verso il nulla.
john_ludd@finanza: Se quello dei soldi ai politici fosse il solo problema !I dirigenti dello stato sono i meglio pagati d’Europa (in certi settori 2 o 3 volte la media) mentre i loro sottoposti sono nella media tra i peggio pagati. Avanti così verso il nulla.
SOTTOSCRIVO. Ovviamente io sopra parolo solo della politica, ma di magnmagna ce ne sono anche BEN altri!!!
bombadillo: Più che un HAIRCUT sarebbe da fare un HEADCUT…
…o un BALLCUT?
e da molto tempo che non scrivo qui ma sempre vi lego. Vi chiedo scusa per il mio italiano ma sono argentino, anche sei i miei origini sono italiani. Per lavoro, vivo viaggiando tra Argentina e Italia tutto l’anno. Penso che la realta italiana e molto complessa e la burocrazia dei partiti si trova inchiestata nel tessuto socio-economico difficoltando qualsiasi attivita che si voglia intraprendere. Leggendo vostri commenti ogni uno di voi esprime il sentimento del italiano che vuole un paese diverso. Allora mi domando perche continuano a governare gli stessi personaggi?, perche diciamoci la verità Monti rappresenta l’alta finanza, non ha nessuna indipendenza nelle sue decisioni. Perche la gente che vuole veramente un cambio non scende in piazza?, perche non si creano organizzazioni che portino avanti proposte serie?. L’Italia ha bisogno di un cambiamento radicale.
Scusa ma tu che vivi in Aregntina quale cambiamento hai visto? non mi sembra che l’argentina sia un paese dove ci sia una vera democrazia o no?
Resta fermo il fatto che le altre cose che hai detto corrispondono alla realtà
AGI) Washington – “Credo che gli Usa siano un buon modello per l’Europa”. Lo ha affermato il premier Mario Monti a conclusione del suo colloquio con Obama alla Casa Bianca. “E’ un mercato che funziona bene – ha spiegato Monti – sono l’esempio vivente di quello che un mercato puo’ fornire in termini di crescita
Sulla riforma del lavoro andremo avanti anche senza accordo
Anche noi a livello di DEMOCRAZIA, come sottolineato e ribadito più volte NON SCHERZIAMO
Un governo tecnico o meno, Ledendo palesemente gli interessi degli italiani, costituzionalmente e giuridicamente come può essere in grado di rappresentare gli stessi?
Siamo uno stato di diritto con un costituzione, o siamo semplicemente la repubblica delle banane, alias la nuova grecia?
Se venisse istituito un referendum costituzionale per rendere nulle le decisioni dell’attuale governo tecnico/bancario e contemporaneamente mandare a casa tutta la casta parlamentare, il popolo tecnicamente cosa dovrebbe e potrebbe fare per fassare dalle parole ai fatti? Il popolo non è sovrano? o e sovrano solo quando si fa i fatti suoi e guarda grande fratello?
Bergasim,
Hai ragione in Argentina non esiste una vera democrazia, perche dal momento che il paese puo essere governato solo da quei politici che si scudano sul ritratto di Peron. Ma d’altronde io vorrei sapere in che nazione c’é una vera democrazia?. In linea di massima i politici che arrivano al potere finiscono portando avanti interessi che vanno contro l’interesse generale del popolo dal quale hanno ricevuto il mandato.
In Scandinavia le cose vanno abbastanza bene. Quando fanno una scemenza la mettono a posto. In Svezia a inizio anni 90 ci fu una bolla immobiliare e le banche fallirono. Il governo nazionalizzò le banche, azionisti spazzati via e dopo qualche anno le hanno rivendute. I contribuenti alla fine non ci hanno rimesso. In Islanda si sono suicidati ma hanno rifiutato di farlo una seconda volta, banche fallite e rifiuto da parte dello stato di saldare il conto. Impiegheranno anni a tornare su ma almeno non sono schiavi dei propri creditori. Tutti fanno errori ma quella è gente seria.
Tutti fanno errori ma quella è gente seria.
Già, ma perché noi invece siamo così poco seri?
Il primo ministro Monti sta dimostrando che la nostra classe politica non serve e le chiacchere su questo come su tutti gli altri siti non servono a molto infatti Vi rivolgo una semplice domanda: quando ci saranno le votazioni Vi recherete a votare? Avallerete cosi i nostri magnamagna che ci permetteranno cosi di lamentarci ancora e ai nostri comici di farci ridere imitandoli. Scusatemi ma mi sembra che questo blog non si preoccupi di politica come dixit DT ma una posizione chiara dovrebbe averla visto il livello degli utenti e dei dirigenti del sito
Gigi,
Perchè non siamo equilibrati buttiamo tutto in ridere,abbiamo imparato dai politici a risolvere le questioni a cena con tarallucci e vino.
john_ludd@finanza,
Dimenticavo,grazie per avermi fatto conoscere il sito di Chovanec, mi sono fatto una bella lettura.
Gigi,
Scusa ma quando mai lo siamo stati? evidentemente siamo nati fancazzisti militanti?
Oppure, una paese che ha conosciuto la fame prima di arrivare al benessere, vi è arrivato con una classe di imprenditori, gran lavoratori ma poco colti e molto ignoranti, un tasso di alfabetizzazione molto basso rispetto ad alti paesi europei, insomma siamo un paese di ignoranti, dove il sistema scolastico è stato disintegrato.
In Italia ci sono due grandi partiti quello degli assenteisti e quelllo dei pensionati/non colti o illetterati, i primi non votano, i secondi sono rimasti ai tempi di peppone e don camillo.
In una pese dove il tasso di natalità precipita, dove i giovani sono il passato e non il futuro, in un paese di vecchi che ha solo da perdere e non da guadagnare, che ha combattuto ed ottenuto per se stessi, ma non ha capito che stà compromettendo seriamente gli interessi di intere generazioni future, in un paese di incolti dove leggere è peccato ( tranne la gazzetta dello sport ), dove l’arte e la storia non stanno al passo con i tempi, un paese che vive di calcio, gossip, mondanità e cronaca, un paese che sacrifica il benessere dei propi figli per l’egoismo di pochi, cosa puoi pretendere se non l’IDIFFERENZA.
l’IGNORANZA, LA SCARSA CULTURA sono il terreno fertile che la classe politica, industriale di questo paese hanno sfruttato per far si che l’Italia di oggi sia un paese del terzo mondo a livello di civiltà e rispetto della cosa pubblica.
Ti avrò risposto in parte, per un discorso più approfondito ci vorrebro giorni, e qui non c’è nessuno veramente disposto ad ascoltare, ognuno in fin dei conti guarda al suo orticello.
Gigi,
Probabilmente è il clima, oppure perchè non siamo biondi, oppure perchè mangiamo troppi carboidrati.
Grazie per le risposte, e questo è un paese con un futuro? ma dove ai gratta e vinci, forse lì te lo puoi assicurare il futuro, il blog è silente come il paese, tutto scorre piano, perchè disturbare il sonno dell’italico popolo? no! meglio ignorare, daltronde a VOLTE UN PO’ DI SANA IGNORANZA NON GUASTA, peccato che noi in Italia siamo oramai obesi di ignoranza, se non come si può giustificare l’indifferenza nei confronti di un sistema politico, corrotto e clientelare?
Una volta un amico mi ha raccontato di aver letto di un’indagine su una famosa marca di auto tedesche. Sono auto robuste, affidabili, economiche e durature. Ma alla catena di montaggio non ci sono signori teutonici, alti, biondi e con gli occhi azzurri, ma solo emigrati calabresi e napoletani.
Eppure le auto prodotte da questa gente in Germania sono di alta qualità. Le auto prodotte da questa gente in Italia sono scadenti. Incredibile, no?
Rispondo a Bergasim a proposito di pensionati o don camillisti etc. io sono il pensionato ignorante poco acculturato ed è perciò che chiedo una guida … ma di cui ci si possa fidare e questo blog mi sembra frequentato da gente seria al passo con i tempi. Ad ogni modo la mia domanda sul voto era rivolta a tutti Voi perchè io non voto da una ventina d anni e non perchè sia un qualunquista ma perchè l ultima volta che ho votato era stato TROMBATO! (titoli dei giornali) Donat Catten ma 15 gg. dopo me lo ritrovavo ministro della sanità! Al che ho capito che il voto era una presa per i….fondelli e non ho delegato piu nessuno. Piccolo com ero e come sono che altro potevo fare se non avallare con il mio voto questi disonorevoli?
sono pienamente d’accordo con te. La fortuna della classe dirigente di un paese e l’ indifferenza del popolo, la poca partecipazione nella vita pubblica dei cittadini.
Perche non aproffitare questi spazi per sviluppare delle proposte? perche continuare nella indifferenza. Il giorno che i cittadini si movilizeranno in forma spontanea con l’unico fine del risorgimento di una Nazione che e la culla della civiltà, allora li, tutta la classe dirigente se renderà conto che il potere e in mano dei cittadini.
Il punto è che la nostra Costituzione ha una gravissima lacuna.
Manca un articolo tra i 12 fondamentali che reciti “il Parlamento ha piena facoltà di legiferare su qualsiasi materia TRANNE quelle inerenti alle condizioni economiche proprie, dei propri membri e/o partiti di appartenenza, sia in forma di DDL, DL o Regolamento”.
Bisognava impedire sin dal principio a Camera e Senato di auto-legiferare sui propri compensi, i propri priovilegi, i propri vitalizi, le proprie esenzioni e via discorrendo.