Austerity: UK batte USA in politica monetaria

Scritto il alle 14:00 da Danilo DT

La giornata di ieri entrerà nella storia, non tanto per le trimestrali Usa ma per la manovra di Austerity che il governo inglese di Cameron e Osborne ha deliberato ieri. Era dai tempi di Churcill che la Gran Bretagna non prendeva una posizione così dura nei confronti della crisi economica.

In fuga dalla rovina. Fuga precipitosa, come mai prima d’ora nella storia post bellica del Regno Unito…. Ovvero tagli per 81 miliardi di sterline (92 miliardi di euro) capaci di riportare, in termini reali, la spesa pubblica ai numeri del 2008, quando rappresentava il 38,4% del PIL contro il 43,7 di oggi. Processo che dovrà concludersi entro il 2014-2015, nel periodo preso in esame dalla cosiddetta Spending review. È la summa della correzione ai conti pubblici inglesi, zavorrati da un deficit pari all’11,1% del prodotto interno lordo, regalo ultimo della crisi del credito e della successiva recessione. Il governo conservatore-liberaldemocratico ha deciso di liberarsene a tempo di record, entro la fine della legislatura, azzerando entro il 2015 il disavanzo strutturale. (Source: Sole 24ore)

Stupisce quindi il fatto che le due sorelle, USA e UK, si muovano su sentieri totalmente opposti. Da una parte la Gran Bretagna che prende di petto la crisi (come fa la Francia) con una manovra di austerity d’altri tempi, sicuramente impopolare e drastica ma che mette delle (possibili) basi per una ripartenza futura dell’economia.
E dall’altra… Mr. Ben Bernanke continua con il suo show…

Dal Beige Book di ieri sera, si evince che la crescita economica USA è modesta, nulla di nuovo… E che il sostegno ci sarà…eccome…ma non con una manovra di austerity, bensy col noto quantitative easing… Inondare il mercato di liquidità. Ottima per il breve (droga tutto e genera bolle) cattivo per il lungo periodo (non risolve i problemi, genera inflazione e aumenta il debito). Sperando che la velocità di circolazione della moneta non si impenni di brutto altrimenti sarà iperinflazione.
Inoltre non dimentichiamo una cosa. Il fatto che si intervenga con manovre del genere in prossimità delle elezioni è un fatto decisamente singolare. Infatti in passato queste operazioni “aggressive” venivano evitate in questo periodo. Ma…che volete farci… la strada è segnata,. La decisione è presa. Si è scelta la strada del “salvare a tutti i costi” con il quantitative easing. Politica monetaria pura preferita ad una più costruttiva politica fiscale.
E di tornare indietro con le decisioni non se ne parla proprio. La FED ha deciso.



Chi avrà ragione?

 Nel breve gli USA, è fuori di dubbio. Ma è inutile creare un favoloso castello se poi si scopre che viene fatto con la sabbia senza cemento. La Gran Bretagna, almeno lei, ci prova a mettere un po’ di fondamenta. E alla lunga avrà ragione sui cugini USA.

Un’ultma cosa: qualcuno dovrebbe speigare all’amico Bernie (Ben Bernanke) che la storia insegna, e per storia intendo il Giappone. L’allentamento monetario, conosciuto universalmente come Quantitative Easing NON E’ EFFICACE per curare le recessioni “da bilancio” come non sono efficaci le svalutazioni competitive NON coordinate, un tutti contro tutti che procura perdite generalizzate a saldo ZERO.  Se qualcuno ha il contatto Skype della FED, oppure un riferimento telefonico o un piccione viaggiatore che riesce a portare una pergamenta al FOMC, provi a dirlo a Bernie. Forse non lo sa o forse non lo ha ancora capito…. O forse non gli permettono di fare diversamente…

STAY TUNED!

DT

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18 commenti Commenta
caposci
Scritto il 21 Ottobre 2010 at 14:06

ottimo vediamo

housecrash
Scritto il 21 Ottobre 2010 at 14:40

Solitamente ciò che è avvenuto in Uk si è riproposto da noi nel giro di 6 mesi. Vedremo cosa succederà: ai posteri l’ardua sentenza 😉

bergasim
Scritto il 21 Ottobre 2010 at 14:54

Baltic Dry Index scende per il quarto giorno, come gli affitti per tutti i tipi di nave diapositiva.
Beige Book: Nonostante l’elevata disoccupazione e la persistente debolezza del mercato immobiliare, la spesa dei consumatori su bordi.
L’economia cinese è cresciuta del 9,6% nel Q3 – il più piccolo guadagno in un anno.
Euro-zone ottobre PMI composito scende al 53,4 – fresco di un anno basso.
rendimenti USA a 30 anni nei pressi di 1 settimana a partire da attirare le scadenze più lunghe.
Deutsche Bank cede $ 856.6M in obbligazioni legate alle proprietà commerciali.

fonte zero hedge

meditate gente, non ascolate le sirene, o se le ascoltate dovete avere le spalle coperte:roll:

Scritto il 21 Ottobre 2010 at 14:58

bergasim: …non ascoltate le sirene, o se le ascoltate dovete avere le spalle coperte:roll:  

Quelllo che ha detto Bergasim è fondamentale: Se ascoltiamo le sirene (rialziste) va bene anche perchè la tendenza è indiscutibile, ma pronti ad eventuali capitomboli. Domani se riesco vi posterò qualche interessante proiezione.

clagiame
Scritto il 21 Ottobre 2010 at 14:59

La FED si vuole sbarazzare dell’amministrazione Obama? Assist ai Repubblicani?

spybat
Scritto il 21 Ottobre 2010 at 15:04

gli inglesi giocano d’anticipo … a quando Italia, Spagna, …..?

m75035
Scritto il 21 Ottobre 2010 at 15:31

spybat@finanza,

noi abbiamo il calcio in HD ke ci immunizza!

Scritto il 21 Ottobre 2010 at 15:34

m75035@finanza,

Ma quale…. quello a 19 €/mese o quello a 47 €/mese senza Europa League? liberi di scegliere…. :mrgreen:

bergasim
Scritto il 21 Ottobre 2010 at 15:39

io ho la politica in hd è gratuita ( tanto la paghiamo con le tasse ) , si vedono i politci sparare stronzate e per giunta in alta definizione e volendo anche in 3d ( solo per chi evade più del 40% del reddito), 360gb byte di memoria sulla piattaforma POLITICOM, se siete interessati vi dico dove telefonare.

Ps per chi evade il 100% delle tasse in esclusiva i camerini di porta a porta e tg4

gremlin
Scritto il 21 Ottobre 2010 at 15:40

Dream, mi fai venire in mente che di cemento se n’è messo poco anche nelle case d’Abruzzo e al primo scossone è venuta giù parecchia robaccia…
Ieri sera su Rai Storia, Minoli ha trasmesso un servizio sulla WS del 1929 e sul sogno americano a debito, vedere gente che leggeva le quotazioni su chilometri di strisce di carta battute dalla telescriventi mi ha commosso.
Invece sapere che le bolle, le manipolazioni, la lobby bancaria e l’avidità del parco buoi e degli squali erano tal quali a quanto vediamo oggi mi ha sorpreso, pensavo che gli americani si fossero rovinati con nixon greenspan bush ecc ecc invece erano già beceri allora…

paolo41
Scritto il 21 Ottobre 2010 at 16:53

bergasim,

Dream Theater,

gremlin,

sapete che la penso come voi, ma anche se le quotazioni sono “manipolate” o tenute su con i fili, non riesco a individuare chi abbia interesse a fare scoppiare un’altra bolla o, come ho accennato in un precedente post, quale possa essere l’effetto esterno che ne causi … l’esplosione.

gremlin
Scritto il 21 Ottobre 2010 at 17:05

paolo41,

intanto l’annunciato QE è di per sè motivo di bolla come già fu l’azzeramento dei tassi e il fomc del 3 nov potrebbe amplificarne ulteriormente gli effetti
difficile al momento scovare motivi “strutturali” che possano dare il cambio al QE quando questo avrà esaurito la sua spinta

spybat
Scritto il 21 Ottobre 2010 at 17:22

gremlin: paolo41, difficile al momento scovare motivi “strutturali” che possano dare il cambio al QE quando questo avrà esaurito la sua spinta  

parole sacrosante… a me sembra che siamo ormai all’estremo tentativo… se non va… bye bye mondo moderno 😕

paolo41
Scritto il 21 Ottobre 2010 at 18:07

gremlin,

spybat@finanza,

penso che possano ancora andare avanti con questa situazione, lasciando salire un po’ i tassi e l’inflazione, sempre chè raggiungano un qualche accordo sulle valute e un minimo bilanciamento delle economie. Solo se qualcuno decide di “rompere” e si scivola sul protezionismo l’attuale assetto economico salta e si va incontro ad una seconda grossa recessione. Probabilità… non più del 30%.

anonimocds
Scritto il 21 Ottobre 2010 at 18:56

solo un’obiezioncina Dream: metti pere e mele insieme…politica fiscale (inglese) e monetaria (americana)…
…Governo Cameron e Bernanke (Fed). Ma se dicessimo King (Bank of England) e Bernanke non saremmo molto distanti…e infatti USD e GBP inziano ad andare a rotoli.

Se guardo a Governatori delgli Stati USA e Governo Cameron vedo invece manovre entrambe restrittive.

Io sono con Krugman… penso che dovremmo lasciare andare un po’ i deficit di bilancio, inclusa un po’ l’Euro Area dominata dai Tedeschi per gli Stati che non hanno eccessivi problemi di Debito Pubblico (tedeschi che pure mi piacciono per rigore e impostazione).

Perche’ il rischio e’ di stringere i cordoni della borsa troppo presto e di ritrovarci in recessione o double dip… come il Giappone dei primi Anni ’90.

Ci sara’ tempo per stringere le spese e aumentare le tasse… io se i mercati lo concedessero e non ci puntassero la pistola addosso, un minimo piu’ espansivo per 3/4 trimestri ancora sul fronte fiscale lo sarei.

Su quello monetario, invece, che ritengo ormai aver perso di credibilita’ ma anche di mordente, mi staccherei un po’ dalla printing press, invece…

    Scritto il 21 Ottobre 2010 at 19:23

    Ciao Acds!
    Quello che mi premeva sottolineare è che negli USA mi pare di scorgere una soluzione che è ONE WAY e stop. Non c’è alternativa al QE. Trovo personalmente errato affidarsi esclusivamente alla politica monetaria espansiva. In UK scorgo invece una sensibilità diversa verso le problematiche. L’intervento fiscale in UK è un chiaro segnale, secondo me, di voler affrontare la realtà in modo diverso.

lampo
Scritto il 21 Ottobre 2010 at 23:06

Penso che quanto messo in campo dagli UK sia una anticipazione della futura politica di austerity degli USA. Ciò per i seguenti motivi:
1) la FED è a perfetta conoscenza del fatto che, come dice DT, ha finito le cartucce… e a parte stampare a manetta e continuare con la politica dell’ottimismo… rimane ben poco;
2) durante le elezioni di novembre entreranno nel Congresso molte frange estremiste che, di fatto, paralizzeranno l’attività politica “svolta” dall’Amministrazione Obama fino ad oggi (e qui ci sarebbe da discutere parecchio…). Se poi ci aggiungiamo anche i potenziali seggi acquisiti dai repubblicani.., l’amministrazione avrà proprio le mani legate. Non solo: verrà anche incolpata (dai nuovi eletti, in preparazione delle elezioni per il successore di Obama), su tutti i fronti, del fallimento della politica economica degli ultimi anni (ovviamente scaricando anche quella del predecessore di Obama sull’attuale amministrazione… così come sempre si salvano le poltrone dei soliti noti che sono “effettivamente” al potere);
3) il punto 2 porterà ad un crollo dell’ottimismo che c’era nella popolazione americana riguardo alla durata della crisi (anche se ritengo che tale ottimismo in realtà non ci fosse mai stato), anche in conseguenza dei dati negativi che incominceranno ad essere pubblicati verso la fine dell’anno (sempre che la statistica rimanga quella “classica” e non quella dei dati revisionati a posteriori “sempre in peggio”). Ciò scoraggerà ancora di più chi è in cerca di occupazione ed utilizza i “food stamp”, anche per il fatto che si materializzerà, in questa parte della popolazione, la consapevolezza che rimarranno infangati in questa disastrata situazione sociale molto a lungo (non oso pensare i potenziali disordini sociali che possano scatenarsi… per cui il prossimo anno forse non sarà il caso di fare i turisti soprattutto nelle metropoli USA);
4) Infine il punto 3 permetterà alla nuova futura classe dirigente, per coerenza, (in contrapposizione con Obama) di richiedere politiche di austerity, visto che quelle attuali non hanno funzionato! Se, invece, l’attuale amministrazione avrà l’accortezza di capire in che trappola politica si è andata ad infilare (!), allora sarà la stessa amministrazione Obama a “smantellare” la politica economica e monetaria fin qui perseguita (probabilmente incolpando la FED stessa! e la precedente amministrazione che ha iniziato tale politica monetaria, oppure addirittura assumendosi la responsabilità degli errori… oramai non mi meraviglio più di niente in ambito politico) e quindi a proporre l’austerity.
Come vedete in entrambi i casi, il fatto che l’UK abbia già intrapreso tale strada, sarà l’asso nella manica da giocare a livello politico da chi dei due fronti sarà più abile, visto che sarà un alibi perfetto per far indorare la pillola agli americani, che oramai depressi, accetteranno probabilmente di buon grado i sacrifici derivanti (dopo tutti quelli che oramai hanno passato)… purché si esca sul serio dalla crisi attuale che attanaglia le loro famiglie e si veda la luce in fondo al tunnel.

Per tutti questi motivi non mi meraviglio che la mossa economica presa dagli UK sia in realtà stata pianificata strategicamente assieme agli USA. Sarà interessante vedere dopo le elezioni i movimenti che avverranno a livello di cambio della sterlina e del dollaro. Se si indeboliranno entrambi… vuol dire che gli USA prenderanno la stessa strada degli UK.

Buona notte

Scritto il 21 Ottobre 2010 at 23:11

lampo,

notte lampo e ‘notte a tutti!

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