MERCATO RESILIENTE oltre le logiche. Ecco il motivo

Scritto il alle 07:39 da Danilo DT

There is no alternative (TINA).

Ricordate che si continuava a dire che non esisteva alternativa all’equity. Era quasi una costrizione e tutti ,alimentando con acquisti il mercato azionario, non hanno fatto che contribuire  a quella che è una sorta di scenario da auto avveramento. E sembrava quasi che le notizie negative NON esistessero, o meglio non avessero la forza necessaria per far scendere le borse.

Ma adesso TINA è sempre valida o è stata mandata in cantina?

Proprio in questi giorni parlavo di tassi reali e di come siano importanti per valutare la bontà di un investimento. Bene, negli ultimi mesi i tassi reali soprattutto in USA sono saliti e non poco, guidati ovviamente dall’impennata dei tassi nominali dei T-Bond.

La cosa che forse in pochi hanno notato che in questo contesto, chi ha perso molto terreno sono quelli che in molti vedono (erroneamente) come i “salvatori della patria”, ovvero i titoli inflation linked. Un tipo di asset class che patisce molto la salita dei tassi nominali. (click here)

Quindi occhio, gli Inflation Linked potrebbero riservare qualche sorpresa ulteriore, non obbligatoriamente in positivo.

Ma come è noto, tassi reali in salita, non sono sinonimo di mercati azionari forti. E invece le borse al momento hanno retto il colpo. Magari settorialmente i titoli value stanno riacquistando terreno sui growth, martoriati dal quadro di mercato e dai tassi in ripresa, però nel complesso la borsa ha tenuto bene

E facendo un ragionamento a “voce alta” viene quasi da chiedersi: ma come fa a reggere la borsa? Tralasciando tutte le logiche più o meno discutibili,  livello di fondamentali, ERP ecc ecc, dobbiamo notare che ci sono anche delle considerazioni tecniche e di sentiment che possono aver fatto la differenza.

American Association of Individual Investors (AAII)

Per chi non conosce l’indice AAII, misura tramite sondaggi il sentiment degli investitori. E gli ultimi sondaggi hanno illustrato una percentuale di investitori ottimisti ai livelli più bassi dal 1992. Elemento da leggere in chiave “indicatore CONTRARIAN” e che va a mettere un supporto al mercato, impedendogli ulteriori correzioni in mancanza di nuovi elementi “disruptives”.

Considerazioni, queste, che hanno un senso nel breve termine. Ma già nel medio ci saranno elementi che potranno condizionare le borse. In primis le trimestrali e poi, ovviamente, la macroeconomia e la geopolitica.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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