La RICETTA per salvare i mercati da correzioni shock

Scritto il alle 07:44 da Danilo DT

NORMALIZZAZIONE. E’ una delle parole più inflazionate in questi giorni. A proposito, INFLAZIONE segue sempre a ruota, state tranquilli.

Detto questo, normalizzazione perché?
Perché il “mood” delle banche centrali è cambiato, perché la liquidità è a livelli sicuramente esagerati e, vista anche un’inflazione apparentemente fuori controllo, bisogna rientrare da questi eccessi.

(…) “Nel nostro scenario base, i mercati e le banche si avviano verso una normalizzazione nel 2022 rispetto agli anni record nel 2020 e nel 2021 e da allora in poi riprendono una crescita modesta”, ha detto agli analisti Jeremy Barnum, Chief Financial Officer di JPMorgan Chase. Barnum evidenziato che i volumi di scambio rimarranno comunque elevati nel 2022: “l’inizio di un ciclo di aumento dei tassi potrebbe essere abbastanza salutare per i ricavi del reddito fisso in particolare”. (…) [Source]

Di messaggi come questi ce ne sono a bizzeffe. Ma attenzione qui si tratta di una normalizzazione diversa da quella che intendo io. Parlavo della normalizzazione del bilancio delle banche centrali.

Sarà un processo per certi versi anche necessario per limitare appunto gli eccessi, ma facciamo sempre attenzione ad una cosa: in questo contesto storico, abbiamo un’inflazione importante soprattutto a causa di uno shock da domanda o da offerta?

Rispondere correttamente a questa domanda può aiutare a capire quale sarà l’atteggiamento delle banche centrali. Un atteggiamento che sarebbe più aggressivo in caso di shock da domanda, ma che diventa più riflessivo in caso di shock da offerta.
Il problema è la carenza di beni e non solo una domanda forte legata alla ripartenza. Quindi per farla breve, è shock da offerta.

Inoltre la generosità dei bilanci delle banche centrali, come abbiamo più volte dimostrato, hanno alimentato indirettamente in modo importante i mercati finanziari. Che, ricordiamolo sempre, sono tuttora guidati da un pugno di titoli che dominano la scena (ricordate questo POST? Non per tutti è sempre festa…)

Sarà un caso? Sarà qualcosa di più? Questo lo scopriremo solo vivendo anche se mi sembra evidente la fortissima correlazione.

NYFANG vs BANCHE CENTRALI

Domanda: ma se le banche centrali veramente iniziano con una normalizzazione importante, dove andranno i titoli facenti parte il NYFANG? Riusciranno a stare in piedi da soli, poggiando le quotazioni su utili sempre più generosi, buyback, dividendi e prospettive iperboliche di crescita?

Ecco perché secondo me la normalizzazione delle banche centrali potrebbe essere più lenta di quanto ci immaginiamo. Sempre che l’inflazione lo permetta, con un unico obiettivo: evitare un crash dei mercati.

PS: le borse correggono? Vero, non è che sia per il timore di una “normalizzazione”?

STAY TUNED!

Danilo DT

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