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FOMC: rischio inflazione, niente quantitative easing
No more quantitative easing.
Ben Bernanke parla chiaro al Fomc. Non ci sarà bisogno di ulteriori manovre a sostegno della crescita economica degli USA.
Secondo la FED l’economia vive “di una crescita che è moderata e graduale, mentre arrivano segnali migliori sul fronte della disoccupazione, anche se la stessa resta a livelli storicamente molto elevati.” Quindi scenario in miglioramento ma tante incognite. In primis la Cina. Dal Minute, vediamo una FED più prudente rispetto alla spavalderia passata. Quindi al momento non sono previste altre manovre. Ma attenzione: se capita un qualcosa che mette in dubbio la prosecuzione del trend di crescita, la FED si è detta pronta a prendere in mano tutte le armi necessarie.
In primis, come è ovvio, il quantitative easing 3 alias QE3. Questi messaggi multipli appena commentati, sono da tenere in considerazione, in quanto come ho già dimostrato in passato, i rally di borsa (e non solo) degli ultimi tempi sono stati alimentati proprio dalla politica monetaria espansiva ed un’eventuale rallentamento soprattutto dell’espansione monetaria in USA ed Europa, potrebbe avere sui mercati impatti non da poco.
Ma non solo. Leggete qui sotto.
The Federal Reserve today released the minutes of the March 13 FOMC meeting, when the Committee reiterated that “economic conditions […] are likely to warrant exceptionally low levels for the federal funds rate at least through late 2014”, and decided to continue the program of extending the average maturity of the Fed’s holdings of securities as announced in September, and to retain the existing policies regarding the reinvestment of principal payments from Federal Reserve holdings of securities. (…)“The Committee also stated that it is prepared to adjust the size and composition of its securities holdings as appropriate to promote a stronger economic recovery in a context of price stability. A couple of members indicated that the initiation of additional stimulus could become necessary if the economy lost momentum or if inflation seemed likely to remain below its mandateconsistent rate of 2 percent over the medium run.” (Source FED)
Credo che in questa nuova prudenza ci sia da leggere anche un fattore, che definirei nuovo nel senso che in passato veniva considerato poco o niente. Insomma, non faceva paura.. Sto parlando dell’inflazione. Molto probabilmente la FED interverrà con il QE3 in caso di necessità e solo SE l’inflazione, a seguito del rallentamento, non sarà oltre determinati parametri di sicurezza. Molto chiaro il parametro: 2%. Prendere nota.
Minifocus intermarket
Quindi, cercando di interpretare il tutto, il mercato ha reagito di conseguenza.
Equity che non è stato mosso dall’entusiasmo, ma soprattutto vendite sui bonds. Timori sul fenomeno inflazione. E poi ci si domanda che cosa accadrà ai Treasury senza il sostegno della FED (visto che, occorre ricordarlo, sono tutti in rendimento reale negativo). Dollaro in ripresa (sulla fiducia della ripresa economica e non certo per il differenziale di rendimento) e commodity che seguono in linea di massima l’equity.
Uno scenario fortemente complesso ma in evoluzione che cercherò di approfondire stasera nel video di TRENDS. Intanto non scordatevi che oggi è il giorno dove Mario Draghi dovrà rispondere a Ben Bernanke. Ma di questo ho parlato QUI.
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DT
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Ohhh quante balle….
http://finviz.com/bubbles/bubbles.ashx?t=sp500&st=rsi
il momento in cui la FED non supporterà più i tbond, diventeranno carta straccia, perchè nessuno li vorrà più e tutti tenderanno a disfarsene. prima ovviamente, la FED interverrà ancora, a qualsiasi costo.
Ahahahah fantastico
Ma dove li trovate questi blog finanziari? Sono eccezionali
Grazie. L’equilibrio mi sembra molto precario. Esigenza di tenere bassi i tassi, esigenza di svalutare la moneta e non poterlo fare. Dovrà scegliere e non credo che il tempo a disposizione sia molto a meno che non speri (la fed) che collassi prima l’europa.
ob1KnoB@finanzaonline: Ohhh quante balle….http://finviz.com/bubbles/bubbles.ashx?t=sp500&st=rsi
La migliore è la BLL … Un nome una bolla…
Stasera SUPER PUNTATA DI TRENDS. Mi è venuto un’idea per un paio di cose molto particolari ed interessanti, oltre alle solite analisi.
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Tutto il mondo è paese. Gli americani che si fanno INFLUENZARE dalle paure tedesche sull’inflazione. Etciu. Salute! Buona guarigione a tutti, soprattutto al giappone visto che di inflazione ne avrebbe bisogno da 20 anni. ( che sia arrivata per davvero la resa dei conti? Dubito fortemente.) Io invece mi domanderei cosa succede al debito usa quando i t-bond senza il sostegno della fed renderanno di più.