FIDUCIA dei consumatori: occhio al parallelismo con la bolla internet

Scritto il alle 12:22 da Danilo DT

La grande bolla da asset, o bolla della liquidità, ormai ci accompagna da tempo. E sembra inscalfibile, perché potenzialmente potrebbe ancora durare a lungo. Infatti le banche centrali possono (e lo faranno) immettere ulteriore liquidità. Ma basterà?
Certo che no perché poi ci sono altri fattori che interverranno e la sola liquidità non basterà.
Uno dei più importanti è la fiducia dei consumatori. Proprio quella fiducia che oggi è alle stelle e che sembra non arrestarsi mai.
Notate però questa particolarità.
Molto spesso si va ad accomunare la bolla della liquidità con la bolla subprime. E forse qui c’è l’errore perché quella che più potrebbe essere presa come metro di paragone è la bolla internet del 2000. Certo, il quadro macro era diverso, ma guardate la fiducia dei consumatori.

In questo grafico trovate la fiducia dei consumatori USA

a) Attuale
b) Complessiva
c) Prospettica

Come vedete quella attuale è al massimo, le altre meno. Ora però fermatevi un attimo e guardate meglio il grafico.

Si sta ricreando lo stesso quadro di mercato visto proprio nel periodo della grande bolla internet. MA attenzione. E’ un ragionamento prospettico perché ad oggi NON c’è e ripeto NON c’è alcun segnale di inversione delle varie fiducie. Quindi, molto semplicemente, monitoriamo con attenzione il grafico in futuro perché potrebbe darci delle importanti ed interessanti indicazioni (soprattutto per interpretare quella che sarà per molti una correzione, per altri un’inversione e per altri ancora una recessione).

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia. Se sei interessato agli argomenti qui espressi e vorresti approfondirli, contattami!
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

3 commenti Commenta
alplet
Scritto il 6 Novembre 2019 at 16:51

Quando sarà il momento della crisi le banche centrali abbasseranno i tassi, anche sottozero, eventualmente, e, molto probabilmente, acquisteranno anche azioni.

Scritto il 6 Novembre 2019 at 22:06

Certo, come ha fatto al BoJ. Ma anche stavolta…basterà? E secondo te si arriverà agilmente a queste scelte con un personaggio come la Lagarde alla BCE? E Powell si inchinerà a Trump in questo modo proprio adesso che si parla di impeachment?

alplet
Scritto il 7 Novembre 2019 at 14:32

Mi verrebbe da dire che per arrivare a estremi rimedi ci vogliono mali estremi. Cioè comprare azioni per una banca centrale sarebbe una carta da giocare quando le cose si mettono veramente male: chessoio con lo S&P in precipizio sotto 1800, per es.. Comunque di assi nelle maniche ne hanno quanti ne vogliono.

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