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Fiducia dei consumatori USA: ancora in rialzo
Oggi pomeriggio uno dei dati più attesi era quello sulla fiducia dei consumatori. Un dato drammaticamente importante che potrebbe subire anche delle pesanti conseguenze dalle scadenze fiscali di fine anno (Fiscal Cliff).
Dato precedente: 60.6
Dato previsto: 63.20
Dato effettivo: 70.30
Come è possibile? Abbiamo una fase recessiva alle porte negli Usa e la fiducia dei consumatori resta così alta? C’è gente che probabilmente tra qualche mese perderà i cosiddetto “Food Stamps” e la fiducia è così elevata?
Beh, credo che sia abbastanza semplice spiegarne il motivo citando un detto molto noto tra gli operatori di borsa: don’t fight the FED.
Bernanke con il QE3 ha fatto quello che la politica vuole rimandare. Sostiene con lo sputo un’economia che ormai è in preda ad uan crisi di stimoli, rimandando quindi il problema.
Morale: ora la fiducia è vista in aumento, oltre 70 punti. Ma fate ben attenzione: il QE3 alla lunga potrebbe avere evveffti decisamente negativi. E per la cronaca, a farcelo capire è stato lo stesso fautore del qe3: Ben Bernanke.
Fiducia dei consumatori USA
STAY TUNED!
DT
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Considerando i livelli precrisi immobiliare USA, 70 non è un dato alto… anzi. Indica che appunto non siamo ancora ai livelli di “normalità” (se così si può chiamare l’eccessiva propensione ai consumi precrisi) che c’era prima del crollo della Lehman Brothers.
Invece il dato è effettivamente alto considerando la situazione macroeconomica odierna.
Quindi considerando la relatività di un dato del genere, rispetto al contesto in cui si vuole confrontarlo, prima di festeggiare, visto anche il periodo elettorale (dove una certa “spinta” alla fuoriuscita di certi dati ci può anche stare), attenderei il prossimo dato.
Se non è in linea con l’attuale, ma di nuovo sui 60… evidentemente il dato odierno era fuorviante nella serie storica.
In quest’ultimo caso… forse a zio Ben… sarà caduto qualche altro capello. 😉
Basta aver pazienza… Come diceva Calindri nella pubblicità? “nò dura, nò dura miga”.
Non me la sono sentita di commentare il post sulla Siria… è noioso ripetersi ed ormai se non prendo una cantonata “storica”, la strada globale socio-economico-finanziaria in discesa senza freni e con gli autisti imbriachi che si considerano strateghi è presa… Si faranno male. Speriamo di non farci male noi.
…e siamo sotto elezioni…