AVANTI TUTTA! Alla ricerca della crescita perpetua

Scritto il alle 22:54 da Danilo DT

In tutti questi giorni in cui non sono stato presente, è successo di tutto ma allo stesso tempo è successo nulla. Si potrebbero scrivere centinaia di post o forse limitarsi ad un pensiero generico dove si riconosce lo status di “mercato sotto tutela” e si attendono gli eventi. Infatti è clamorosa la volontà esplicita delle banche centrali di sostenere il mercato a tutti i costi. Ed è altrettanto confermata la relatività del personaggio “Donald Trump”.

Anzi, forse no, noi lo vediamo cosi, ma in realtà lui sta giocando una partita a scacchi molto rischiosa, con una tattica poco diplomatica e molto aggressiva e allo stesso tempo molto legata ai dati macroeconomici USA in uscita e agli eventi in essere.
Quindi, se già fino ad oggi fare delle previsioni era molto difficile, oggi diventa più che impossibile.
Ma nel trambusto generale qualche segnale molto interessante lo possiamo scorgere. Innanzitutto il rimbalzo dell’oro e del Bitcoin.

Casuale secondo voi? Oppure figlio di un quadro che si sta complicando e che potrebbe diventare difficile in futuro?
Notate bene: FUTURO. Perché oggi non vedo rischio recessione.
Vi pubblico, aggiornato, uno dei miei grafici che considero un po’ benchmark per monitorare il polso dell’economia USA.
E noi tutti sappiamo che, al momento, resta lei la macchina trascinante, almeno ancora per qualche anno.
Dicevamo: qui trovate.

a) La media 3 mesi dell’Indica di fiducia del Michigan (secondo voi perché ho preso una media?)
b) La media 1 mese dell’indice variazione occupati settore NON agricolo (vedi sopra il motivo della media)
c) Tasso disoccupazione ufficiale
d) Il differenziale tradizionale USA dei rendimenti 10y vs 2y

E’ evidente che i segnali siano quelli di un ciclo in esaurimento ma ancora NON prossimo alla recessione. E con le banche centrali pronte al conflitto con il naturale ciclo economico, i tempi potrebbero allungarsi ancora un po’.
Nei precedenti articoli ho fatto delle stime in merito (VEDI QUI) e non posso che confermarle.
Intanto però nel breve interessante un altro mio cavallo di battaglia, il CESI.

Chi segue questo blog, avrà imparato a conoscere l’indice CESI, ovvero il Citigroup Economic Surprise Index, l’indice che registra la differenza positiva o negativa tra dati effettivi e stime di consenso. Quindi, in altri termini, registra le sorprese in negativo e in positivo dei dati macro. [Source]

Cosa notiamo?

CESI: Citigroup Economic Surprise Index

Beh, direi molto bene il Giappone, in buona ripresa l’Europa, in peggioramento la Cina ma… attenzione… guardate un po’ gli USA? Ahi ahi ahi… Non sono tutte rose e fiori ed ecco infatti che Trump va al G-20 e diventa un micione amicone con tutti, varca confini NordCoreani, apre nuove prospettive di accordo e addirittura apre a Huawei.
Insomma è tutto il contrario di tutto. Ma per Trump diventa una necessità.

Come definirla? Una barzelletta, una farsa? Fate un po’ voi ma di certo qui si stanno manomettendo gli equilibri naturali delle cose ed un giorno qualcuno presenterà il conto.
Intanto però andare contro il mercato è follia, non seguire le strade aperte dal sistema (che ci spingono ai nuovi massimi già raggiunti sullo Spoore) diventa un errore. Ma è altrettanto importante seguire i grafici che vi ho segnalato. Possono aiutare non poco a capire come stanno le cose.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

1 commento Commenta
alplet
Scritto il 3 Luglio 2019 at 15:31

Riguardo il preimo grafico vorrei aggiungere che in caso di recessione la borsa parte ovviamente prima dei dati economici e quando parte con quella curva diventa vorticosa e scende velocemente.

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