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FINANZA, ECONOMIA E MERCATI: alla ricerca della verità
Cercare di riordinare le idee proprio quando la situazione sembra ti stia scappando di mano. Non fermarsi ai soliti pregiudizi e alle apparenze, ma cercare di andare più a fondo della questione. L’obiettivo è unico e a volte pretenzioso: capire come stanno veramente le cose ed ottenere una lettura del quadro di mercato il più possibile realistica. Ancor di più in questi giorni, con la vicenda Volkswagen a farla da padrone.
Ho provato a fermarmi un attimo, cercando di capire cosa sta accadendo. Perchè un taglio mancato ha ottenuto come risposta una forte correzione (poi parzialmente rientrata), quale sia ancora l’influenza della politica monetaria su economia e finanza, e quali sono le prospettive dei mercati finanziari per i prossimi mesi. Impossibile ottenere delle risposte credibili? Certo, non è facile, ma io ci ho provato in questo post scritto per Piano Inclinato, che vi ritrovate proposto qui sotto.
Mi capita di leggere sui media, spesso e volentieri, le più strampalate giustificazioni per spiegare i particolari scenari di mercati che si sono venuti a creare. E in molti si domandano come mai, ad un esito potenzialmente “Dovish” del FOMC, abbiamo subito una reazione dei mercati chiaramente “Hawkish”. Il mondo è completamente impazzito?
No, cari lettori, il mondo NON è impazzito. Il mondo sta iniziando a prendere coscienza della realtà delle cose.
Il primo fatto che si sta iniziando a capire è la pericolosità della politica monetaria ultra-espansiva. Avrei forse dovuto dire “inutilità”? In realtà la politica monetaria non deve essere vista come la fonte di tutti i mali. Può però diventarlo quando viene gestita in modo probabilmente scriteriato, vedi ad esempio quanto accaduto negli USA in questi ultimi 10 anni, dove siamo partiti prima con il taglio dei tassi, poi con il TARP, QE e quant’altro.
E se il mondo prende coscienza della drammaticità della situazione, è conseguente un’altra considerazione. La FED era vista come la cura taumaturgica di mercati ed economie. Dietro front. Ora il QE non è più la soluzione a tutti i mali, e quindi ecco che succede quanto temuto dal sottoscritto già tempo fa: si perde la fiducia nei confronti delle banche centrali. Per carità, si va per gradi e in modo non iper traumatico, ma una cosa è certa. Il rapporto tra borse e FED sarà più difficile, proprio come quando in un rapporto di coppia scatta prima il dubbio e poi le prove del tradimento.
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