ANALISI MERCATI: questa è solo una statistica, o quasi…
La correzione della borsa è dovuta a tanti fattori. Tra le tante aggiungiamo un’analisi statistica che mette a nudo la criticità di queste settimane. Intanto però la leva finanziaria ed il Margin Debt mettono paura.
La giostra dei mercati sembra non volersi più fermare. La volatilità si mantiene su toni elevati, i mercati si sentono un po’ spaesati dopo le ammissioni della FED che teme una frenata globale e che non muove i tassi soprattutto per il bene dell’umanità.
Guardiamoci per un attimo indietro e utilizziamo una statistica di Ryan Detrick che si è preso la briga di ricalcolare tutte le performance settimanali degli ultimi 10 anni. L’oggetto dell’analisi è il solito benchmark azionario, lo SP500. Ecco la notizia, che sicuramente farà la gioia dei ribassisti ma che resta pur sempre una statistica che, quindi, può essere tranquillamente smentita dai risultati.
Sappiate che le prossime DUE settimane sono storicamente le due PEGGIORI di tutto l’anno, in questa statistica che, come detto, prende in considerazione le performance settimanali degli ultimi 10 anni.
Ormai il “Sell in May…” è passato da mesi ma in questo momento ci sono tante variabili che turbano i mercati. La statistica non vi dà fiducia? Fate bene, basarsi su questi dati non è sufficiente. Diciamo che nei prossimi post leggerete altre notizie e, secondo me, delle ben più importanti motivazioni che possono essere utilizzate come “chiavi di lettura” dei mercati.
Un passo alla volta, cari lettori, un passo alla volta. Intanto continuiamo con la statistica anche se cominciamo a “fonderla” coi fondamentali. Parliamo infatti di “margin debt“. Ve lo ricordate? Spero proprio di si. Allora, il grafico che vi presento è singolare e molto interessante e, ahime, suggerisce una cosa: massima prudenza.
Margin debt: se scende la leva finanziaria in borsa…
Infatti, sapete benissimo che il “margin debt” rappresenta la “benzina aggiuntiva” dei mercati finanziari. Racchiude tutto quel mondo di denaro preso a debito (complice i tassi al tappeto) che viene poi girato in borsa. La percentuale di variazione del Margin Debt, a gennaio, è addirittura passata in negativo.
Questo può voler dire tutto o anche dire niente. Il problema sta appunto nella statistica. In passato, quando il tasso di crescita a 12 mesi del Margin Debt è passato in negativo, è partito un mercato orso di dimensioni importanti. (chart by: The Feld Report). Anche questa è statistica. Ma gli effetti del movimento del denaro e della leva finanziaria iniziano ad andare un po’ “oltre” alla semplice statistica.
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