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BOND (S)TONIC: cocktail pesante sui mercati
Che bella giornata per il mercato obbligazionario europeo, eh? I prezzi crollano come se fossero in svendita al mercatino dell’usato, mentre i rendimenti schizzano verso l’alto come razzi sparati da Musk marchiati SpaceX a seguito di una svendita al mercatino della BCE, che sembra aver perso la rotta di comando.
Nelle ultime 24 ore, il panorama è chiaro: il BTP future italiano a 10 anni flirta con un rendimento del 3,95% (dati Il Sole 24 Ore), lo spread BTP Bund si allarga a 110 punti base, e il Gilt britannico si gode il suo momento di gloria al 4,9%, un livello che non vedeva dal 2008. Intanto, il Bund tedesco, quel bravo ragazzo affidabile, resta in area 2,9%, ma non illudiamoci: anche lui trema di fronte alla tempesta globale e la barriera 3% non sembra così utopica..
Cosa sta succedendo? Beh, prendete un po’ di incertezza geopolitica, una spruzzata di inflazione che non vuole morire, un possibile ultra deficit teutonico che necessita di conferme e le politiche di un Trump 2.0 che minacciano dazi oltre confine e deficit stellari negli USA, e voilà: il mercato obbligazionario europeo si trasforma in una giostra impazzita.
E noi? Stiamo qui a guardare governi e aziende che esitano a emettere nuovi bond, paralizzati dal dilemma: piazzarli ora o aspettare che i rendimenti si stabilizzino?
Spoiler: nessuno ha la sfera di cristallo. Intanto, il messaggio è chiaro: il reddito fisso non è più così ‘fisso’, e chi pensava che le obbligazioni fossero un porto sicuro forse dovrebbe rileggersi la definizione di ‘rischio’. Benvenuti nel 2025, dove anche i bond giocano a fare i ribelli!”
STAY TUNED!