in caricamento ...
BTP ITALIA: stato di necessità
La sottoscrizione del BTP Italia pro Covid-19 sta proseguendo con un grande successo. In un solo giorno già si sono raccolte adesioni per la bellezza di 4 miliardi di Euro. Un importo notevole che va quindi a sorreggere le finanze pubbliche in un momento di particolare difficoltà.
Chissà se gli appelli di Messina e Savona sono stati determinanti. E sia ben chiaro, non sono solo due CITTA’ ma anche il cognome del CEO di Intesa San Paolo e del Presidente della Consob.
Intanto la situazione sta generando una strana anomalia che porterà anche ad arbitraggi. Io intanto ve la comunico.
Come è noto venerdi hanno comunicato il tasso MINIMO del BTP italia.
(…) «il tasso minimo garantito, stabilito all’1,4%, potrà essere modificato, ma solo al termine dell’operazione». Solo esclusivamente al rialzo, perché quella comunicata venerdì è stata la cedola minima. Un rendimento reale a cui si sommerà l’eventuale rivalutazione per inflazione e il premio fedeltà dell’8 per mille per chi terrà il titolo a scadenza. La tassazione, ha ricordato, è quella agevolata, pari al 12,5%, e il titolo non è intaccato dalla tassa di successione. (…) [Source]
Quindi a conti fatti, il BTP Italia parte da una base solida. Collocato a 100, sarà innanzitutto un BTP tradizionale tasso fisso con rendimento lordo a 5 anni pari all’1.40%, più l’inflazione italiana FOI. Dove sta l’anomalia?
Questo è il rendimento dei BTP Italiani. Il BTP paritetica scadenza (5y) rende solo l’1.20%, quindi 20bp meno della base del BTP Italia.
Quando lo stato di necessità si fa virtù per il trader (e il risparmiatore).
STAY TUNED!