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TRASPARENZA BANCARIA: UNA NECESSITA’
Con il termine di “trasparenza bancaria” si intendono l’insieme degli accorgimenti volti a rendere chiaro e comprensibile ad un utente di media istruzione il funzionamento dei rapporti con un istituto di credito o con una banca o con una finanziaria. In questo post non ho assolutamente intenzione di addentrarmi in questo argomento. Con trasparenza bancaria intendevo ben altre cose. MI spiego meglio.
Come ben sapete (a furia di scriverlo) all’appello mancano ancora centinanai di miliardi di $ di subprime, tuttora giacenti nei bilanci di chissà quali banche o finanziarie. Recentemente UBS ne stimava l’esistenza pari a circa 600 miliardi di $, ma il mercato ne ha dichiarati all’incirca 170 miliardi di dollari. Ma domanda è d’obbligo: dove sono finiti questi soldi?
Mercato in fibrillazione e non solo per Bear Stearns
Ieri è stata una giornata epica. Non esisteva liquidità: se cercavi di comprare un titolo obbligazionario, non trovavi banche disposte a mettersi come controparte. Se volevi vendere un titolo bancario, anceh se di un buon emittente, nessuno te lo comprava. Anzi, magari te lo compravano con un prezzo folle. Il motivo è che il mercato è totalmente ingessato: l’ITRAXX è a dei livelli siderali e i market maker hanno deciso di non esporre più i prezzi in acquisto. Proprio su quei titoli che fino a qualche mese fa venivano tradati con estrema facilità. E’ stata additata Bear Stearns come la causa principale (svalutazione dei titoli Alt-A ovvero un gradino sopra ai subprime… definiamola un’altra barzelletta finanziaria…) , ma la verità è che il mercato ormai è saturo, saturo di negatività e di dubbi
Una grande necessità
Quello di cui tutti abbiamo bisogno, giunti a questo punto, è di una maggiore trasparenza. E questa trasparenza può solo arrivare da una “chiave di volta”, ovvero le banche devono dichiarare apertamente al mercato tutte le perdite occulte. E questo perché l’incertezza è il peggiore di tutti i mali. Fino a quando non avremo tutti i dati chiari, finchè le banche non avranno girato tutte le carte in tavola, fino ad allora l’incertezza e la volatilità saranno regine del mercato, e i ribassi continueranno a persistere. Ovviamente si andrebbe contro a tanti interessi: i manager degli istituti si vedrebbero non solo azzerati i bonus, ma addirittura rischierebbero il posto. Invece loro sperano di ridare fiducia al mercato, sperando in un recupero dei titoli. Solo che con questa incertezza, un mercato in salita è proprio una chimera…