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Banche centrali: la “pazienza” ha un limite

Scritto il alle 09:25 da Danilo DT

Parte oggi il FOMC dove ci si aspettano modifiche allo “statement” con la rimozione del termine “paziente”. Ma questa pazienza è legata ad un numero. E non solo per la FED. Infatti anche BoJ e BCE sono sullo stesso canale.

IL QE europeo è appena partito, è stato oggetto anche di contestazioni dal parte del sottoscritto sull’efficacia ed effetti sui mercati, ed ecco che ci ritroviamo a parlare di banca centrale USA, ovvero di FED.

Incomincia infatti DOMANI il Meeting FED che durerà due giorni (17-18 marzo) e che dovrebbe porre fine al periodo “paziente” della FED.

Cosa ci possiamo aspettare? Non posso che confermare quanto detto nel Video creato per InvestimentoMigliore: il mercato si aspetta la rimozione della parola “pazienza”, il che libererà teoricamente le mani alla FED per possibili rialzi dei tassi in futuro.

Fed-Interest-Rates-balance-sheet

Si parla di settembre. Possibile ma non sicuro. Io credo che sarà l’economia a parlare. Se le cose andranno sempre “alla grande” allora il rialzo diventerà più probabile.
La chiave dovrà essere, secondo me, l’inflazione. Se questo dato sarà sufficientemente e credibilmente proiettato verso area 2% a fine 2016, allora il rialzo si realizzerà. In caso contrario, NULLA vieta un rinvio a data da destinarsi.
I mercati, in tal caso, non potranno che festeggiare, senza poi dimenticare che un rialzo dei tassi avrebbe anche degli effetti sui cambi.
Scontato un Dollaro USA ancora più forte di quanto lo è già adesso.

cpi-us-forecast

Quindi, il mercato si aspetta questo tipo di ragionamento: moderato, pacato, possibilista ma NON impegnato e fondamentalmente aperto alle future evoluzioni del mercato.
E per la “pazienza”? Il limite è proprio lui, il tasso inflazione previsto. Il resto sarà da contorno.

Se la FED non si muove, la BoJ invece…

Se quindi la FED resta momentaneamente al palo in attesa di sviluppi, un’altra banca centrale, la BoJ, continua a correre come un treno impazzito sui binari dell’espansione monetaria.

TOKYO, 17 marzo (Reuters) – La Banca del Giappone (BoJ) ha deciso di continuare con il suo aggressivo programma di stimolo all’economia e ha ribadito che una stabile ripresa economica consentirà al Paese di raggiungere l’ambizioso obiettivo di un’inflazione al 2%, senza un ulteriore allentamento monetario.

Il governatore, Haruhiko Kuroda, ha ammesso che il calo del greggio potrebbe portare i prezzi al consumo brevemente nel territorio negativo, ma ha anche insistito sul fatto che la politica della banca centrale è sulla buona strada per mettere fine a quasi 20 anni di deflazione.

Kuroda ha detto che prevede per il 2015 un’inflazione sui prezzi al consumo intorno allo zero.

Leggendo tra le righe risulta evidente che, secondo Kuroda, ci sono elementi importanti di tipo “esogeno” da considerare. In primis il petrolio: quale influenza può continuare ad avere sul tasso inflazione? E quanto può essere importante l’andamento dell’oro nero se paragonato all’inflazione core?

Ma il limite alla “pazienza” accomuna anche la BCE

Anche in questo caso, comunque, come per la FED e la BCE, la “pazienza” ha un obiettivo. si chiama 2%. e lo si vuol raggiungere a tutti i costi.

La crescita nell’Eurozona ha invertito la rotta e il Quantitative easing della Bce contribuirà a far risalire l’inflazione vicino al 2%. Lo ha detto Mario Draghi, sostenendo l’importanza dell’acquisto di titoli di Stato avviato lunedì 9 marzo dall’Eurotower.
«La Bce è in grado di stabilizzare l’inflazione e ce la farà», ha detto il presidente dell’istituto di Francoforte, rilevando anche come la politica espansiva lanciata dalla Bce «rientri nel suo mandato». (Source)

Quindi possiamo dire che la pazienza ha un limite? SI, e si chiama 2%. Ma quanto poi i mercati e l’economia stessa saranno lungimirantei e pazienti?

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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6 commenti Commenta
kry
Scritto il 17 Marzo 2015 at 10:38

2% ???? Dove , nell’uovo di Pasqua 2016 ???? http://www.tradingeconomics.com/united-states/inflation-rate-mom

gnutim
Scritto il 17 Marzo 2015 at 11:46

ma che ne dite di prendere posizione sullo yen long?

prima o poi tornerà valuta rifugio

paolo41
Scritto il 17 Marzo 2015 at 12:49

Danilo,
anche se toglie la parola “pazienza”, la Yellen troverà le parole giuste per dire che la situazione economica statunitense e mondiale non garantisce ancora un aumento dei tassi che potrebbe ritorcersi sulla crescita. D’altra parte la divergenza fra la politica USA e quella degli altri mercati non ha senso e le lobbies industriali stanno già facendo pressione per non favorire un ulteriore incremento del $ rispetto alle altre valute ponendo sotto il naso della FED risultati operativi che stanno deteriorandosi.
L’inflazione “buona” non si crea con i QE ma solo con un aumento della domanda mentre mi sembra del tutto evidente che tutti i paesi stanno agendo con l’immissione di liquidità, pensando che si possa risolvere il problema. Certo un po’ di inflazione farebbe comodo a tutti proprio perché tutti sono più o meno indebitati e il tasso di inflazione agirebbe positivamente sul valore nominale del debito.
Ancora una volta si pensa di risolvere problematiche di economia reale con artifici finanziari ma non è la strada principale da percorrere; se i soldi dei vari QE fossero stati indirizzati a investimenti industriali e in infrastrutture i risultati sarebbero stati ben diversi e molto probabilmente a questo punto avremmo avuto anche un po’ di inflazione…..

Scritto il 17 Marzo 2015 at 13:15

paolo41,

Infatti io continuo a dire che SECONDO ME i tassi non li alzeranno a settembre… Il mercato oggi la vede diversamente. Vedremo…

Scritto il 17 Marzo 2015 at 16:44

Gnutim,

NO! Al momento, lascia stare. Là, non c’è proprio trippa per gatti.

Buona visione – del film attualmente “com.ple-to”!

-1- W. Goodman (Bloomberg Business, com, the), “Beware the $300 billion shift into Treasuries from Japan” – March 15, 2015

http://www.bloomberg.com/news/articles/2015-03-15/beware-the-300-billion-shift-into-treasuries-coming-from-japan ;

-2- Ministry of Finance (Japan, MOF, the), [CY2015 New International Policy, the] “International transactions in Securities: February 1 – March 7, 2015” – (update: March 12, 2015)

http://www.mof.go.jp/international_policy/reference/itn_transactions_in_securities/week.pdf ;

-3- Ministry of Finance (Japan, MOF, the), [CY2015 New Japanese Government Bonds (JGBs), the] “Interest Rate: March 2015 (as of March 16, 2015)” – (update: March 17, 2015)

http://www.mof.go.jp/english/jgbs/reference/interest_rate/current.htm ;

-4- Ministry of Finance (Japan, MOF, the), [CY2015 New International Policy, the] “International reserves/foreign currency liquidity (as of February 28, 2015)” – (update: March 6, 2015)

http://www.mof.go.jp/english/international_policy/reference/official_reserve_assets/e2702.htm ;

-5- Ministry of Finance (Japan, MOF, the), [CY2015 New Policy Research Institute (PRI), the] “Business Outlook Survey (January – March, 2015)” – March 12, 2015

http://www.mof.go.jp/english/pri/reference/bos/e1c2604.htm ;

[entra qua anche] Daino http://intermarketandmore.finanza.com/crollo-del-rublo-la-verita-che-non-ti-aspetti-70668.html/comment-page-1#comment-137414

occhio, ora…

-6- U.S. Department of the Treasury (Federal Reserve Board, with), “Major foreign holders of U.S. treasury securities: January 2014 – January 2015″ – (update: March 16, 2015)

http://www.treasury.gov/ticdata/Publish/mfh.txt

…è lampante – non prima (i.e., il 21 gennaio 2015); e questo per la messa a regime di alcune importanti modifiche regolamentari, in Cina soprattutto (per/da “screening” contabile su Mainland e – poi – finanziario/d'”investimento” su off-shore) – del “move on money”:

a) per la Cina: perchè ha bisogno di “far circolare” (e rapidamente anche maggiormente nei prossimi mesi),

b) per la Russia: perchè ha bisogno di “circolare” (per sopravvivere).

[QUA il grafico parla da solo] -7- J. Mayger, D. Leussink (Bloomberg Business, com, the) “The Japanese aren’t benefiting from cheaper oil – The Yen is the reason why” – February 26, 2015

http://www.bloomberg.com/news/articles/2015-02-26/oil-s-impact-muted-by-yen .

サーファー © Surfer [Saluti a Tutti]

Scritto il 17 Marzo 2015 at 22:17

Questo è il grafico cui si riferisce Surfer nel punto 7

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