Ted Spread e liquidità: mercati senza il sostegno delle banche centrali?
Se il 2012 è stato l’anno dello “spread” contro il Bund, l’anno prima il grande tormentone (nel mondo della finanza) è stato invece il Ted Spread. Ma cosa è il Ted Spread?
All’origine, il Ted Spread è il differenziale di rendimento tra il rendimento del governativo USA a 3 mesi e il tasso interbancario sempre a 3 mesi (Libor).
Ovviamente per creare il Ted Spread Europeo basta cambiare i fattori. Idem per la Cina. E visto che proprio le banche cinesi sono in subbuglio, diventa interessante andare a crearsi il Ted Spread cinese ed analizzarlo.
Chinese Ted Spread
Questo grafico mette ovviamente in evidenza le tensioni sul sistema bancario cinese. Ma a conti fatti, notiamo che questo grafico non è poi così anomalo, visto che già nel 2011 il ted spread cinese era a questi livelli.
Preoccupa sicuramente la velocità con cui si è arrivati a certi livelli, e il fatto che l’overnight, ovvero il tasso più a breve che ci sia, abbia raggiunto il drammatico picco del 25% come detto in un post dedicato.
Le banche non si fanno più credito tra loro, specialmente per il brevissimo termine. Si teme che la banca centrale cinese (BPOC) non faccia come ha fatto altre volte, la “salvatrice della patria”. Ben 300 miliardi di yuan sono il conto dei debiti locali incagliati. Le aziende statali vedono chiudersi il canale bancario per speculazioni valutarie. Le piccole e medie imprese a breve rischiano di trovarsi a corto di finanziamenti. La storia è solo all’inizio e il rischio di ritrovarsi con la “crisi subprime” made in China diventa una possibilità concreta.
E se ci pensate bene, anche la FED è stata protagonista in negativo. E anche in questo caso il mercato ha paura che la “droga” monetaria venga meno.
Se poi parliamo di Giappone, ola la BoJ continua nella sula Bolla di Liquidità, fino a quanto il mercato non li si ritorcerà contro.
Insomma, è chiarissimo il fatto che i mercati si sono resi conto di una cosa: senza la liquidità prodotta, prestata, girata, creata dalle banche centrali, il palazzo di carta crolla, anche se io ritengo che (soprattutto per il caso FED) la reazione del mercato nel breve sia stata fin troppo esagerata). In merito invece alla Cina, vorrei dire altrettanto ma a causa della poca trasparenza del sistema bancario cinese, non mi resta che analizzarne i dati. E sperare che tutto si normalizzi in un secondo tempo. E sul Giappone, rinnoviamo i migliori auguri del titolare del Blog.
STAY TUNED!
DT