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Disoccupazione: Italia al 9.3% ai massimi dal 2004
Il tasso di disoccupazione per l’Italia arriva a quota 9.3%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto a gennaio e di 1,2 punti su base annua. Ma non solo. Il tasso di disoccupazione dei cosiddetti “giovani”, ovvero la fascia 15-24enni è pari al 31,9%, con un aumento di 0,9 punti percentuali rispetto a gennaio e di 4,1 punti su base annua.
Questi grafici di Reuters dicono praticamente tutto. Siamo così convinti di essere già fuori dalla crisi? Non dimentichaimo mai che il lavoro è uno dei presupposti base per una VERA uscita dalla crisi. Qui le prospettive invece sono addirittura più cupe. E non solo per l’Italia ma per tutta l’Eurozona.
Sempre interessante la lettura e l’analisi di Seminerio in merito ai dati appena usciti.
Persi 29.000 posti di lavoro rispetto a gennaio, colpita la componente femminile, quella notoriamente più fragile quando la congiuntura cede. Abbiamo 2.354.000 disoccupati, in aumento di ben 336.000 unità in un anno (il 16,6 per cento), probabile conseguenza di situazioni che erano state congelate ed occultate dalla cassa integrazione in deroga. Abbiamo sempre (ovviamente) un tasso di disoccupazione al 56,9 per cento che è la radice dei nostri problemi. I dati su occupazione e disoccupazione sono indicatori coincidenti, nel senso che nulla prevedono dell’evoluzione della congiuntura. Allo stesso modo, come detto, questo aumento di disoccupazione riflette verosimilmente il venir meno di ammortizzatori sociali in situazioni aziendali compromesse. Quello che appare evidente, dalle ultime rilevazioni, è che il mercato del lavoro tedesco resta tonico, mentre in media quello del resto dell’Eurozona (non solo PIIGS ma anche Francia) è in costante deterioramento. (…) Sarebbe opportuno che, oltre a dire che “la crisi è finita”, o invitare potenziali investitori esteri a “rilassarsi”, si procedesse a tentare un’analisi, a livello comunitario, di questo fenomeno. Per non fermarsi ai soliti proclami su modelli vincenti e falliti. Gli aggiustamenti di solito riescono meglio quando non avvengono in condizioni di depressione.
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DT
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Oggi addirittura 6 post… non è che sto scrivendo un po’ troppo? Meglio concentrare il tutto in meno post?
purtroppo sono abituato che… quando devo dire una cosa… la dico…ù
fatemi sapere che ne pensate.
gainhunter,
😯
Va bene cosi DREAM sei un grande continua cosi e grazie per quello che fai e fate voi del blog
Beh, sappi che io li leggo tutti, anche quando ho poco tempo 🙂 Per me va benissimo così
Intanto, 3 inside up sul Dax…
Cerco di leggerli tutti anch’io. Forse ho sbagliato contare mi sembravano 4,non vale contare anche quelli degli altri.Ciao e ancora grazie per il tempo che dedichi al blog.
Ovvio che sono 4+2. Io mi riferivo al fatto che pubblicando troppi post poi si rischia di disperdere le cose. La tendenza però è un pò questa, sempre quando si ha la possibilità di scrivere…
Forse il post di Lampo che è più impegnativo,averlo postato verso il fine settimana(visto che questo è più lungo) sarebbe stato più apprezzato. Nell’essere più rilassati e concentrati vedi le cose in maniera diversa e meno superficiale.
Insieme al rapporto mensile (provvisorio) l’Istat ha dato i numeri 😛 relativi al quarto trimestre 2011, e come al solito sono andato a guardarmi i dati regionali:
Mentre il Veneto è in controtendenza, l’aumento della disoccupazione in Lombardia è preoccupante. Occhio, perchè pare che uno dei buoi sia stanco…