CESI: il mondo va, senza infamia e senza lode

Scritto il alle 07:54 da Danilo DT

In attesa del dato sul PCE che come scritto nel POST precedente, rischia di diventare decisamente molto importante dal punto di vista strategico, ho buttato un occhio ad una vecchia conoscenza, il CESI, alias il Citigriup Economic Surprise Index.
Per chi non lo conosce consiglio di cliccare QUI per leggere quanto ho scritto in passato. In caso contrario, eccovi un rapido sunto sul CESI.

Cos’è il CESI?

L’Economic Surprise Index (CESI), creato da Citigroup, è un indicatore che misura la discrepanza tra i dati economici effettivi e le aspettative degli analisti. In parole semplici, il CESI valuta quanto i dati reali sorprendono le previsioni del mercato.

  • Un CESI positivo indica che i dati economici sono stati migliori delle aspettative.
  • Un CESI negativo indica che i dati economici sono stati peggiori delle aspettative.
  • Un CESI intorno a zero suggerisce che i dati economici sono in linea con le aspettative.

L’indice viene calcolato per diverse aree geografiche, tra cui l’intero mondo, il G10, gli Stati Uniti, la zona euro, l’Asia-Pacifico e l’America Latina.

Come funziona il CESI?

Il CESI viene calcolato sommando la differenza tra i dati economici effettivi e le previsioni degli analisti per una serie di indicatori macroeconomici. La somma viene poi ponderata in base all’importanza relativa di ciascun indicatore.

Ad esempio, se il dato sul PIL effettivo è superiore alle aspettative, il CESI contribuirà positivamente. Al contrario, se il dato sulla disoccupazione è superiore alle aspettative, il CESI contribuirà negativamente.

Analisi dei dati recenti

I dati recenti del CESI mostrano che l’economia globale sta lateralizzando. Direi anche che il CESI illustra in modo chiaro il soft landing.
Tuttavia, vi sono alcune differenze regionali. Guardate ad esempio il Giappone. Direi che non va benissimo malgrado tutto. Il mondo è vicino allo zero e quindi i dati macro non hanno sorpreso più di tanto.

Cosa significa per gli investitori?

Quello che si desume è un tono economico globale non entusiasmante. Se devo essere onesto, un clima macro che non giustifica pienamente l’andamento delle borse da inizio anno. Ecco perchè secondo me il dato sul PCE rischia di diventare dannatamente importante. Perchè se delude potrebbe cambiare molti parametri. Inflazione più alta, FED meno proattiva, forse anche nessun tagli in USA per il 2024 e mercati azionari (oltre che obbligazionari) che non dovrebbero prenderla benissimo.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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