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Anomalie e segreti della disoccupazione USA

Scritto il 19 Marzo 2010 alle 14:30 da Danilo DT

Ormai il mercato del lavoro è diventato non solo per l’amico Mattacchiuz un piccolo incubo, un grande enigma e un palese modo di manomettere la realtà dei fatti.
Tutte le settimane escono dati sul tasso disoccupazione e sui vari sussidi.
E non possiamo negare che, apparentemente, nelle ultime settimane le cose siano marginalmente migliorate. Marginalmente, perché un tasso disoccupazione al 9.70% resta assurdamente alto.
Comunque sia, la FED ci dice che le cose vanno meglio e che la disoccupazione si è stabilizzata (ma che successone!) e quindi non dovrebbe più salire. Quindi mercato del lavoro in miglioramento. Ma sarà verò?

Ore lavorate…scendono!

Ho provato a fare una cosina. Ho sovrapposto il dato sul tasso disoccupazione con il totale delle ore medie lavorate. Il risultato ottenuto è molto interessante.
Come potete vedere nel periodo 2008-2010 abbiamo assistito ad un aumento progressivo della disoccupazione ed un contemporaneo calo delle ore lavorate (il che quindi va ad enfatizzare la disoccupazione, non vi pare?).
Poco prima di raggiungere il picco del 10%, abbiamo avuto una stabilizzazione delle ore lavorate e poi un’impennata. Motivo? Semplice: gli stimoli economici hanno fatto si che aumentasse un po’ il lavoro. E questo aumento del lavoro non si è tradotto con un aumento dell’occupazione, ma con un aumento delle ore lavorate.
Ma poi cosa è successo?
Scende il tasso di disoccupazione dal 10 al 9.7% e contemporaneamente… diminuiscono nuovamente le ore lavorate.
E quindi se facciamo la somma delle parti…si può dire che la situazione sia migliorata?