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500: Italia verso nuovi massimi coi CDS

Scritto il alle 10:55 da Danilo DT

Credit Default Swap Italia, debito pubblico e acquisti BCE tramite EFSF

Nulla a che vedere con l’utilitaria della FIAT, ci mancherebbe.
La notizia della nottata sul downgrading Italia, non ha avuto sui mercati finanziari grosse ripercussioni. Azionario positivo, Euro il leggero rafforzamento. Il motivo? Semplice. La notizia era attesa. Già si pensava che Moody’s calasse la mannaia, cosa che al momento non ha fatto. Lo ha fatto S&P che non ha avuto remore per gli USA (e quindi perchè temere l’impatto per l’Italia?) , la quale S&P ha poi solo abbassato di un gradino. Certo, se ci portava alla BBB le cose erano ben diverse…
Intanto però il credit default swap sull’Italia sale e supera abbondantemente quello della Spagna. Oggi addirittura tra i 2 ci sono circa 100 BP, moltissimo se il tutto viene paragonato a quanto visto solo qualche mese fa dove la situazione era esattamente invertita.

Credit default swap: Grafico CDS PIIGS

Italia quindi con CDS a 500. un bel livello di rischio che non deve essere sottovalutato.
Ma cosa si poteva pretendere con un grafico dell’andamento del debito pubblico strutturato in questo modo?

Crescita costante del debito pubblico Italia

E CHIUDIAMO CON LO SPREAD BUND BTP

Ovviamente sempre in tensione e vicino ai massimi…. Ma badate bene. Guardate il grafico nella parte bassa, dove vedrete illustrati i volumi di acquisto della BCE a sostegno dei PIIGS tramite l’EFSF.
Se non ci fosse mamma BCE, sarebbero cavoli amarissimi…

Stay Tuned!

DT

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16 commenti Commenta
rulloclash
Scritto il 20 Settembre 2011 at 11:05

Quante probabilità ci sono che salti il banco?

the learner
Scritto il 20 Settembre 2011 at 11:25

Be la probabilità di default implicita nel CDS si può pure calcolare, col modello di JPMorgan, ad esempio. Ma forse Bloomberg lo faa in automatico per cui magari aspettiamo Dream. 😉

Scritto il 20 Settembre 2011 at 12:07

Peggio della spana… booooh, ma quando mai!

Scritto il 20 Settembre 2011 at 12:07

Spagna…..

7voice
Scritto il 20 Settembre 2011 at 12:13

l’attacco è all’italia ? oppure l’italia paga il troiaio di arcore ? meditate xchè questi massoni ci stanno scassando abbastanza il caxxo con questi derivati della minkia! se quel fasullo che stà alla casa bianca mettesse mano a regole precise nel mercato dei derivati,parecchi di questi sciacalli sarebbero finiti! comunque l’italia paga questo con la pompetta al deratano che non perde occasione x sparare amenità appena fiata!orvuar’

idleproc
Scritto il 20 Settembre 2011 at 12:20

In quale paese emigrereste? Che ne dite del Botswana?

vik1930
Scritto il 20 Settembre 2011 at 12:23

ok il debito pubblico e’ cresciuto, ma va raffrontato con il PIL
se il PIL cresce piu’ del debito vi e’ di fatto una stabilizzazione.
il problema dei giorni nostri e’ che il pil non cresce,
o quanto meno non cresce quanto servirebbe. bisogna trovare
nuove vie per produrre beni e servizi, altrimenti nuove tasse di qualsiasi genere
servono solo a diminuire i consumi e contrarre ancor di piu’ il PIL

Scritto il 20 Settembre 2011 at 12:39

vik1930@finanzaonline:
ok il debito pubblico e’ cresciuto, ma va raffrontato con il PIL
se il PIL cresce piu’ del debito vi e’ di fatto una stabilizzazione.
il problema dei giorni nostri e’ che il pil non cresce,o quanto meno non cresce quanto servirebbe. bisogna trovare
nuove vie per produrre beni e servizi, altrimenti nuove tasse di qualsiasi genere
servono solo a diminuire i consumi e contrarre ancor di piu’ il PIL

Hmmm stavo proprio controllando il deleverage dal 2008… praticamente non c’e’ stato… qualcuno ha fatto la ricerca? Posto il file con i dati mondiali… ops non posso comunque li potete scaricare da http://www.imf.org/external/data.htm

smsj
Scritto il 20 Settembre 2011 at 12:39

Il nostro governo e il suo modo di governare sono ampiamente descritti ed evidenti.
Ma la forza del mercato è più potente di qualsiasi variabile uno stato dell’UE possa mettere in atto, ieri è toccato alla Grecia, oggi all’Italia e alla Spagna, domani alla Francia.
Se non si capisce velocemente questo e non si agisce di conseguenza a livello sovranazionale, anche la Germania con i suoi conti in ordine e la sua crescita, nulla potrà e l’Euro sarà spazzato con tutte le conseguenze del caso.
Per questo, paradossalmente, sono fiducioso che con le spalle al muro, anzi con la pistola puntata alla nuca, l’Europa prenderà le forti decisioni necessarie per concretizzare una sorta di Stati Uniti d’Europa.

Scritto il 20 Settembre 2011 at 12:45

smsj@finanza,

Come ho già detto mille volte, non ci sono alternative plausibili. E’ un iter che non ha alternative. Prima di arrivare agli Stati Uniti d’Europa però ci sarà bisogno di tante tappe e di molto tempo. cominciamo con gli Eurobond, un passo alla volta… 😉

idleproc@finanza,
Io preferire in qualche paese più normale: canada, Norvegia (anche se un po’ troppo freddini), Australia, Nuova Zelanda….

gainhunter
Scritto il 20 Settembre 2011 at 13:47

idleproc@finanza,

New Zealand: Alpi e oceano nel raggio di 100 km 😀

bergasim
Scritto il 20 Settembre 2011 at 14:08

http://qn.quotidiano.net/politica/2011/09/20/584587-cicciolina_pensione_3mila_euro_mese.shtml

Che cosa pretendete da un paese così che va a pu….e e dove le pu….e sono state anche in parlamento o ora vanno in pensione

I POLITICI SI DEVONO SOLO VERGOGNARE, SONO LA FECCIA DI QUESTO PAESE

gremlin
Scritto il 20 Settembre 2011 at 15:25

bergasim,

a prescindere che non hanno proprio le capacità morali per vergognarsi, mi sembra un po’ poco augurarsi che si vergognino e basta
come minimo dovrebbero ricevere la metà dei soldi che pigliano legalmente e non dovrebbero avere alcun vitalizio senza adeguata contribuzione inps

idleproc
Scritto il 20 Settembre 2011 at 21:57

gremlin,

In effetti è come dire ad uno preso con le mani nel sacco pubblico “lei è un ladro”. Quello ti risponde: “ha ragione” e se ne va via liscio e tranquillo.

Ok per New Zealand. L’unico problema che mi pongo è se è in qualche alleanza militare o meno.

Scritto il 21 Settembre 2011 at 08:22

the learner@finanzaonline: Be la probabilità di default implicita nel CDS si può pure calcolare, col modello di JPMorgan, ad esempio. Ma forse Bloomberg lo faa in automatico per cui magari aspettiamo Dream.

Beh, diciamo che implicitamente con un CDS che viaggia sui 510 bp la probabilità di default sarebbe pari a circa il 30-33%. Il che è tantissimo. Ma non dimentichiamo mai che non c’è solo il CDS per coperutra. i “naked” contribuiscono all’impennata dei prezzi. Infatti non c’è coerenza tra spread Bund BTP e prezzo CDS. Anche se…come ben sappiamo, sullo spread c’è il sostegno BCE, senza il quale… ❓ 😕 🙁 😥

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