NO Tapering!

Scritto il alle 21:24 da Danilo DT

Confermato il QE ma stupiscono le parole del Capo della FED. Qual’è il VERO rischio per la tenuta dei mercati?

Ben Bernanke sorprendente. La Federal Reserve ha rinviato il famoso “tapering”, ovvero l’inizio di quella exit strategy tanto temuta dai mercati, confermando in modo sorprendente il programma di acquisto di bonds governativi e non (quantitative easing) pari a 85 miliardi di dollari al mese, suddividendo il programma in 40 miliardi destinati all’acquisto di cartolarizzazioni e 45 miliardi ai Treasuries.

Il sottoscritto, come la maggior parte degli operatori, si aspettava un taglio di 10 miliardi ma, come scritto stamattina nel post dedicato, non mi sarei stupito di qualcosa di assolutamente sorprendente. E di fatti così è stato.

L’annuncio è arrivato al termine della riunione del FOMC che ovviamente, ha confermato i tassi a livello ZIRP (zero).
La motivazione? Semplice, e Bernanke lo ha anche ammesso: i rischi di un collasso di economia e mercati è troppo alto se venisse staccata la spina del QE, o anche se venisse rallentata. Ipotizzato un primo intervento sui tassi a partire dal 2015. Ma prima di allora di acqua sotto i ponti de deve passare.
Come ovvio, borse subito positive e cross EUR USD che decolla a 1.35, con governativi USA nuovamente forti.

Alcune riflessioni

Già ho detto prima. Preoccupante l’ammissione di Ben Bernanke. L’avvio di una exit strategy oggi, significherebbe colpire una ripresa economica che di per se si dimostra troppo debole. In altri termini, la FED è rimasta incagliata come la Costa condordia, quasi prigioniera del suo stesso operato. E, NOTA BENE, questo non lo stiamo supponendo noi, ma lo dice lo stesso Bernanke.

E nello stesso modo è sorprendente quando Bernanke ha ammesso di avere tanti rimpianti su come ha combattuto la crisi, sul fatto che è stato troppo ottimistico sulla crescita USA (sono state tagliate le stime sulla crescita USA) e il tasso disoccupazione preoccupa. Su questa tematica permettetemi di rimandare tutto a domani dove in un post spiegherò il grande bluff della FED e del BLS.

La reazione dei mercati, ovviamente, è stata positiva. La droga continua ad essere somministrata! La festa NON è finita!

Ma…leggendo quanto scritto sopra…c’è da stare tanto allegri?

UPDATE: 19/09/2013   h. 7.15

Chiudo con questa provocazione ma che deve far meditare tutti quanti. I mercati sono arrivati a questi livelli grazie al quantitative easing, al twist e a tutte le alchimie della FED di tipo espansivo. Ma se il mercato capisce che la FED è lei stessa preoccupata dell’efficacia degli stimoli, che la FED non è più “pilota” del mercato, che la FED non ha più il totale controllo dellea situazione….il che porta il mercato a perdere la FIDUCIA sulla più potente banca centrale del pianeta, quale potrebbe essere la reazione di borse & CO.

Pensateci bene. La FED ha creato questo “castello di carta” giocando proprio sulla psicologia e sulla strategia medaitica. Ieri sera Bernanke è stato molto esplicito e comunque sia ha dato l’impressione che la FED non abbia più il controllo della situazione.

QUESTO è il più grande pericolo per la tenuta dei mercati.

STAY TUNED!

DT

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25 commenti Commenta
Lukas
Scritto il 18 Settembre 2013 at 21:37

Caro DT aldilà delle mie previsioni, già da stasera trend iper-confermato…e nuovo record dell’S&P 500 :mrgreen:

candlestick
Scritto il 18 Settembre 2013 at 21:49

… si e ORO scambiato sul Comex a 1361 a +4%!!!

ALERT!

Scritto il 18 Settembre 2013 at 21:57

Ora, obiettivamente, c’è da stare tanto allegri? La denuncia di Berny, più unica che rara, deve essere presa in seria considerazione….

Lukas
Scritto il 18 Settembre 2013 at 21:57

candlestick@finanza,

Oro a 1361 dollari Usa….che nel frattempo cede l’1,4 %….tutto normale….mi pare 😉

Lukas
Scritto il 18 Settembre 2013 at 22:01

Dream Theater,

DT che l’economia Usa fosse claudicante…..non è affatto una novità…..daltronde le commodities che scendono da mesi ne sono una chiara testimonianza .

kry
Scritto il 18 Settembre 2013 at 22:06

Dream Theater,

Adesso che non occupa più il posto fa le denunce o meglio comincia a parlare in modo meno interessato.

candlestick
Scritto il 18 Settembre 2013 at 22:09

Lukas,

ma di.. proprio TUTTO NORMALE non direi..

diversi punti di vista.. e valore dei numeri.

bergasim
Scritto il 18 Settembre 2013 at 22:12

Lukas,

Carissimo a breve su questi schermi, un bel crollo dell’sp 500, ma non grazie ai report cot e non per mancanza di qe, ma per recessione usa ( anche se già ci sono) visto che l’economia non cammina da tempo, al di la delle varie palle scritte un p’o dappertutto che sostenevano il contrario.
La disoccupazione negli usa realmente è oltre il 12%
il settore immobiliare è solo in ripresa nei prezzi ma non nella realtà
Il deficit di bilancio è previsto in forte riduzione quindi meno utili delle corporate usa finanziate dallo stato americano, la media degli utili sul pil usa oggi è di quasi l’11% contro una media storica del 6%
il rendimento atteso dell’sp 500 a 10 anni è pari al 2,8%
bolle auto e studentesche, oltre alla nuova bolla immobiliare si affacciano all’orizzonte
Deflazione più che inflazione, terrorizzano la fed
il potere di ac

bergasim
Scritto il 18 Settembre 2013 at 22:16

il potere di acquisto dei cittadini americani e ai livelli del 1997, la differenza tra i super ricchi e la classe media a livelli di fine 800
IL qe giapponese ( anche senza fukushima ) è un fallimento totale
La bolla immobiliare cinese è pronta per il botto
la demografia verrà in soccorso dei bond a discapito del vituperato e obsoleto sp 500
Il pil sale grazie a revisioni contabili e deflattori per l’inflazione addomesticati, a parte questo buon record dell’sp 500 a tutti.

Lukas
Scritto il 18 Settembre 2013 at 22:26

bergasim,

Caro Berga….vedo che sei ritornato….dopo settimane di indicibili sofferenze per i tuoi bond…..quanto all’S&P 500……quando crollerà….. spero di essere in posizione short…..così come sono stato long per tutti questi mesi di ininterrotto rialzo :mrgreen:

bergasim
Scritto il 18 Settembre 2013 at 22:33

Lukas,

Credo che il rialzo come ti ho spiegato in passato nulla a che a fare con i co t report, ti ricordi quando i tuoi dati indicavano una cosa ed il mercato andava in un’ altra direzione?
Tu lo hai dimenticato io no, sei stato long è TI E’ ANDATA BENE, non è certo per i cot report, ma al contrario grazie ad una buona dose di coraggio unita ad un p’o di fattore sedere.

Lukas
Scritto il 18 Settembre 2013 at 22:37

bergasim,

beh….un pò di fattore sedere… non guasta mai nella vita….non solo nel trading :mrgreen:

jinxed
Scritto il 18 Settembre 2013 at 22:51

Adesso non voglio più sentire articoli di ‘propaganda’ che parlano di oro sotto i $1.000, è da mesi che la menavano con sto cacchio di tapering, almeno adesso se ne staranno quieti per un po’. Nel frattempo l’oro dovrebbe consolidare bene sopra i 1.400 e allontanare le cassandre coi paraocchi che lo davano per spacciato. In realtà la quotazione dell’oro dipende da un sacco di cose, di cui il QE era solo un piccolo fattore, ma almeno adesso non mi scocciano più con sta storia.

A ottobre poi ricominceranno a parlare del tetto del debito USA e fiscal cliff, l’altra volta che ne hanno parlato era l’estate del 2011, e l’oro cosa fece in quel frangente? Meditate…

kry
Scritto il 18 Settembre 2013 at 23:12

…l’influente numero uno della Fed di New York William Dudley rimarcando così lo stretto legame tra congiuntura economica e l’eventuale ridimensionamento dello stimolo monetario garantito dalla banca centrale Usa. “Le circostanze economiche potrebbero divergere significativamente dalle aspettative del Fomc” ha affermato Dudley. “Se le condizioni del mercato del lavoro e della crescita dovessero risultare meno favorevoli rispetto alle prospettive della Fed – e questo è ciò che è successo negli anni recenti – mi aspetterei che gli acquisti di asset proseguano, con un’intensità superiore e per un tempo più lungo”.

Scritto il 18 Settembre 2013 at 23:20

Scusate, mi intrometto: le parole di bernanke sono agghiaccianti. In pratica ha ammesso di aver sbagliato tutto e, chiaramente, ha anche (velatamente) ammesso che non sa come uscirne. Io ho l’impressione che saranno veramente dolori nel 2014, quando ci sarà una probabile recessione in america e non potranno stampare oltremodo. Si, perchè il tapering inizierà sicuramente tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014. Bernanke ha inondato l’america (e il mondo) di denaro, ora ammette un peggioramento delle previsioni macroeconomiche. Ci rendiamo conto di quanto siano agghiaccianti queste dichiarazioni.
Faccio i complimenti a Lukas che è sempre stato long (da quello che leggo, perchè io sono nuovo), ma di fatto ho l’impressione che la festa stia giungendo alla fine. I rialzi di questi giorni sono stati troppo eccessivi, un classico da bottom finale. probabile una fase di assestamento, con forti ribassi e repentine reazioni, poi ci sarà un assestamento. Nel breve mi aspetto una coorrezione di un semplice 2/3% sugli indici europei, nulla di più. Ma il 2014 lo vedo molto pesante. C’è davvero da essere preoccupati, perchè siamo con il dax e gli americani su livelli troppo tirati, farei attenzione.
Buona continuazione a tutti.

lampo
Scritto il 18 Settembre 2013 at 23:29

Mi ha decisamente sorpreso la continuazione del QE. Se a prima vista è positivo per i mercati (gli emergenti americani soprattutto avevano anticipato, anche in termini di valuta) mi preoccupa sul lungo termine… nel senso che rende sempre più le banche centrali dipendenti dalla loro stessa droga.

In pratica, facendo un paragone, stasera Ben si è comportato come un medico che da mesi dice che deve togliere (pian piano) il farmaco contro l’infarto del suo paziente.

Vista l’agitazione del paziente in prossimità dell’annuncio della riduzione del suo farmaco, il medito a preferito rimandare la riduzione del dosaggio del farmaco.

In tal modo il paziente perde il suo stato d’ansia rapidamente ed implicitamente diventa più preparato psicologicamente per quando la riduzione del farmaco avverrà, visto che se la aspettava già oggi.

Adesso bisogna capire quanto il medico ritiene sia alta la probabilità di infarto del paziente.

Nel frattempo sicuramente i mercati festeggeranno per un po’… fino al prossimo stato d’ansia (il tetto del debito?), sempre che non si metta anche la BCE con un nuovo jolly (nuovo LTRO), appena la Merkel vede come coalizzarsi con la controparte.

lampo
Scritto il 18 Settembre 2013 at 23:33

scusate gli errori: il riconoscimento vocale dello smartphone non è ancora eccezionale.

Lukas
Scritto il 18 Settembre 2013 at 23:54

Guardate Bernanke da piccolo…già si esercitava ad inondare di liquidità il mercato….buttando mazzi di dollari dalla finestra :mrgreen:

Scritto il 19 Settembre 2013 at 00:02

Già…preoccupante…questa è la parola che più mi viene in mente in queste ore….
Ora vado a nanna perchè sono stravolto…ma domani torneremo a parlarne…
Non ho più l’età per tutte queste emozioni… Bernanke che di colpo rinsavisce e ammette che forse…qualcosa non è andato come doveva andare… Silvio che fa un video messaggio quasi istigatore verso le masse…la giunta che lo tromba deifnitivamente….

MAh…

Notte a tutti…

idleproc
Scritto il 19 Settembre 2013 at 08:29

Penso che siano effettivamente incartati.

La soluzione di “mercato” secondo me doveva essere questa, oggi è impossibile una corretta valutazione del rischio e la diretta consenseguenza negativa è la non corretta allcazione delle risorse.
Il rischio e il suo premio o bastonata è il fondamento del mercato capitalistico.
Senza quello non funziona o è una truffa colossale.
Il cattivo investimento di pochi viene oggi tutto trasferito sulm pubblico e sull’economia reale per mantenere intatto il sistema di poteri che ha creato in qualche decennio una minoranza.

http://www.zerohedge.com/news/2013-09-18/why-obama-allowed-bailouts-without-indictments

Scritto il 19 Settembre 2013 at 08:38

UPDATE: 19/09/2013 h. 7.15

Chiudo con questa provocazione ma che deve far meditare tutti quanti. I mercati sono arrivati a questi livelli grazie al quantitative easing, al twist e a tutte le alchimie della FED di tipo espansivo. Ma se il mercato capisce che la FED è lei stessa preoccupata dell’efficacia degli stimoli, che la FED non è più “pilota” del mercato, che la FED non ha più il totale controllo dellea situazione….il che porta il mercato a perdere la FIDUCIA sulla più potente banca centrale del pianeta, quale potrebbe essere la reazione di borse & CO.

Pensateci bene. La FED ha creato questo “castello di carta” giocando proprio sulla psicologia e sulla strategia medaitica. Ieri sera Bernanke è stato molto esplicito e comunque sia ha dato l’impressione che la FED non abbia più il controllo della situazione.

QUESTO è il più grande pericolo per la tenuta dei mercati.

gremlin
Scritto il 19 Settembre 2013 at 10:01

al momento il sentiment è tornato spaventosamente risk on per cui le mani forti alimentano il bull market azionario anche con dichiarazioni pubbliche, interviste e report autorevoli

a parte la possibile volatilità da eventi estemporanei che poi si ridemnsionano (es. corea siria fiscal cliff) occorre fare molta attenzione alle stime degli utili aziendali di wall street, saranno questi i prossimi eventi market mover, comunque siamo destinati a tornare in bolla come nel 1999
per ora i dati economici e del mercato del lavoro passano in secondo piano

rulloclash
Scritto il 19 Settembre 2013 at 13:14

Verbal easing

idleproc
Scritto il 20 Settembre 2013 at 01:11

BIS e Crucchen Verbal easing:

http://deutsche-wirtschafts-nachrichten.de/2013/09/19/biz-die-maechtigste-bank-der-welt-kuendigt-den-crash-an/

In un toboga è più sicuro star dietro, star in mezzo o star davanti?

idleproc
Scritto il 20 Settembre 2013 at 09:30

Mi piace sempre informarmi su come la pensano gli amici russi.

Vi consiglio di leggervi questo:

http://rt.com/politics/putin-russian-national-idea-077/

e questo:

http://rt.com/news/maduro-plane-us-airspace-102/

Condivido per convinzione remota l’idea di un mondo reticolare e policentrico, è pura follia dei globalisti e della finanza la creazione di un mondo di fatto centralizzato e unipolare, sia da un punto di vista economico, sociale che democratico.
Qui sbattono il naso e se avranno campo libero in occidente il prezzo da pagare saranno altre guerre interne per allineare chi non è favorevole a schierarsi, guerre sia economicho-finanziarie e hard.
Il rischio finale è una guerra globale tra blocchi ed è questa la strada sulla quale ci stiamo incamminando.
Un rischio troppo elevato per lasciare ancora la gestione della politica interna ed estera in mano agli orgonismi filnanziari e alle corpoaration globali.
E’ necessario tornare all politica democratica dei popoli nelle loro differenze specifiche sociali ed economiche, altrimenti la strada è segnata.

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