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FOMC, tapering, Yellen. Quello che occorre sapere e quello che il mercato non sconta.
I mercati non fanno altro che scommettere su tapering, importi, quantitative easing e tutto quanto ruota attorno alla politica moentaria USA: ne abbiamo ormai parlato in tutte le salse.
Mancano ormai poche ore alla comunicazione finale e il tormentone verrà risolto.
Tapering o non tapering?
Come?
Dove?
Quando?
Non voglio torturarvi oltre sull’argomento. Ricordo solo la mia view. Tapering previsto pari a 10 miliardi di USD a partire da mese di settembre. Da vedere se colpirà solo i governativi o anche gli MBS. Fine tapering tra 12 mesi (e quindi azzeramento del quantitative easing) e poi allora si vedrà sui tassi. Per ulteriori dettagli CLICCATE QUI.
Credo però che una sia la certezza che progressivamente ha preso il mercato. Il tapering avrà inizio a settembre. Infatti, secondo un sondaggio Reuters, la percentuale degli addetti ai lavori convinti della partenza del tapering non ha fatto altro che lievitare negli ultimi giorni.
Questo sondaggio ci dice fondamentalmente quello che il mercato si aspetta. Se non dovesse andare così le reazioni delle borse e dei bond potrebbero essere “sorprendenti”.
Però occhio, i dati di ieri sull’inflazione USA potrebbero cambiare le carte in tavola. Dati su inflazione ci illustrano un CPI inferiore alle aspettative.
Quindi bassa inflazione, alta disoccupazione. Scenario tecnicamente perfetto per una continuazione del QE.
E se ci arriva una sorpresa? Magari un tapering che parte a gennaio? Mai dare nulla di troppo scontato in questo mercato.
The Y Factor: il fattore Yellen
Ma non trascuriamo anche un altro fattore. Come ben sapere Bernanke, a gennaio 2014, lascerà la sua carica alla FED. Summers si è chiamato fuori. Obama ha perso atto e la candidatura più credibile, oggi, è quella di Janet Yellen. Un personaggio ancora più “dovish” rispetto a Bernanke e quindi potenzialmente “accomodante”. E il mercato…BOOM…la vede come amica del doping. Il sogno americano potrebbe non finire grazie a lei!
Poveri illusi, al massimo si allunga l’agonia.
Però le borse festeggiano con largo anticipo. Rally prematuro? Beh, direi proprio di si…
Anche perché non è assolutamente certo che la Yellen resti l’unico candidato. Obama potrebbe regalarci qualche sorpresina, magari più giovane, magari meno “colomba”.
Chiudo con un testo che ho trovato in rete, datato 2004. A parlare è sempre lei, Janet Yellen…
The literature generally defines a bubble as a situation where the price of an asset—in this case, housing—is significantly higher than its fundamental value. One common way of judging whether housing’s price is in line with its fundamental value is to consider the ratio of housing prices to rents. This is analogous to the ratio of prices to dividends for stocks.
I want to emphasize, though, that this is a loose relationship that can be counted on only for rough guidance rather than a precise reading.
Higher than normal ratios do not necessarily prove that there’s a house-price bubble. House prices could be high for some good, fundamental reasons.
How, then, should monetary policy react to unusually high prices of houses—or of other assets, for that matter?
The debate lies in determining when, if ever, policy should be focused on deflating the asset price bubble itself.
In my view, it makes sense to organize one’s thinking around three consecutive questions—three hurdles to jump before pulling the monetary policy trigger. First, if the bubble were to deflate on its own, would the effect on the economy be exceedingly large? Second, is it unlikely that the Fed could mitigate the consequences? Third, is monetary policy the best tool to use to deflate a house-price bubble?
My answers to these questions in the shortest possible form are, “no,” “no,” and “no.”
By Janet L. Yellen, President and CEO of the Federal Reserve Bank of San Francisco, October 21, 2005 – CLICCATE QUI PER LEGGERE TUTTO IL DOCUMENTO
Se non sapete l’inglese, con un agevole copia-incolla usando G-translate leggerete che forse il mercato dà un po’ troppe cose per scontate. E se alla Yellen non hanno fatto il lavaggio del cervello. Si…glielo hanno fatto di sicuro…
Il gioco si fa duro. Ora inizia ad essere interessante.
STAY TUNED!
DT
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NO TAPERING NO TAPERING NO TAPERING NO TAPERING NO TAPERING NO TAPERING
bernanke aveva scherzato oppure l’abbiamo frainteso oppure ci ha preso per il solito posto
Bravo DT per la chicca sulla Yellen.
Sai benissimo però che stava “dall’altra parte della scrivania”.
Se sarà seduta nella poltron… vedrai la visione come cambia!!