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Municipal Bonds (Munis): i PIGS d’America
Muni bonds, cosa sono e che sta succedendo? Link Finanziari & News ( 09/12/2010)
Ricorderete sicuramente quando più volte sono andato dicendo negli ultimi mesi. Se il mercato si definiva in bolla speculativa, c’era un settore che era più in bolla di tutti, ovvero il mercato obbligazionario. Pian piano i nodi vengono al pettine, i governativi (e non solo per colpa della crisi dei PIGS) salgono di rendimento (e scendono quindi di prezzo) e le cose iniziano a normalizzarsi. Ma c’è un settore negli Usa che sta andando letteralmente in crisi: è quello di Muni bonds, ovvero le obbligazioni municipali. Queste obbligazioni sono sempre risultate molto interessanti in quanto esenti dell’imposta Federale, rendimenti superiori agli altri governativi e in alcuni casi anche esenti di altre imposte e tassi. Sono obbligazioni che andavano a finanziare anche opere pubbliche, come l’istruzione, gli ospedali e le strade, finanziamenti che venivano dati agli enti locali i quali, quindi, emettevano come contropartita questi bonds, i Municipal Bonds detti Muni bonds.
Voi tutti sapete che molti stati USA, oggi, sarebbero già falliti da tempo se non ci fosse il sostegno federale (FED) e in certi casi si inizia a temere il rischio ristrutturazione. Sul sito Municipalbonds viene comunicato il valore dei vari bonds, valore che però sta scemando.
Guardate questo grafico preso da StocksCharts, e capirete che se in Europa ci sono i PIGS, in USA ci sono i Munis Bonds e…i foreclosure fraud che sono sempre una potenziale mannaia sul futuro delle banche USA.
Grafico tratto da StocksCharts
QUI sopra l’ETF Muni Bonds
Link Finanziari
Mercati finanziari
- Goldman Sachs: il top per il 2011 sarà l’Asia (MoneyG)
- Commodity: la speculazione domina il mercato long (WSJ)
- Sentiment continua ad essere esageratamente rialzista (IP)
Macroeconomia e News
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- Elicottero Bernanke alla riscossa!!! (CWD)
- FED & money printing (CWD)
- Gli americano abbandonano il consumismo delle carte di credito? (Economicpic)
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- Foreclosure fraud: continua la vicenda (newD) (NYT)
Obbligazioni e debito pubblico
- Muni Bonds: la nuova frontiera della crisi del debito USA (SelfEv)
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- High Yield: per i junk bond il tasso di default cala sensibilmente nel 2010 (Grannis)
- Sta in piedi il paragone California-Italia? (selfEv)
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DT
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Grafico €/$ : movimento perfetto all’interno del canale discendente, dopo aver toccato 1,2950 è risalito fino a 1,3420 (bravo Daino) e da li è cominciata la discesa verso i miei target 1,29 prima e 1,2640 poi….
Mi è… piaciuto il post “Ecco perchè l’Eurozona non crollerà ma cambierà”…. sembra tradotto dai commenti più volte espressi su questo blog… soltanto che noi abbiamo cominciato a dirlo circa due anni fa.
Mi butto…. Grande indecisione oggi sui mercati: dopo essere stati respinti dal DAX 7021 e dal FtseMib a 20646 oscillano intorno a 6968 e 20500 rispettivamente.
Per non sapere leggere nè scrivere sono con un arbitrato long su DAX e short su FtseMib…
E’ tutto bloccato, anche i bund: il tasso del decennale comunque è calato….
i target erano semplicemente i ritracciamenti di fibonacci. Sempre secondo quella analisi elliottiana prima di assistere allo sfondamento dei 1,296 dovremmo avere un nuovo massimo relativo sopra 1,34 e rotti fatti qualche giorno fa. Cmq per me, per l’euro si prospetta un 2011 bruttino bruttino al di là di quello che farà a breve termine 😯
bhè sai una cosa?mi stai iniziando a convincere….sempre secondo un’analisi elliottiana ci starebbe ancora meglio un ulteriore minimo, purchè sia sopra i 1,2605 (così verrebbe fuori una bella onda strutturata in 5 subonde)…va bhè, vedremo, certo è che l’euro anche oggi si sta dimostrando l’asset più debole di tutto, pure della borsa italiana
EURUSD tre scenari di medio/lungo principali dal 4 novembre scorso:
1. è la A (5 onde) di un potente zigzag di lungo periodo che ci porta verso/sotto la parità con primo tg area 126 dove dovrebbe organizzarsi una correttiva significativa (onda B) = INVERSIONE
2. stiamo correggendo l’abc giugno/novembre con un altro abc per poi ripartire verso nuovi massimi
3. trading range di lungo periodo 1,26/1,44 che ci tira scemi tutti
Ripropongo il grafico del petrolio che presenta vari elementi a favore di un ritracciamento:
a) tentativo fallito di rottura della linea di trend il 7 dicembre
b) la candela formatasi è molto interessante in quanto accompagnata da volumi elevati
c) rsi in divergenza con i prezzi
Per il punto di uscita per lo short, visto che io non credo che al momento l’eurusd vada sotto 1,2969, mi sento di tirare in causa la media mobile a 50 che transita poco sotto gli 84$