Deutsche Bank: scoperte le alchimie contabili per nascondere la leva finanziaria ed occultare prestiti (e non solo!)

Scritto il alle 09:48 da Danilo DT

Deutsche Bank torna al centro dei riflettori con l’ennesima vicenda che mette fortemente in dubbio la bontà del bilancio della banca tedesca.

Ormai vi avremo quasi annoiati, visto che sono mesi in cui puntiamo il dito sulla banca di Francoforte, numero uno in Germania, la Deutsche Bank. Cliccate sul nome dell’istituto e leggerete cosa abbiamo detto di lei ultimamente. Prima per la vicenda dei Subprime, poi per l’uso indiscriminato della leva finanziaria, poi per una presunta voragine sui derivati mai dichiarata. Ora una nuova vicenda che ha per oggetto un’operatività che ha quantomeno del contestabile.
Leggete cosa scriveva ieri Bloomberg:

Deutsche Bank AG, perennially among the top three in global credit markets, made billions of dollars of loans to banks worldwide since 2008 and accounted for them in a way that obscured their continuing risk to investors. Germany’s largest bank managed to lend to firms from Brazil to Italy while making the transactions disappear from its balance sheet, even though it still is owed the money, according to four people with knowledge of the practice and internal documents provided to Bloomberg News.
Deals totaling 2.5 billion euros ($3.3 billion) involving Italy’s Banca Monte dei Paschi di Siena SpA and Banco do Brasil SA reveal a technique that obscured Deutsche Bank’s lending reach when it sent cash to the banks, the documents show. The company had talks about a similar loan to Dexia SA weeks before that firm was rescued, according to the documents, and it used the same accounting for other deals through 2011, two of the people with knowledge of the transactions said.
“We should be very concerned about the opacity and complexity of these transactions,” said Joshua Rosner, an analyst at research firm Graham Fisher & Co. in New York who warned in early 2007 that securities linked to subprime loans posed risks to the economy.
The loans are among 395.5 billion euros in assets that Deutsche Bank excludes from its balance sheet by offsetting them with equivalent liabilities, according to a person with direct knowledge of the practice. Deutsche Bank disclosed the amount for the first time in April under new international financial reporting standards. The total represents 19 percent of the company’s reported assets of 2.03 trillion euros.

Detto in parole povere, la Deutsche Bank avrebbe per anni concesso del credito ad altre banche in forme definibili come «opache» al fine di nascondere al mercato i rischi impliciti. In più il tutto è avvenuto “fuori bilancio” proprio per poter nascondere in modo totale tale operatività.
Nell’articolo, come avete letto, si cita anche la nostra MPS.
I numeri sarebbero da “capogiro”. Si parla del 20% dell’attivo stesso della banca, ovvero 395 miliardi. Per quale motivo? Il Sole 24 Ore ci aiuta a meglio capire:

….l’opacità e la messa fuori bilancio consentivano a Deutsche benefici più che evidenti. In un prestito tipico la banca concede denaro in cambio di garanzie, spesso titoli di Stato, definite collaterali. Conserva i titoli in portafoglio fino alla scadenza del prestito e li restituisce all’ex creditore. Nei casi esaminati da Bloomberg, il meccanismo si invertiva. I prestiti sparivano dai portafogli Deutsche Bank vendeva i titoli dati in garanzia da chi chiedeva il prestito già prima dell’effettiva erogazione. Con la liquidità ottenuta effettuava il finanziamento. Quindi senza di fatto impegno diretto di risorse della banca. Ma c’è di più. Al soggetto cui venivano venduti i titoli in garanzia, Deutsche vendeva anche strumenti derivati di protezione dal rischio di default, i famosi Cds. Ovviamente guadagnando laute commissioni. E così la banca tedesca otteneva d’incanto un doppio risultato: non iscrivere nell’attivo impegni e poter beneficiare dei guadagni dalle vendite dei Cds.

Grandi alchimie contabili, occultamento dei rischi, commissioni implicite imponenti. Insomma, ci sono tutti requisiti per parlare di vera e propria frode contabile. O quantomeno di un’operatività decisamente “border line”. Senza poi dimenticare che il tutto serviva per mascherare l’eccessiva leva finanziaria in quanto il tutto veniva effettuato fuori bilancio. Magnifico. Ennesima prova di una banca che è una bomba atomica innescata e…noi non ce ne rendiamo conto. Ma loro sono tedeschi e a loro TUTTO è concesso, non è vero Frau Merkel?

Intanto guardatevi questo post sui derivati di DB…

STAY TUNED!

DT

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16 commenti Commenta
7voice
Scritto il 12 Luglio 2013 at 10:14

è di cosa ti lamenti ? se noi tra ciucci che si spacciano x rettori , analfabeti addirittura diventano premier !chi andrebbe a sottolineare in europa queste truffe ? E’ TUTTO MARCIO , MEGLIO IN GUERRA CIVILE ! COSI’ SI PRENDONO 2 PICCIONI CON UNA FAVA ! LA DISOCCUPAZIONE LA DIMINIUSCI SOLO CON I CADAVERI X STRADA! DECIDETE VOI : O VIRUS LETALE O UNA GUERRA DI MASSA CON MILIONI DI MORTI ! ALTERNATIVE NON CI SONO ! NON CREDETE A QUESTI BABBEI OTTANTENNI .

paolo41
Scritto il 12 Luglio 2013 at 12:15

hai detto bene: siamo al border line come etica bancaria e l’utilizzo dei Cds puzza un po’ di usura…tanto più che occorrerebbe sapere a che tasso hanno prestato i soldi alle altre banche e, senz’altro, correlati a paralleli swaps….

climb33
Scritto il 12 Luglio 2013 at 12:41

concordo con voi.
fra libor, euribor, cds, derivati, anticipiti di news sensibili per il mercato (Reuters, Sec indaga su diffusione anticipata del dato Ism), la fed che fà ciò che ha fatto 2 gioni fà…., c’è da chiedersi se la parola mercato non sia sinonimo di oligopolio manipolato.

Dimenticavo le agenzie di rating. A proposito le nuove norme sulle agenzie di rating sono in vigore?
http://www.europarlamento24.eu/agenzie-di-rating-il-20-giugno-in-vigore-le-nuove/0,1254,72_ART_3321,00.html si parla del 20 – giugnoo -2013.
A me pare che il declassamento di s&p abbbia sorpreso, ma era stato calenderizzato.
Lunedi’ dobbiamo attenderci il declassamento delle banche italiche?

un saluto a grem e Dt

Scritto il 12 Luglio 2013 at 13:11

climb33@finanzaonline,

Un saluto a te! 😀

zanella51
Scritto il 12 Luglio 2013 at 14:41

un consiglio
tenete da parte un pò di capitale per comprare armi e munizioni.
tra poco saranno indispensabili.
sarà un’ecatombe, la gente non ne può più.

    Scritto il 12 Luglio 2013 at 14:48

    Ciao! Quando è che possiamo fare una volta un po’ di carne alla brace nel tuo bunker antiatomico? 😆

Scritto il 12 Luglio 2013 at 14:55

Ultimo cadeau prima dell’ultimo post…

le 10 banche con maggior leva finanziaria in Europa…
Ops… interessante…. mi sa che in futuro occorrerà tornare sull’argomento

Scritto il 12 Luglio 2013 at 14:55

lampo
Scritto il 12 Luglio 2013 at 17:20

Fino ad un anno fa pensavo che i mercati finanziari di certi Paesi industrializzati (per quello che possa significare la parola “industrializzato” al giorno d’oggi) avessero prima o poi fatto i conti con l’economia reale.
Poi ho visto il QE3, gli LTRO 1 e 2, lo scandalo euribor, CDS, l’abenomics, il bazooka, la guerra valutaria, l’aumento esponenziale del lavoro part-time o dei minijobs, il probabile nuovo mega LTRO 3 (che potrebbe superare di valore la somma dei due precedenti), un nuovo QE inglese, poi uno australiano… e via dicendo.
Alla fine mi rendo conto che probabilmente d’ora in poi tali mercati finanziari si collegheranno con l’economia reale solo quando sono da socializzare le perdite… motivandole ogni volta con una giustificazione (leggi scusa) diversa.

kry
Scritto il 12 Luglio 2013 at 18:17

lampo,

Gli oligopoli finanziari pretendono un ritorno sul ” capitale ” investito del 7%. Quando la leva arriverà a 20 volte il pil al 5% d’interessi arriveremo al punto di non ritorno, e visto che gli ” attivi ” finanziari crescono comunque e il pil vero rallenta se non addirittura diminuisce quel punto diventa ogni giorno più vicino a meno che si intervenga con un bel pò d’inflazione ( tra il 5-7%).

kry
Scritto il 12 Luglio 2013 at 19:31

E ancora non sappiamo cosa stanno nascondendo in america con TAUNUS. Qualche scricchiolio verso fine agosto non mi cambierebbe la vita ma di certo mi farebbe sorridere e mettere di buon umore alla faccia degli infallibili.

lampo
Scritto il 12 Luglio 2013 at 20:22

kry@finanza,

Infatti sto riducendo pian piano il mio portafoglio e per agosto penso di avere al massimo il 40% attuale investito… di cui vedremo se ci saranno vari short

kry
Scritto il 13 Luglio 2013 at 23:21

lampo,

Preoccupa di più la perdita del tuo ottimismo che non un -10% del SP500.

lampo
Scritto il 13 Luglio 2013 at 23:39

kry@finanza,

Ci sono vari elementi:
– peggioramento delle stime di crescita da parte del FMI;
– probabile peggioramento evidente degli utili di molte banche d’affari dovuti alla correzione obbligazionaria;
– mercato azionario americano che ha corso parecchio e molto di più se rapportato all’Europa ( a memoria mi pare che c’è una differenza del 15%)
– elezioni tedesche prossime…
– Cina che rallenta di molto la sua crescita (si parla di 6,5%)
– guerra valutaria sempre più evidente;
– in Australia “i canguri sono stanchi di saltare”!
– indice delle materie prime che continua a scendere
– lavori nuovi creati… a basso stipendio e spesso part-time
– maggiore accentramento ricchezza;
– troppo ottimismo sulle aspettative degli utili ed in generale sul mercato usa
Insomma una breve correzione sulla borsa usa è più che salutare e lecita

kry
Scritto il 14 Luglio 2013 at 22:50

lampo,

Stime FMI buone solo per le barzellette. Il PIL non vale nulla, la parte finanziaria influenza sempre di più il dato che tra l’altro cresce grazie al debito e magari anche per i relativi interessi. Utili delle banche drogati dalle banche centrali e anche quelli validi per le barzellette. Mercato azionario salito per i due punti precedenti. Elezioni tedesche da paura de scoppia preventivamente DB e personalmente me lo auguro e allora altro che barzellette. Cina che ha sempre truccato i dati e la sua crescita copiata dall’occidente con investimenti inutili come le città fantasma. Guerra valutaria dove gli unici fessi che non partecipano sono gli europei grazie alla Merkel. I canguri e gli indici delle materie prime che saltavano gioiosi grazie alla droga cinese. I nuovi schiavi spesso per lavori inutili solo non spesso part-time e minimo sindacale. Ricchezza che si accentra grazie alle multinazionali e alla globalizzazione . E si non c’è che dire troppo ottimismo se non illusione e insomma nel dire che una breve correzione sulla borsa usa è più che salutare e lecita vedo che ti è tornato l’ottimismo almeno di breve, ma sul lungo periodo prepariamoci, ridiamo grazie alle ultime barzellette e speriamo di essere gli ultimi. Grazie per la tua continua disponibilità. Ciao.

lampo
Scritto il 14 Luglio 2013 at 23:44

kry@finanza,

Ma mi leggi nel pensiero? Hai scritto tutto quello che penso relativamente i punti precedentemente sintetizzati in elenco e che, ovviamente, non voglio scrivere! C’è sempre una speranza.

Però ti sei dimenticato di una cosa importante: sul tema delle multinazionali e della globalizzazione… siamo arrivati al Bangladesh, nel senso che Paese più povero non esisteva (adesso, grazie alle multinazionali, sta migliorando!). Capolinea… a meno che vogliano far impoverire gli altri…

Già questo dovrebbe far pensare e meditare… nel senso che per mantenere lo status quo siamo entrati in un processo particolare e per certi versi nuovo. Non è più centrale il tema del consumismo e quindi l’individualismo… se non come consumi di mantenimento ed incomprimibili (per certi versi). Adesso è importante continuare nell’accentramento di ricchezza, potere e contemporaneo impoverimento della popolazione nei Paesi “industrializzati” (specialmente quando sono da socializzare le perdite), con conseguente perdita di significato della parola “democrazia” (qui forse ci stanno riconducendo alla realtà che non volevamo vedere), ecc.

Però rimango con un fondo di ottimismo, nel senso che la capacità di adattamento umana è unica.

Per cui anche in tale processo è possibile trovare delle occasioni ed oasi di felicità… è successo in tutti i momenti più tragici della storia… basta avere la sensibilità e gli occhi per guardare… e, soprattutto, avere la capacità di accontentarsi, che ha volte significa apprezzare aspetti dal valore inestimabile… che i mass-media, gli stereotipi o semplicemente la routine quotidiana ci aveva abituati a valorizzarli quasi un nonnulla.

Un esempio è il tempo che pian piano ci rimane in più, quasi senza rendercene conto. Una ricchezza inestimabile…. soprattutto per chi si accorge di averne sempre meno o di averne perso tanto per correre dietro a qualcosa che considerava importante ma poi si è rivelato insignificante.

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