Default Grecia: ok ristrutturazione debito. Anzi no, salta tutto!

Scritto il alle 07:33 da Danilo DT

Ennesimo colpo di scena: e ora appuntamento al 13 febbraio

Ormai è ufficiale ed arcinoto che noi tutti siamo solo un branco di burattini e che subiamo quello che il sistema vuole infliggerci. Mai illudersi troppo, mai credere ciecamente a quanto ci viene detto. E per certi versi nemmeno “carta canta” visto che fino alla fine hanno cercato di fare il possibile per inventarsi una ristrutturazione volontaria del debito greco.

Proprio la settimana scorsa ho scritto un post dal titolo sibillino dove ipotizzavo un default Grecia proprio tra 60 giorni circa, ovvero il 20 marzo, in concomitanza di un’importante scadenza di bond.
Ma poi tutto da quel sembrò in via di miglioramento, e fino a ieri le news erano ben diverse da quelle di un default ormai certo…

Le trattative tra la Grecia e i suoi creditori non si fermano e all’orizzonte si inizia a intravedere la tanto attesa parole “fine” alla colossale operazione di ristrutturazione debitoria. “Si stanno concretizzando gli elementi per un coinvolgimento senza precedenti del settore privato” ha dichiarato in via ufficiale Charles Dallara, il capo dei negoziatori del fronte “private”, quell’insieme di creditori chiamati ad accettare una perdita sulle obbligazioni elleniche in loro possesso. “Sono fiducioso sul fatto che i negoziati si possano concludere presto, preferibilmente questa settimana” ha affermato oggi il commissario europeo agli Affari economici Olli Rehn lanciando un importante segnale di fiducia ai mercati che, dal canto loro, hanno risposto positivamente evidenziando performance positive nel corso della giornata. (…) Perdita effettiva compresa tra il 65 e il 70% e sostituzione dei bond insolventi con nuove obbligazioni a lungo termine. (…) Dopo un weekend di riflessione, costellato comunque da intensi colloqui telefonici, è arrivata questa mattina la perentoria dichiarazione del capo negoziatore Charles Dallara che, interpellato dalla televisione greca, ha definito la proposta delle banche “la miglior offerta possibile”. Come a dire, in sostanza, che nessun investitore sarebbe disposto ad accettare ulteriori perdite. (Source)

Colpo di scena! La Grecia sarebbe il primo caso della storia di ristrutturazione con così vasto coinvolgimento di privati e interessamento ovvio dei possessori dei CDS (possessori di carta straccia?). Quindi torna la fiducia. Le banche si rimettono sulla retta via, torna a esserci la speranza.

L’Euro si rafforza, lo Stoxx 600 Banks vola. E’ un massivo ritorno al rischio (RISK ON) e tutto quanto era sceso troppo, ritrova il valore della parola “ricopertura”. Inoltre torna la fiducia sull’Italia e si spera che Bruxelles avalli degli abbuoni sul drastico piano di rientro del debito da 120% a 60% in 20 anni.
Quindi si prospetta per i mercati un buon momento di rally ma poi… proprio ieri sera, quando meno te lo aspetti, eccoti la sorpresina…

RTRS: EZ finance ministers reject Greek PSI deal reached with private bondholders, ask negotiators to seek coupon below 4% (Source) 

I ministri dell’Eurozona rifiutano il piano del PSI (private sector involvement) il quale aveva fatto una proposta che sembrava ormai sulla buona strada per essere promossa.
E invece tutto da rifare.
Ennesima storia infinita, ennesimo braccio di ferro.
Alla fine tutti vogliono guadagnare e nessuno vuole perdere (oppure si vuole perdere il meno possibile).

Morale: ora che per l’ennesima volta l’accordo è saltato, si ricomincerà con i downgrading delle banche, e probabilmente torneranno le tensioni sui mercati, i dubbi e le incertezze.
Certo, sono solo mie supposizioni. E molto probabilmente si tenterà ancora di trovare in estremis, all’ultimo minuto, un accordo strappato coi denti. Si parla di 13 febbraio.

A formal offer on the terms of the voluntary debt swap is due by Feb. 13, according to the Greek finance ministry.(Source

Tanto oramai ci siamo abituati. I burattini possono essere presi, posati, usati e maltrattati quando si vuole. Tanto sono solo burattini e chi li comanda non sono certo i folletti del bosco, ma un sistema che alla fine assomiglia un po’ al banco del Casinò. Difficile vederlo perdere…

E intanto nella notte raggiunto l’accordo per il fondo Salva Stati: E su questa telenovela, saremo già alla 842 puntata? Mah…

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DT

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7 commenti Commenta
nervifrank
Scritto il 24 Gennaio 2012 at 08:28

Noi saremo dei burattini, ma loro sono dei buffoni

Scritto il 24 Gennaio 2012 at 09:41

…ahhh su questo non ci sono dubbi…

paolo41
Scritto il 24 Gennaio 2012 at 10:00

…la mia opinione, più volte espressa, è che si stanno buttando soldi al vento !!! La Grecia come “azienda” è fallita e nel futuro, anche riducendo il debito, non si vedono sostanziali motivi che possano giustificare una ripresa economica. La soluzione migliore è che esca dall’euro, ma stanno facendo i furbi per vedere fino a quando possono tirare la corda, intascando, nel frattempo, ulteriori aiuti dai fondi europei…..

estx
Scritto il 24 Gennaio 2012 at 10:04

Il nuovo inno nazionale della Grecia :mrgreen:

http://www.youtube.com/watch?v=6J3CCHTic9w

mr mister
Scritto il 24 Gennaio 2012 at 12:30

paolo41:
…la mia opinione, più volte espressa, è che si stanno buttando soldi al vento !!! La Grecia come “azienda” è fallita e nel futuro, anche riducendo il debito, non si vedono sostanziali motivi che possano giustificare una ripresa economica. La soluzione migliore è che esca dall’euro, ma stanno facendo i furbi per vedere fino a quando possono tirare la corda, intascando, nel frattempo, ulteriori aiuti dai fondi europei…..

d’accordissimo…il problema è …chi stà facendo il furbo….a me pare che i furbi non stiano ad atene…ma a bruxelles…

paolo41
Scritto il 24 Gennaio 2012 at 14:33

mr mister@finanzaonline,

..la partita si gioca, in spiccioli, fra chi ha i crediti (in sostanza Germania, Francia, Uk e Ecb con i titoli che gli altri tre hanno scaricato) e chi ha il debito…. in questo caso il fiammifero acceso è in mano ai creditori, che se sono fessi del tutto (come hanno dimostrato!!!) regaleranno alla Grecia un’altra rata di 12/15 Mld pur sapendo che non serviranno a niente…..

lampo
Scritto il 24 Gennaio 2012 at 15:32

paolo41,

Non tutti (gli Stati e quindi le banche) hanno ancora scaricato… chissà se è proprio questa la motivazione per cui hanno rifiutato l’offerta.

Ma sicuramente il 13 febbraio cambierà tutto… anzi più probabile il 20 marzo! :mrgreen:

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