26 banche italiane subiscono il downgrading di Moody’s

Scritto il alle 23:45 da Danilo DT

La scure di Moody’s scende sui nostri istituti di credito. Banco Popolare e Banca MPS (Monte dei Paschi di Siena) alle soglie del livello “junk bond”

Dopo una giornata di passione per i listini e per il settore bancario, una nuova tegola cala su un mercato già di per se molto debole.

A dire il vero il taglio del rating sulle banche italiane era atteso da tempo ed è arrivato proprio nel momento di maggior tensione sui mercati e sulle banche. Timing come sempre perfetto, non c’è che dire!
Oggetto del taglio di rating sono proprio le banche italiane. Un abbassamento di rating che ha colpito 26 nostri istituti di credito, mandando nel baratro il nostro sistema finanziario. Infatti , a seguito di questo downgrading, abbiamo un rating medio per le banche che è tra i PEGGIORI d’Europa! Chiaramente il tutto è figlio di una crisi unica e di un contesto economico molto complesso.
Gli analisti hanno puntato il dito sull’austerity e sulla recessione, oltre che alla domanda di beni che sta scemando nel breve termine
Ecco il resoconto del taglio di Moody’s:

IL TAGLIO – Moody’s ha tagliato il rating di 10 banche di un gradino, di due gradini per otto, di tre gradini per altre sei e di quattro gradini per altri due istituti. «La portata dei downgrade è stata limitata da alcuni fattori», fra i quali la liquidità offerta dalla Bce, che ha «ridotto significativamente il rischio default nel breve termine. Inoltre molte banche hanno rafforzato i loro livelli di capitale». «Le banche italiane – spiega Moody’s – sono particolarmente vulnerabili alle condizioni operative avverse, che causeranno probabilmente un ulteriore deterioramento della qualità degli asset, pressione sugli utili e limitato accesso al mercato. Questi rischi sono esacerbati dai timori degli investitori sulla sostenibilità» del debito italiano che ha contribuito alle difficili condizioni di finanziamento delle banche.

LE BANCHE COINVOLTE – Fra le banche coinvolte nel taglio del rating ci sono i tre principali gruppi di credito italiani Intesa San Paolo, Unicredit e Monte dei Paschi di Siena. In dettaglio, per Unicredit il downgrade è di un notch da A2 ad A3. Anche per Intesa Sanpaolo il downgrade è da A2 ad A3. Per Banca Monte dei Paschi il declassamento è di due notch, da Baa1 a Baa3. Per Banco Popolare il downgrade è da Baa2 a Baa3. (CdS)

Le due banche più importanti d’Italia mantengono la A ma attenzione,a Monte dei Paschi e Banco Popolare: sono alle soglie del livello Baa3, al di sotto del quale c’è il “junk bond”, ovvero la spazzatura.

Ma facciamo le cose per bene. Ecco il FILE in esclusiva di tutti i 26 tagli. Un eccellente documento che illustra la sciabolata di Moody’s. Qui sotto una sintesi sui LT rating.

Rating action
May 2012
Bank Name Rating Outlook
Banca Carige S.p.A. Baa2 Negative
Banca della Marca Credito Cooperativo Baa3 Negative
Banca delle Marche S.p.A. Ba1 Negative
Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. Baa3 Negative
Banca Monte dei Paschi di Siena, London
MPS Capital Trust I
Monte Paschi Ireland Limited Baa3 Negative
MPS Capital Services Baa3 Negative
Banca Padovana Credito Cooperativo Ba2 Negative
Banca Popolare Alto Adige-Suedtir.Volksb Ba1 Negative
Banca Popolare di Cividale ScpA Ba2 Negative
Banca Popolare di Marostica Scpaarl Ba2 Negative
Banca Popolare di Milano Baa3 Negative
Banca Popolare di Spoleto Ba2 Negative
Banca Sella Holding Baa3 Negative
BancApulia S.p.A. Baa3 Negative
Banco Popolare Societa Cooperativa Baa3 Negative
Banca Italease S.p.A. Ba1 Negative
Banca Popolare di Lodi Investor Trust III
Banco Popolare Luxembourg S.A. Baa3 Negative
Banco Popolare Societa Cooperativa, London Br
Cassa di Risp.di Bolzano-Sudtiroler Sparkasse Ba1 Negative
Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti Ba3 Negative
Cassa di Risparmio di Cesena SpA Ba3 Negative
Cassa di Risparmio di Ferrara Ba3 Negative
Credito Emiliano SpA Baa2 Negative
Credem International (Lux) S.A.
Credito Valtellinese Baa3 Negative
Iccrea BancaImpresa S.p.A. Ba1 Negative
Intesa Sanpaolo SpA A3 Negative
Banca CR Firenze S.p.A. A3 Negative
Banca IMI SpA A3 Negative
Banca Monte Parma Baa1 Negative
Intesa Sanpaolo SpA Hong Kong Branch (P)A3 Negative
Intesa Sanpaolo Bank Ireland plc A3 Negative
Intesa Funding LLC
Intesa Bank Ireland p.l.c. A3 Negative
Intesa Sanpaolo SpA, NY Branch A3 Negative
Societe Europeenne de Banque SA A3 Negative
MedioCredito Trentino-Alto Adige Baa1 Negative
UniCredit SpA A3 Negative
UniCredit Int’l Bank (Luxembourg) S.A. (P)A3 Negative
UniCredit Luxembourg Finance S.A. (P)A3 Negative
UniCredito Italiano Capital Trust III
UniCredito Italiano Capital Trust IV
UniCredito Italiano Delaware, Inc.
UniCredit Bank Ireland p.l.c. A3 Negative
Unicredito SpA, New York Branch A3 Negative
Unione di Banche Italiane S.c.p.A. Baa2 Negative
Banca Lombarda Preferred Securities Trust
Banca Popolare di Bergamo Capital Trust
UBI Banca International S.A.

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DT

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7 commenti Commenta
gianco
Scritto il 15 Maggio 2012 at 07:51

Ciao D T volevo chiederti , ma questo declassamento che probabilmente sarà dato in base alle solvibilità di una banca , è il risultato di effettive analisi ( ricordandoci dei fasulli responsi degli stres test ) oppure è in sintesi fonte di speculazione ?

Premetto che non sono per niente favorevole alle opinioni positive di una banca , non da adesso , ma già da molto tempo , e mi indispettisce il vedere i promotori bancari seduti in poltrona con i pollici alle bretelle contraddire a bocca piena fatti che nel tempo si sono poi avverati .

Ora che il clima è un pò più visto da vicino e il pericolo è alto da non dire nulla per evitare il crollo e l’inizio di un effetto domino , ( che per forza non può essere un caso isolato e può scatenarsi in un altro paese ) , che grado di valore sono questi rating , intesi come :
qual’è il grado di rating minore della scala ? Quale grado attuale implica già una insolvenza ?
Oppure , se succede qualcosa di brutto , non è che se chiude una , anche le altre tirano giù la serranda e impagliano la loro A3 a mò di supposta ?

Credo che sia difficile dare una risposta , perchè le “fregature” si chiamano proprio così .
Grazie 🙂

atomictonto
Scritto il 15 Maggio 2012 at 09:33

L’ennesima PAGLIACCIATA.
Per UCG parlano i CONTI.
Mi piacerebbe fare un raffronto tra il rating di Barclay’s e RBS, FALLITE nel 2009 e tutt’ora piene come zampogne di carta straccia, e quello di Intesa SP, banca piena di liquidità e solida come le colonne dell’altare del Bernini in SanPietro….
Ma per favore, sta banda di buffoni capeggiati da “voldemort la balena bianca” ed altri comici in cravatta!
Ma quando la smetteranno?
Ricordo che “moody’s” da lo stesso rating, e fino a prova contraria la parola rating vuol dire VOTO/GIUDIZIO, di solidità e credibilità finanziaria all’Italia ed alla Colombia (BBB+):
http://www.youtube.com/watch?v=AEJ9o1lpqDQ
Allora?
Ci rendiamo conto di quanto sia tutto falso?
Andiamo ad investire sul tizio in bici o sulla ragazza che pompa l’acqua nel filmato, invece che sull’ENI o la Saipem?
E la “balena di Londra” ha messo i suoi risparmi su quale catapecchia nella foresta pluviale??
Questa SCIARADA è irritante.

Scritto il 15 Maggio 2012 at 10:57

gianco@finanza,

In realtà questi downgrading “massivi” poco hanno a che fare con il reale stato di salute delle banche. Come dice atomictonto, la trimestrale di UCG dovrebbe rassicurare non poco le società di rating ed invece…
Quindi si guarda il contesto macro e …si gioca d’anticipo. Rischio recessione, austerity e possesso di titoli periferici.
Restano ovviamente i dubbi su quanti di questi downgrading siano meritati o meno…

gremlin
Scritto il 15 Maggio 2012 at 11:18

Ho l’impressione che la speculazione internazionale tema un rallentamento del risk off e si dia da fare anche coi down rating, copione già visto e il MIB se ne strabatte perchè ha trovato da un mese a questa parte delle mani amiche, probabilmente riconducibili alla BCE

potremmo essere entrati nella fase finale della correttiva di medio periodo, ciò non toglie che si possano vedere altre puntate ribassiste con nuovi minimi ma la storia recente ci mostra che a spike ribassisti seguono degli spike rialzisti in grado di ripristinare il bull market iniziato tre anni fa

Gigi
Scritto il 15 Maggio 2012 at 13:04

Considerati i dati sul PIL appena comunicati dall’ISTAT (-0,8%), l’aumento dei fallimenti, la disoccupazione in aumento ed il calo delle entrate, mi pare che Moody’s abbia perfettamente ragione. Se MPS è persino indagata dalla GdF per la vicenda Antonveneta, perché stupirsi del rating Baa3?

Buona parte della responsabilità é poi attribuita al nostro governo, come si legge qui:

http://www.bluerating.com/banche-e-reti/180-banche/22414-abi-il-downgrade-di-moodys-e-uniaggressione-ingiustificabile-e-incomprensibile-allitalia.html

Si salvi chi può!

hironibiki
Scritto il 15 Maggio 2012 at 14:20

Mi è venuta un’idea.. Perchè non mettiamo “un’agenzia di rating” però stavolta anche sulla politica? Magari fatta sul web perchè quando si legge “Dimezzamento rimborsi ai partiti: Camera vuota. Al dibattito sulla legge ‘epocale’ che porta la firma bipartisan Bressa (Pd) e Calderisi (Pdl) erano presenti 20 deputati su 630. Ad assistere c’erano piu’ alunni che onorevoli” ti viene una strana voglia, che non è il voler mangiare la nutella 😐

aquilifer
Scritto il 17 Maggio 2012 at 12:56

Buongiorno a tutti specie a DREAM

DT una tua opinione
ma come mai mediolanum non risulta in questo elenco
comunque mediolanum penso essendo pi piccola penso sia messa meglio di altre italiane o sbaglio.

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